William abbatte il tabù: «Figli gay? Nessun problema, reagirei benissimo»

Mercoledì 26 Giugno 2019
William abbatte il tabù: «Figli gay? Nessun problema, reagirei benissimo»

LONDRA - Che sia già successo in passato, non è una congettura: è certo. Ma un re o una regina pubblicamente omosessuali potrebbero essere in qualche modo una rivoluzione. E per il duca di Cambridge, William, secondo in linea di successione al trono britannico, non sarebbe affatto un problema. Ad assicurarlo è stato oggi lui stesso, dichiarando di considerare «assolutamente» ok un ipotetico coming out futuro da parte d'uno dei figli suoi e di Kate: George, Charlotte o Louis. 

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La prospettiva è prematura, tenuto conto che i tre principini hanno per ora un'età fra meno di 6 e un anno. Ma William si mostra pronto fin d'ora ad accettare la sfida. «Io penso che, ovviamente, reagirei assolutamente bene», ha detto senza giri di parole a un attivista che lo ha interpellato al riguardo durante una visita all'Albert Kennedy Trust di Londra, ong che aiuta giovani della comunità Lgbt cacciati di casa dalle famiglie o isolati da ambienti ostili a trovare un tetto. «L'unica cosa di cui sarei preoccupato - ha ammesso - è come questo possa essere visto o interpretato» dalla società, «in particolare per il ruolo che i miei figli rivestono».

Problema che tocca del resto molti genitori, tanto più se comuni mortali. «Mi preoccuperebbe non per il fatto che fossero gay, ma per come gli altri li percepirebbero, per la pressione a cui potrebbero sottoporli», ha proseguito riflettendo ad alta voce con i ragazzi e le ragazze di un gruppo di lavoro. La soluzione, ha poi osservato il primogenito di Carlo e Diana, passa per «la comunicazione»: proprio per questo, ha rivelato, «Catherine e io abbiamo già parlato molto» d'una simile eventualità e di come affrontare da genitori di questo tempo il tema della sessualità dei figli. Un tema meno legato ai tabù del passato, forse. Ma soggetto anche a nuove minacce, nel Regno non meno che altrove, come nel caso recente di una coppia di gay malmenati da una baby gang a Liverpool, episodio per il quale giusto oggi è stato arrestato un ragazzino di appena 12 anni. O come ad esempio in quello dell'aggressione subita a inizio giugno da una una coppia di lesbiche su un bus di Londra ad opera pure di un 'brancò di minorenni: aggressione documentata simbolicamente dai volti insanguinati delle vittime in un video ripreso con il telefonino e di cui William non ha potuto far a meno di dirsi «inorridito».

Su una nota più leggera, il principe ha quindi scherzato con i presenti sull'esperienza - inedita per un reale di casa Windsor - d'aver accettato di posare nel 2016 sulla copertina di Attitude, rivista del mondo Lgbt giovanile. «Avendo visto alcune delle copertine precedenti, ero un pò nervoso su cosa mi avrebbero chiesto, ma per fortuna non c'erano slip striminziti ad attendermi», ha scherzato fra le risate di tutti.

L'uditorio, d'altronde, lo ha promosso a pieni voti. «Ero già rimasto colpito - ha commentato Tim Sigsworth, responsabile dell'ong - dal suo livello di consapevolezza. Ma l'empatia e l'apprezzamento che ha mostrato oggi verso le sfide che le persone Lgbt devono affrontare sono stati incredibili». Sono parole, ha insistito, «che possono fare un'enorme differenza: io sono stato personalmente rifiutato da mia madre e l'idea che un futuro monarca dica d'esser pronto a dare sostegno ai suoi figli se fossero gay è davvero un messaggio a tutta la società».

Ultimo aggiornamento: 18:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA