Marina Ovsyannikova, che fine ha fatto la giornalista anti-Putin? «Vivo nel limbo, anche mio figlio mi accusa»

La donna si trova in Europa per partecipare a diversi eventi ma pensa di ritornare presto in patria

Domenica 29 Maggio 2022
Marina Ovsyannikova, che fine ha fatto la giornalista anti-Putin? «Vivo nel limbo, anche mio figlio mi accusa»

È balzata agli onori delle cronache per aver fatto irruzione con un cartello contro la guerra durante l'edizione del Tg condotta dalla sua collega. Erano passate poche settimane dall'inizio della guerra in Ucraina quando Marina Ovsyannikova, produttrice tv da molto tempo, non ce l'ha fatta più e ha compiuto il gesto che le è valso una nottata in prigione.

Oggi, oltre due mesi dopo, al Telegraph dichiara che rifarebbe tutto, anche se ora si considera la donna più odiata di tutta la Russia.

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«La persona più odiata di Russia»

«La pubblicità mi ha salvata dalla prigione - spiega - perchè se mi avessero incarcerata ci sarebbero state delle proteste: la realtà è che non sanno bene cosa farsene di me. Così stanno facendo del loro meglio per farmi dimenticare». Di fatto la giornalista non è stata accusata di nulla e nelle ultime settimane ha girato l'Europa per partecipare ad eventi, ma vuole tornare in Russia a breve, dice. E la testata tedesca Die Welt le ha offerto un lavoro. Una situazione che, secondo lei, sta suscitando l'invidia di molti colleghi che hanno messo in dubbio perfino le sue credenziali come giornalista.

 

Nemmeno la vita privata di Marina sembra essere rose e fiori al momento. Suo marito, impiegato in una Tv statale, ha chiesto la custodia esclusiva dei suoi due figli. «E mio figlio mi ha accusata di aver distrutto la nostra famiglia», spiega la giornalista. «Ora sono in un limbo, vivo giorno per giorno. Ma rifarei tutto. La guerra è diventata un punto di non ritorno dove tutto il resto non conta, i nostri problemi personali non sono nulla paragonati a quelli del popolo ucraino. Dobbiamo essere tutti parte dello stesso piano: fermare la guerra, assicurare i criminali alla giustizia e ricostruire l'Ucraina». 

Ultimo aggiornamento: 30 Maggio, 10:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA