Sfilata 9 maggio nella Piazza Rossa: incubo droni e via i media occidentali, cancellate parate in oltre 20 città, attesa per il discorso di Putin. La storia

Annullata anche la marcia del Reggimento degli Immortali, previsto il sorvolo dei bombardieri nucleari e dell'aereo che porterebbe in salvo il leader russo in caso di guerra atomica

Lunedì 8 Maggio 2023 di Paolo Ricci Bitti
Sfilata 9 maggio nella Piazza Rossa: incubo droni e via i media occidentali, cancellate parate in oltre 20 città, attesa per il discorso di Putin. La storia

E anche quest'anno l'annuncio della vittoria in Ucraina è rimandato alla sfilata del prossimo anno. Anzi, la sfilata del 9 maggioMosca si annuncia meno sfavillante non solo del solito, ma anche di quanto dovrebbe essere per una grande potenza che pensava di sbrigare la partita "operazione speciale" in qualche settimana. Invece le truppe di Putin, falcidiate da perdite micidiali, enormi rispetto anche all'invasione dell'Afghanistan, sono ancora impantanate in un conflitto dall'andamento incerto, ben al di sotto delle aspettative del leader russo che pensava di insediare nella scorsa primavera a Kiev un governo fantoccio, mentre nella capitale ucraina continua a resistente Zelensky.

Ad attenuare il tenore della colossale sfilata che celebra la vittoria dell'Unione Sovietica sulla Germania nazista c'è anche l'ancora misterioso episodio dei droni abbattuti nel cielo sopra il Cremlino la settimana scorsa: Kiev ha negato la paternità di quel raid, a differenza di quanto vale per le incursioni in città russe nei pressi dei confini con la Russia e per la Crimea, strappata nel 2014 all'Ucraina che ora ne bombarda obbiettivi militari strategici. 

 

La paura di un'incursione ucraina proprio sulla sfilata del 9 maggio non va sottovalutata, anche se l'impresa sarebbe al limite delle possibilità delle forza armate di Kiev sia pure assistiti dalle intelligence alleate.

E poi gli alleati occidentali di Zelesnky gradirebbero un clamoroso attacco di questo tipo? 

Quella di domani resterà un'esibizione muscolare, sfileranno i missili nucleari intercontinentali e carrabili e si vedranno anche le armi più moderne della santabarbara russa, compresi gli ipermissibili spacciati per inabbattibili e invece proprio l'altro ieri abbattuti dagli ucraini con batterie Patriot donate dagli Usa, ma intanto  per la prima volta saranno ammessi nella piazza Rossa solo gli operatori della tv di stato russa. Fuori tutti gli altri media occidentali che si dovranno  accontentare delle immagini di rimbalzo a parte quelle legate al passaggio di velivoli fra iq auli sono attesi i bombardieri nucelari strategici Tu-160 e il principale protagonista del sorvolo, l’aereo II-80 Doomsday (giorno del giudizio) che trasporterebbe Putin e gli altri vertici russi in caso di conflitto atomico. 

E poi è stata cancellata la marcia del Reggimento immortale, la sfilata di cittadini russi con le fotografie dei parenti morti nella 'Grande guerra patriottica', la seconda guerra mondiale, una iniziativa singolarmente non del regime russo ma dall'idea di tre giornalisti di Tomsk nel 2011 di cui Putin si è appropriato quattro anni dopo cancellandone l'origine popolare. Era lo stesso leader a guidare la marcia che era già stata cancellata il 18 aprile scorso, prima quindi del presunto attacco al Cremlino della notte fra martedì e mercoledì. E in oltre venti città russe, fra le quali i Kaluga, Ryazan, Oryol, Saratov, Lipetsk, Elets, Tyumen, Bryansk, Krasnodar e Sochi, sono state cancellate le parate in versione locale. Fiacche le giustificazioni: a Pskov è stato detto che i reduci di guerra che stanno seguendo un percorso di riabilitazione possono non essere in grado di sopportare il rumore dei fuochi d'artificio, i botti. Logico, ma scarsamente credibile questa sensibilità da parte delle autorità di un paese che da quindici mesi bombarda anche obbiettivi civili.

La grande attesa è naturalmente quella per il discorso di Putin che considera gli ucraini eredi dei nazisti.

La Storia

La sfilata per la vittoria ricorda che l’8 maggio 1945, alle 22.43 ora di Berlino, i vertici superstiti dell'esercito nazista firmarono l’atto definitivo di resa incondizionata della Germania: la Seconda guerra mondiale era finita. 

La resa entrò in vigore il 9 maggio all’1.01 ora di Mosca e da allora quella data entrò ufficialmente tra le celebrazioni dell’Unione Sovietica per decreto del Presidium del Soviet Supremo dell’Unione Sovietica. Il testo del comunicato diffuso dalle radio dagli Uralia alla Siberia: "Trenta  colpi di mille cannoni saluteranno le valorose truppe dell’Armata Rossa, le navi e le unità della Marina che hanno conseguito questa brillante vittoria. Eterna gloria agli eroi che caddero nelle battaglie per la libertà e l’indipendenza della nostra patria! Lunga vita alla vittoriosa Armata Rossa e alla Marina!”.

Una prima parata militare venne organizzata il 24 giugno del 1945 poi un vuoto di 20 anni con il 9 maggio che per un periodo era retrocesso a giorno di lavoro, non festivo quindi.

Dalla dissoluzione dell'Urss il 9 maggio tornà non lavorativo e la sfilata tornò dal 1995 per i 50 an ni dalla fine del conflitto mondiale. La presenza di mezzi militari è stata però ridotta al minimo fino all'arrivo di Vladimir Putin quando si torno a soffiare a pieni polmoni nelle trombe del nazionalismo patriottico.

Ultimo aggiornamento: 16:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA