Perché un'onda di migranti attraversa la Manica? La colpa è (anche) della pandemia Covid

Giovedì 25 Novembre 2021
Oltre la tragedia nella Manica: così la ricerca di rotte sicure fa triplicare il numero di migranti

La tragedia del Canale della Manica - 27 morti finora accertati, tra cui una donna incinta e tre bambini, il disastro umanitario più grave di sempre da quelle parti - si porta appresso, oltre al dolore e al senso di disfatta, anche un quesito che cerca di dare conto delle dimensioni assunte dall'evento luttuoso: cosa sta accadendo lungo il confine Francia-Gran Bretagna? Perché all'improvviso i migranti si sono riversati così massicciamente lungo una rotta fin qui tra le meno battute?

Un flusso di disperazione triplicato in un anno

Si parte dai numeri. Il flusso di migranti nel corso del 2021 è più che triplicato rispetto a quello registrato (e ricostruito nella sua esatta consistenza in base a differenti parametri) nel corso del 2020. Il quotidiano on line Express.co.uk prova a indagare intorno a un fenomeno inquietante.

Cos'è successo in un anno?

 

Finora nel 2021 oltre 25.000 migranti hanno raggiunto il Regno Unito via mare, un numero che non sembra mostrare segni di rallentamento. Per l'esattezza, stando ai numeri forniti lo scorso fine settimana dal Ministero degli Interni, le persone in questione ammontano per l'esattezza a 25.700 unità. Una cifra enorme, soprattutto se rapportata a quella dello scorso anno, quando "solo" 8.469 sono stati i migranti arrivati ​​nel Regno Unito via mare. L'anno in corso ha visto crescere di tre volte quella cifra, senza che il 2021 sia ancora ultimato.

In mille in un solo giorno

A metà luglio, l'intera cifra del 2020 era stata già superata. Non solo: all'inizio di questo mese è stato stabilito un nuovo record per il numero di migranti arrivati ​​in un solo giorno, quando più di mille sono sbarcati sulle coste inglesi. E sabato scorso ci sono stati 28 attraversamenti,  separati l'uno dall'altro, che hanno portato a individuare, intercettare e salvare quasi novecento persone, 886 per l'esattezza. Lo stesso giorno, le autorità francesi hanno effettuato 14 interventi, impedendo a 446 persone di puntare verso il Regno Unito. Poi, l'altro giorno, la tragedia.

Fin qui l'analisi quantitativa del fenomeno. Resta la domanda: perché? Mentre il numero di migranti che si avventurano lungo la Manica in barca puntando verso nord è in aumentato, il numero complessivo di persone che chiedono asilo nel Regno Unito è diminuito: a giugno 2021 il 4% in meno rispetto ai dodici mesi precedenti. Il fatto sarebbe da ricondurre ai maggiori controlli negli scali della Gran Bretagna, aerei o marittimi, e anche nelle dogane autostradali, applicati a causa dell'emergenza Covid. Per gli analisti, è questo il motivo per cui sempre meno i migranti usano mezzi più sicuri - tipo aereo o camion - per entrare nei territori di Sua maestà.

In fuga da povertà, guerre e persecuzioni

Da dove arriva questo carico di disperazione? I migranti che alimentano traffici e flussi verso il Regno Unito provengono da alcuni dei paesi più poveri del mondo, tra cui Yemen, Sudan e Iraq. Spesso cercano di sfuggire a conflitti, persecuzioni e povertà per cercare una vita migliore per sé stessi e le loro famiglie. Secondo il diritto internazionale, le persone hanno il diritto di chiedere asilo in qualunque paese arrivino e non esiste una regola che stabilisca che devi richiederlo nel primo paese sicuro che incontri. Attualmente, Londra e Parigi stanno coordinando le risorse per aiutare a impedire ai migranti di raggiungere il Regno Unito.

Un impegno che Downing Street avrebbe quantificato in 54 milioni di sterline: questo, almeno, lo sforzo economico ufficializzato in luglio in favore della Francia per l'anno in corso e per il prossimo con l'obiettivo di implementare le politiche di contenimento dei flussi migratori. Per Priti Patel, ministra degli Interni del governo guidato da Boris Johnson, la legge sulla nazionalità e sui confini - attualmente in fase di relazione alla Camera dei Comuni - è la "soluzione a lungo termine" per affrontare il problema, sperando di risolverlo. Due i punti di attacco della normativa: contrasto al traffico di persone e nuove modalità per selezionare e filtrare le richieste di asilo. Intanto, però, la Manica si affolla di disperazione. E, dopo l'ultima tragedia, rischia di diventare - al pari del Mediterraneo - un nuovo bacino di morte. Dove far naufragare sogni e speranze. Nel frattempo, le autorità al di là e al di qua del Canale si rimpallano le responsabilità. Un copione già visto.
 

Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 09:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA