Un dietrofront in fin di vita, clamoroso. Da donna simbolo di una battaglia che ha fatto la storia al passo indietro. Quasi 50 anni fa il suo caso introdusse negli Usa il diritto d'aborto smantellato oggi dalla Corte Suprema: ma sul letto di morte 'Jane Roe', lo pseudonimo di Norma McCarvey della causa 'Roe contro Wade', era anti-abortista convinta.
Jane Roe, la storia della donna simbolo
Norma è morta nel 2017 in una casa di riposo del Texas senza esser mai stata accolta veramente dai militanti «per la vita» poco convinti della sua nuova «provata fede».
Lo pseudonimo e il coming out
Per anni dopo la sentenza, aveva vissuto sotto pseudonimo tenendo nascosto il suo ruolo perfino a Connie Gonzalez, la donna con cui aveva avuto una trentennale relazione. Nel 1989 aveva scelto di uscire allo scoperto come lesbica mettendo la sua vera identità a servizio dei movimenti per l'aborto. Un altro colpo di scena quasi dieci anni dopo: nata cattolica, si era riavvicinata al cristianesimo dopo aver visto «la presenza costante, devota e pacifica, degli anti-abortisti cattolici davanti alle 'fabbriche degli aborti'».