L'Isis sta tornando nella Siria orientale: l'organizzazione terroristica non è sconfitta e rimane comunque attiva nei territori controllati sia dalle forze curde sostenute dagli Stati Uniti, sia dalle forze governative appoggiate da militari russi e miliziani iraniani. A Deir az Zor, capoluogo nella Siria orientale si registra un aumento delle attività militari e amministrative dello Stato islamico. Alcune settimane fa, membri della Hisba, vicina all'Isis, nella campagna a est di Deir az Zor hanno minacciato leader tribali della zona di dimettersi dall'incarico di membri del locale consiglio provinciale, di fatto controllato dalle forze curde.
L'Hisba e l'Isis seminano panico
La Hisba riesce a imporre in maniera indisturbata il sistema di tassazione tradizionale islamico, noto come zakat e l' Isis cerca in questo modo di ripristinare una legittimità sul territorio e di raccogliere fondi come forma di autofinanziamento. L'Isis era stato dichiarato sconfitto militarmente in Siria nella primavera del 2019 e in Iraq nel dicembre del 2017. Da allora ha perso la possibilità di guadagnare direttamente vendendo petrolio greggio dai pozzi che si trovano nella zona e di gestire il lucroso traffico di droga e di artefatti archeologici ma ad oggi lo Stato Islamico sembra tutt'altro che morto.
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