Turista italiana in ostaggio per ore dei terroristi di al-Shabaab in Kenya: liberata all'alba

Giovedì 29 Dicembre 2022
Turista italiana in ostaggio per ore dei terroristi di al-Shabaab in Kenya: liberata all'alba

Notte di terrore e angoscia per una turista italiana quarantenne, Maria Antonella Sacco, e per la sua compagna di viaggio americana, tenute in ostaggio per ore da un gruppo di presunti miliziani del gruppo terroristico al-Shabaab in Kenya. Le due donne sono state liberate intorno alle 4 del mattino di giovedì in un'operazione congiunta delle forze di sicurezza del Paese africano, dopo uno scontro a fuoco che ha provocato due morti. È accaduto poco distante dal villaggio di Witu, sulla strada costiera che collega la cittadina turistica di Malindi all'arcipelago di Lamu, a circa 250 chilometri dal confine con la Somalia.

La donna, in possesso anche di passaporto statunitense, viaggiava in auto in compagnia di un'amica, cittadina americana di pochi anni più giovane, come appreso dall'Ansa.

Rapite in Kenya, cosa e successo

Le due turiste sono state fermate nella serata di mercoledì a un finto posto di blocco allestito da una decina di terroristi che indossavano divise della Kenya Defence Forces (Kdf), l'esercito keniano, come riportano media locali citando un rapporto della polizia. Oltre alle due donne, i miliziani islamici hanno bloccato i passeggeri di altri tre veicoli e hanno tenuto le due «all'interno di un'auto nella foresta di Witu», viene precisato nel rapporto. Poche ore dopo una squadra di agenti della polizia keniana che transitava da Witu in direzione nord si è imbattuta nei criminali ed è iniziata una sparatoria notturna che ha costretto il presunto gruppo terroristico a fuggire e nascondersi nella fitta boscaglia della zona. Durante l'operazione sono stati rinvenuti anche i corpi di due persone all'interno di un camion crivellato di colpi d'arma da fuoco, mentre altre tre sono state tratte in salvo al pari della donna italiana e della sua compagna di viaggio.

L'ambasciata italiana in Kenya

Sulla scena sono state anche rinvenute una motocicletta bruciata ed un'automobile familiare colpita dai proiettili ma senza persone a bordo. L'Ambasciata d'Italia in Kenya ha seguito da subito la vicenda in stretto contatto con l'Unità di Crisi della Farnesina e ha offerto assistenza all'italiana tramite il Console onorario di Malindi, Ivan Del Prete e l'assistente consolare Marco Cavalli, collaborando con il convoglio militare che ha portato l'italiana all'isola di Lamu. La strada quasi totalmente asfaltata che collega la località turistica costiera di Malindi, in questo periodo frequentata da migliaia di italiani, all'arcipelago di Lamu è considerata poco sicura proprio per il rischio di attacchi da parte di militanti di al-Shabaab e l'Ambasciata d'Italia continua a raccomandare ai cittadini italiani in viaggio di evitare di recarsi nell'area costiera della contea di Lamu, che essendo limitrofa alla Somalia è ad alto rischio di incidenti e incursioni terroristiche.

© RIPRODUZIONE RISERVATA