Guerra in Ucraina, le notizie di oggi. Zelensky licenzia il capo della sicurezza e la procuratrice che indagava sui crimini russi

Gli ultimi aggiornamenti sul conflitto nell'est dell'Europa

Domenica 17 Luglio 2022
Guerra in Ucraina, le notizie di oggi. Kiev: Mosca prepara una nuova offensiva

Guerra in Ucraina, le notizie di oggi 17 luglio. Mosca si prepara ad una nuova offensiva mentre Zelensky dice: «L'Ucraina ha riconquistato alcune aree occupate dai russi e continuerà a lottare per riconquistare il territorio».  Dal consigliere del presidente ucraino, Mikhailo Podolyak, arriva un monito: «Le crisi politiche in Occidente non fermino l'invio di armi. Non si faccia il gioco del Cremlino». Ma ieri è stata la giornata della denuncia dell'agenzia nucleare di Kiev, secondo cui i russi stanno usando la centrale nucleare di Zaporizhzhia - la più grande d'Europa - come base per immagazzinare armi, tra cui «sistemi missilistici», e per bombardare le aree circostanti dell'Ucraina.

Intanto sono almeno 3 i morti e 15 feriti in un attacco russo nella città di Dnipro, a est del paese.

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Zelensky rimuove il capo del servizio di sicurezza

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha «rimosso dall'incarico» il capo del servizio di sicurezza dell'Ucraina Ivan Bakanov. Lo riporta Ukrinform. L'alto agente di sicurezza è stato rimosso in conformità con «l'articolo 47 dello statuto disciplinare delle forze armate ucraine», che parla di «mancato svolgimento dei compiti di servizio, che hanno portato a vittime umane o altre gravi conseguenze, o creato una minaccia. Con un altro decreto Zelensky ha rimosso Iryna Venediktova dalla carica di procuratore generale e ha affidato le funzioni di procuratore al vice procuratore generale Oleksiy Symonenko.

Zelensky a Trudeau: aumentare pressione sanzioni su Mosca

Il presidente dell' Ucraina Volodymyr Zelensky ha avuto un colloquio con il premier canadese Justin Trudeau. «L'ho ringraziato per il continuo e potente supporto alla difesa», riferisce Zelensky su twitter. «Ho riaffermato che la posizione internazionale sulle sanzioni deve essere di principio. Dopo gli attacchi terroristici a Vinnytsia, Mykolaiv, Chasiv Yar, etc. la pressione deve essere aumentata, non diminuita», sottolinea.

Medvedev: se Ucraina attacca Crimea risposta da fine del mondo


Se le forze di Kiev dovessero attaccare la Crimea, l'Ucraina subirebbe una risposta russa da «fine del mondo, immediata, che non potrebbe in alcun modo evitare». Lo ha detto l'ex presidente russo Dmitry Medvedev, citato dall'agenzia Interfax. Medvedev, attuale vice capo del Consiglio di sicurezza nazionale, ha aggiunto che la Russia arriverà ai suoi obiettivi in Ucraina, e i tentativi di Kiev «di resistere fino all'ultimo ucraino porterà al collasso dell'attuale regime politico» a Kiev.  Per Medvedev il rifiuto dei Paesi Nato e dell'Ucraina di riconoscere la Crimea come territorio russo costituisce «una minaccia sistemica» per Mosca, che potrebbe portare fino ad uno scontro diretto. «Se un altro nazionalista pazzo o un debole personaggio da operetta diventa capo dello Stato in Ucraina - ha aggiunto Medvedev, attuale vice capo del Consiglio di sicurezza nazionale - allora dovremmo aspettarci un conflitto, fino ad un attacco».

 

Il Papa: tutti si diano da fare per la ripresa dei negoziati

«Sono sempre vicino alla martoriata popolazione ucraina colpita ogni giorno da una pioggia di missili. Come si fa a non capire che la guerra crea solo distruzione e morte, allontanando i popoli e uccidendo la verità e il dialogo? Prego e auspico che tutti gli attori internazionali si diano veramente da fare per riprendere i negoziati non per alimentare l'insensatezza della guerra». Lo ha detto il Papa all'Angelus.

Raffica di missili su Mykolaiv

Le forze russe hanno sferrato la notte scorsa un massiccio attacco missilistico contro la città di Mykolaiv, nell'Ucraina meridionale: almeno 10 missili, lanciati probabilmente da un sistema terra-aria S-300, hanno colpito varie parti della città. Lo ha reso noto la responsabile del Centro Stampa di Coordinamento Congiunto delle Forze di Difesa del Sud, Natalia Humeniuk, secondo quanto riporta Ukrinform. Da parte sua, l'agenzia di stampa Associated Press scrive che è stato colpito anche un cantiere navale nell'estuario del fiume Bug. Secondo il sindaco di Mykolaiv, Oleksandr Senkevych, per il momento non ci sono notizie di feriti o vittime.

Zelensky: «La Russia non vuole fermare la guerra»

«Questa è la guerra in Ucraina che la Russia ha iniziato, che la Russia continua e che la Russia non vuole fermare». Così il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, a corredo di alcune foto del conflitto pubblicate su Telegram. «L'Ucraina - prosegue Zelensky - difende la propria terra, la propria sovranità, il proprio territorio. L'Ucraina sta lottando per la pace. Questo è un paradosso crudele nel 21° secolo, e per noi questa è la realtà».

Kiev: russi preparano una nuova offensiva

Le forze russe stanno preparando una nuova offensiva. Lo ha annunciato Vadym Skibitsky, un funzionario della direzione intelligence del ministero della Difesa di Kiev, citato dal Kiev Independent. Secondo il funzionario, le attività militari della Russia indicano «indubbiamente che sono in corso preparativi per una nuova offensiva». Skibitsky ha aggiunto che la minaccia di un'invasione dalla Bielorussia non è più così probabile come all'inizio dell'attacco russo a febbraio.

«Morti o feriti 50mila soldati russi»

Almeno 50.000 soldati russi sono stati uccisi o sono rimasti feriti dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina: le forze di Mosca hanno perso così oltre il 30% della loro efficacia nei combattimenti sul campo. Lo ha dichiarato oggi l'ammiraglio Tony Radakin, capo di Stato Maggiore della Difesa del Regno Unito, al programma Sunday Morning della BBC One. Per questo motivo, ha proseguito, l'esercito ucraino è «assolutamente» convinto di vincere la guerra: Kiev vede «una Russia in difficoltà, una Russia che, secondo le nostre stime, ha perso più del 30% della sua efficacia di combattimento terrestre».

Altri numeri arrivano da Kiev: circa 38.300 soldati russi sono stati uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito ucraino indica che si registrano anche 220 caccia, 188 elicotteri e 688 droni abbattuti. Lo riporta Ukrinform. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.684 carri armati russi, 846 sistemi di artiglieria, 3.879 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 15 navi e 166 missili da crociera.

L'intelligence Gb: Russia rafforza difesa nel Sud

Le forze armate russe stanno aumentando le linee difensive nelle zone occupate nel sud dell'Ucraina e rafforzando le operazioni militari «in tutte le aree». È quanto si legge nell'ultimo bollettino dell'intelligence britannica spiegando che i russi stanno spostando uomini, attrezzature e depositi difensivi tra Mariupol e Zaporizhzhia, e a Kherson, aumentando allo stesso tempo le misure di sicurezza a Melitopol. Il ministero della Difesa britannico afferma inoltre che i militari di Kiev hanno fatto pressioni per oltre un mese sulle forze russe nella regione di Kherson. «Le azioni difensive ucraine sembrano una risposta finalizzata ad anticipare offensive ucraine», scrive l'intelligence britannica, convinta che Mosca riconosca «la minaccia seria» rappresentata dalle forze di Kiev.

Gli attacchi dalla centrale nucleare

La guerra torna a incombere sulla più grande centrale nucleare d'Europa: secondo Kiev i russi stanno utilizzando il sito dell'impianto di Zaporizhzhia, occupato a marzo, come base missilistica per condurre attacchi nelle zone circostanti. I raid dell'Armata sono proseguiti anche su altre regioni dell' Ucraina e le sirene sono tornate a suonare nella capitale. Mentre il ministro della Difesa Shoigu ha fatto per la seconda visita in un mese alle truppe sul campo. La battaglia per Zaporizhzhia, durante le fasi iniziali dell'invasione russa dell' Ucraina, aveva già rischiato di provocare conseguenze drammatiche, perché le bombe erano cadute non lontano dai reattori della centrale nel sud-est, provocando un incendio.

L'allarme adesso è stato rilanciato dal responsabile dell'agenzia nucleare nazionale. Le truppe occupanti, ha affermato il capo di Energoatom Pedro Kotin, hanno trasformato l'impianto in una «base di stoccaggio di armi, inclusi sistemi missilistici, da cui bombardano l'altra sponda del fiume Dnipro e il territorio di Nikopol». Proprio su Nikopol, città di 120mila abitanti a sud-ovest di Zaporizhzhia, si è scatenato un «diluvio di fuoco», ha affermato il governatore Valentyn Reznichenko, parlando di oltre 50 razzi Grad.

I bombardamenti

Una decina gli edifici colpiti, tra cui una scuola e un'università, e almeno due morti. A Dnipro le bombe hanno colpito un impianto industriale. Almeno tre morti e 15 feriti. Sul fronte sud il comando ucraino ha riferito che il nemico «sta intensificando gli attacchi missilistici e aerei». I raid si sono abbattuti su Kherson e su Odessa. Più a nord, vicino a Kharkiv, missili sulla città di Chuguiv hanno ucciso tre persone. Colpi di mortaio nella regione di Sumy hanno provocato un morto e sette feriti.

Sirene anti-aeree hanno risuonato a Kiev, attaccata l'ultima volta a fine giugno. Per gli analisti occidentali potrebbe trattarsi della fine della «pausa operativa» utilizzata dai russi per riorganizzarsi. Nel teatro principale del conflitto, il Donbass, le forze separatiste filorusse hanno rivendicato di essere vicine a prendere il controllo di Siversk, nella direzione di Sloviansk e Kramatorsk. Sul capoluogo ucraino del Donetsk un missile è caduto nella notte sulla piazza centrale aprendo un cratere e distruggendo le finestre degli edifici. Secondo Kiev, sono stati presi di mira 54 obiettivi civili in 24 ore in tutta la regione. Mosca invece ha accusato gli ucraini di bombardare le proprie città per «instillare un sentimento anti-russo tra la popolazione». Al di là del solito rimpallo di accuse, gli ucraini hanno compiuto dei progressi nel limitare la potenza di fuoco del nemico, grazie alle nuove armi a lungo raggio, a partire dai missili americani Himars. A Mosca questo tema è ben presente, tanto che il ministro della difesa Serghei Shoigu ha fatto visita alle truppe per la seconda volta in due mesi.

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Dai resoconti ufficiali è emerso che Shoigu, «dopo aver ascoltato i rapporti dei comandi sulla situazione, ha dato ordine di rafforzare l'azione in tutti i settori per impedire al regime di Kiev di effettuare lanci massicci di missili e attacchi di artiglieria contro le infrastrutture civili e i residenti nel Donbass e in altre regioni». Inoltre, secondo il think tank americano Isw, la Russia ha intensificato la campagna avviata il mese scorso per reclutare volontari. Almeno 400 per ciascuna delle 85 regioni del Paese. I candidati possono essere di età compresa tra 18 e 60 anni, anche senza esperienza militare. Sempre da Washington il governo Usa ha fatto sapere che una delegazione russa ha visitato l'Iran due volte nell'ultimo mese per acquistare droni d'attacco, svecchiando l'arsenale. La questione dovrebbe essere affrontata martedì a Teheran, che ospiterà una trilaterale Putin-Raisi-Erdogan. Il perdurare del conflitto in Ucraina resta in cima alle preoccupazioni di papa Francesco. Questa la preghiera del pontefice, in un tweet per celebrare la festa della Madonna del Carmelo: «Rifugio dei peccatori, ottieni la conversione del cuore di quanti generano guerra, odio e povertà».

Ultimo aggiornamento: 18 Luglio, 11:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA