L'Iran è dilaniata dalle rivolte. Il bilancio dei morti si sta avvicinando a quota 200 secondo una ong che ha sede fuori dalla Repubblica islamica. Ieri una ragazza è stata massacrata esattamente come Mahsa Amini. Si tratta di una dottoranda di 35 anni, Nasrin Ghadri, che studiava filosofia a Teheran.
La dichiarazione
In una dichiarazione firmata da 227 deputati, i legislatori hanno chiesto ai vertici del Paese, magistratura compresa, di applicare quanto prima la legge del taglione contro i mohareb (nemici di Dio). «Chiediamo al governo di affrontare con fermezza gli autori di questi crimini e tutti coloro che hanno incitato le rivolte, tra cui alcuni politici», si legge nella dichiarazione. «Noi come rappresentanti di questa nazione, chiediamo alle autorità, compreso l'apparato giudiziario, di affrontare questi nemici di Dio che, come lo stato Islamico hanno attacco vite e proprietà e meritano una condanna ed un vendetta divina», concludono, secondo quanto si legge sulla Fars.
In Iran la punizioni per i 'mohareb', i nemici di Dio, è appunto la pena di morte. Secondo l'agenzia degli attivisti per i diritti umani iraniani Hrana, quasi 15mila sono stati arrestati durante le proteste dal 16 settembre, mentre 319 persone sono morte, tra cui 50 minori
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