È guerriglia urbana nello stato di Sinaloa, in Messico, dopo l’arresto del figlio de El Chapo, Ovidio Guzmán-Lopez, a sua volta un boss di una fazione del cartello della droga del padre.
Il boss
Guzman-Lopez era stato catturato a Culiacán e trasferito a Città del Messico. Più di cento voli sono stati cancellati in tre aeroporto di Sinaloa. El Chapo, Joaquin Guzman, sta scontando una condanna all’ergastolo negli Stati Uniti dopo essere stato dichiarato colpevole, nel 2019, di traffico di droga e riciclaggio di denaro. Gli Stati Uniti avevano introdotto un premio di 5 milioni di dollari per informazioni utili all’arresto del figlio e l’operazione, durata sei mesi, per il suo arresto ha avuto il sostegno degli Usa, come ha reso noto il ministero della Difesa messicano. Guzman e il fratello Joaquim coordinano 11 laboratori di metanfetamine nello stato di Sinaloa, dove vengono prodotte 1.300- 2.200 chili di questa sostanza ogni mese, secondo informazioni diffuse dal dipartimento di Stato Usa. Guzman avrebbe anche ordinato l’assassinio di informatori, di un trafficante di droga e di una famosa cantante messicana, che si era rifiutata di esibirsi al suo matrimonio.
Lo scenario
La prossima settimana il Presidente americano Joe Biden sarà in Messico per partecipare al vertice Nord americano. Arriverà domenica, un giorno prima di quanto previsto, come ha annunciato il ministro degli Esteri messicano, Marcelo Ebrard, e il presidente Obrador anche per affrontare la questione anche la situazione al confine. Intanto l’amministrazione locale ha invitato i cittadini a non uscire e hanno sospeso il traffico aereo e ordinato ai cittadini di non uscire di casa.