Città del Vaticano - Le presidenziali del Brasile si decideranno al ballottaggio del 30 ottobre: se al primo turno Lula ha preso circa il 48% dei voti, mentre Bolsonaro il 43%, il leader sindacalista può certamente contare sul sostegno a distanza di Papa Francesco che non ha mai fatto mistero della sua sintonia politica e umana con l'ex presidente brasiliano.
Lula stesso, incontrando a San Paolo un gruppo di frati francescani nell'ambito della sua campagna elettorale per il ballottaggio, ha tirato in ballo la figura di papa Francesco definendolo «un uomo dal coraggio esemplare. Papa Francesco ha preso posizione su tutte le questioni in qualsiasi parte del mondo. Si è manifestato sulla mia carcerazione, sulla guerra della Russia con l'Ucraina, e non esita ad evocare l'ingiustizia di qualsiasi conflitto».
Mentre i rapporti tra Papa Francesco e Bolsonaro sono ridotti a rari contatti istituzionali, quelli con Lula sono certamente improntati ad una radicata amicizia. Difficile dimenticare quando nel febbraio 2020 il pontefice aveva ricevuto Lula in Vaticano, tre mesi dopo che l'ex operaio tornitore e sindacalista aveva lasciato il carcere, dove scontava una condanna per corruzione, poi annullata dalla Corte suprema. ai giornalisti, nella sede romana della Cgil, aveva confessato: «Volevo vedere papa Francesco per parlare con lui della questione della diseguaglianza, la priorità politica di questo tempo. Parlare di un mondo più giusto e fraterno».
La conversazione – sempre secondo quanto riferito dal leader del Partido dos trabalhadores (Pt) – ha anche toccato un «altro aspetto vitale dell’attualità», ovvero «la difesa dell’ambiente». «Sono molto soddisfatto dell’incontro con il Santo Padre. Se ci fossero più persone con una tale forza, verve, impegno – e pensare che ha 84 anni (oggi 85 ndr) –, molti problemi del mondo troverebbero soluzione».
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