Hassan, il coraggio del bimbo fuggito solo da Zaporizhzhia: 1.200 km per mettersi in salvo in Slovacchia

Un viaggio di 1.200 chilometri in treno da solo, senza la sua mamma

Venerdì 1 Aprile 2022 di Claudia Guasco
Il coraggio di Hassan, fuggito solo da Zaporizhzhia con un numero di telefono scritto sulla mano

Un numero di telefono scritto sulla mano e un viaggio di 1.200 chilometri in treno.

Da solo, senza la sua mamma. È la storia, per fortuna a lieto fine, bambino ucraino di 11 anni arrivato in Slovacchia dopo una fuga solitaria dal suo Paese distrutto dalle bombe.

Hassan, il passaporto e lo zainetto

 

Aveva uno zainetto rosso in spalla, berretto, giacca e sciarpa blu, il suo passaporto, un sacchetto di plastica e un pezzo di carta con qualche informazione per orientarsi nel mondo dei grandi. Hassan Al-Khalaf, 11 anni, si è aggrappato alla speranza e a tutto il suo coraggio quando ha attraversato l’Ucraina da solo, riuscendo a mettersi al sicuro in Slovacchia dopo essersi unito ai profughi in fuga dall’invasione russa. Il bambino ha raggiunto la dogana all’inizio di marzo e la sua impresa sta facendo il giro del mondo dopo che la polizia locale l’ha pubblicata sui propri social, definendo il piccolo «un eroe».

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E in effetti Hannas lo è, alla sua età ha compiuto un’impresa ardua anche per un adulto. Ha lasciato la sua città nel sud est dell’Ucraina, Zaporizhzhia - uno degli obiettivi principali del Cremlino poiché sul suo territorio c’è la centrale nucleare più grande d’Europa, in grado di fornire energia a 4 milioni di case - e si è diretto verso la salvezza. A piedi e a bordo di treni presi d’assalto dalla popolazione locale. «A darmi forza e sorreggermi era la volontà di mia madre che me ne andassi, la sua determinazione nel salvarmi», ha raccontato Hassan ospite a una manifestazione pro-Ucraina a Bratislava, la capitale slovacca. «E la speranza di farcela mi ha guidato lungo il mio cammino».

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LA TELEFONATA

Una volta arrivato gli agenti lo hanno messo in contatto con la mamma, Yulia Pisetskaya, che ha raccontato in lacrime di essere vedova e di non poter abbandonare la propria madre, che non che non è in grado di muoversi. E così ha mandato il suo bambino da solo in Slovacchia, dove studia il fratello maggiore. L’unico suo bagaglio, quando è arrivato, consisteva nello zainetto sulle spalle, un sacchetto di plastica, il passaporto e il numero di telefono di alcuni parenti a cui rivolgersi scritto sulla mano. «Ci siamo commossi. Hassan è un grande eroe», è il messaggio della polizia slovacca che ha intercettato il piccolo fuggitivo mentre attraversava la frontiera. Il bambino è uno degli oltre 4 milioni di persone scappate dall’Ucraina, principalmente in Polonia, ma anche in Slovacchia, Ungheria e Romania, per raggiungere l’Unione europea, ogni giorno circa 15 mila profughi valicano il confine con la Slovacchia. Hassan è uno di loro. «I volontari si sono presi cura di lui, lo hanno portato al caldo e gli hanno fornito cibo e bevande», raccontano gli agenti. Poi hanno telefonato al numero che aveva sulla mano e contattato i parenti, che sono andati a prenderlo. «Hassan ha conquistato il cuore di tutti con il suo sorriso, senza paura e con la determinazione degni di un vero eroe», ha detto commosso il ministro degli Interni slovacco che lo ha ricevuto.

 

Ultimo aggiornamento: 13:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA