L’arsenale delle forze aeree Israele è uno dei più potenti al mondo e comprende versioni personalizzate di aerei da combattimento fabbricati negli Stati Uniti come F-15, F-16 e F-35. L’aeronautica israeliana (IAF) sta conducendo un’incessante campagna aerea contro Hamas, con attacchi nella Striscia di Gaza a partire dagli attacchi terroristici del 7 ottobre.
Nella campagna aerea contro Gaza, un ruolo chiave è quello dell’F-15I Ra’am, noto anche come Thunder. Il suo design è basato sull’F-15E Strike Eagle, ma è più grande e capace di trasportare più armi. L’F-15 ha anche una portata maggiore rispetto agli altri due aerei da combattimento che compongono la flotta aerea israeliana, motivo per cui l’IAF definisce l’F-15I il suo aereo strategico. Hamas non dispone delle difese aeree e dei missili a spalla necessari per fronteggiare gli aerei israeliani: sta cercando di contrattaccare con missili terra-aria, droni e agguati estemporanei attraverso una rete di tunnel sotterranea.
Poi c'è l’F-35, americano: Israele è finora l’unico paese ad utilizzarlo in situazioni di combattimento. A spiegare l’importanza dei caccia nel conflitto è Marillyn A. Hewson, Ceo di Lockheed Martin, un’impresa statunitense attiva nei settori dell’ingegneria aerospaziale e della difesa: «Con la tecnologia C4I integrata nell’Adir, l’F-35 è fondamentale». E Ancora: «I jet possono volare in quella che chiamiamo “modalità Bestia”, trasportando fino a 18mila libbre di ordigni interni ed esterni, in un mix che può includere armi da 5.000 libbre». L’F-35 è un caccia di quinta generazione prodotto da Lockheed Martin e del quale Israele ha realizzato una propria variante, soprannominata Adir, o Mighty One. Maya Carlin, analista del Center for Security Policy, ha spiegato che è stata consentita la produzione in Israele «di sofisticati set di elmetti e ali da parte della sua stessa industria della difesa, pagati con l’aiuto militare degli Stati Uniti. La variante F-35I può essere modificata esternamente dall’aeronautica israeliana, che ha anche accesso all’architettura digitale avanzata del jet, compresi i suoi sistemi di comunicazione, suite di guerra elettronica e sorveglianza, hardware di controllo della missione».
Come l’F-35I, anche l’F-16I Sufa presenta alcune modifiche specifiche studiate per Israele: è dotato di serbatoi di carburante con capacità aumentata, consentendo di utilizzare le stazioni di stoccaggio interne delle ali per armi aggiuntive, e ha anche un sistema di guerra elettronica più avanzato.