LA GUERRA

Guerra Ucraina, Kiev punta Melitopol, chiave per entrare in Crimea: attacco a caserma Wagner, uccisi 200 soldati russi

Gli ultimi aggiornamenti sul conflitto

Domenica 11 Dicembre 2022

Attacco a caserma Wagner, Kiev: "Uccisi più di 200 soldati russi"

Più di 200 «invasori russi» sono stati uccisi in un attacco missilistico contro una base russa nella «città temporaneamente occupata» di Melitopol, nella regione di Zaporizhzhia. È quanto afferma su Telegram il sindaco di Melitopol Ivan Fedorov, secondo quanto riportato da Ukrinform. I russi feriti - secondo quanto riferito da residenti di Melitopol - sarebbero stati tradotti in Crimea poiché gli ospedali della città sono sovraffollati. Diverse le forti esplosioni udite ieri sera nella città, dove sarebbe stato colpito anche un albergo dove alloggiavano i russi.

L'attacco delle forze armate ucraine di ieri sera nella città di Melitopol occupata dai russi, nella regione di Zaporizhzhia (sud), ha colpito una caserma russa utilizzata dal gruppo di mercenari Wagner: lo riporta il Guardian citando alcuni video postati sui social media. «I filmati postati sui social media hanno mostrato quella che sarebbe stata una caserma russa nella città meridionale, avvolta in un incendio, e alcuni hanno affermato che il sito era utilizzato dal gruppo mercenario Wagner», scrive il quotidiano aggiungendo che «la maggior parte delle vittime si trovava apparentemente in una sala mensa quando (il sito) è stato colpito».

Kiev: danni a centrali elettriche, costretti a scegliere chi ha luce

«Dopo otto ondate di attacchi missilistici contro il Paese, tutte le centrali termiche e idroelettriche hanno danni, il 40% delle strutture di rete ad alta tensione sono danneggiate in varia misura.

Ognuno di noi deve rendersi conto che affronteremo questo inverno con significative restrizioni» al consumo di energia elettrica«, ha scritto su Facebook il premier ucraino Denys Shmyhal, come riporta Ukrinform. E ha aggiunto che il Governo ha incaricato il ministero dell'Energia di determinare chiare priorità per la fornitura di energia elettrica.   La prima priorità è rappresentata dalle infrastrutture critiche e dagli ospedali, la seconda dalle imprese e dalle strutture del complesso militare-industriale, la terza dalle imprese che producono beni e prodotti di importanza critica per il Paese e la quarta dal settore abitativo, ha chiarito Shmyhal.

Kiev: beni oligarca russo Yevtushenkov passano a demanio

Il governo ucraino trasferirà i beni dell'oligarca russo Vladimir Yevtushenkov alla gestione del Fondo del Demanio statale: lo ha reso noto il servizio stampa del ministero dell'Economia, come riporta Ukrainska Pravda. «Le proprietà dell' oligarca russo Vladimir Yevtushenkov, sequestrate in conformità con la legge sulle sanzioni aggiornata, saranno trasferite al Fondo del Demanio statale», ha detto la ministra dell'Economia, Yulia Svyridenko, sottolineando che i beni potrebbero essere usati per il «reintegro del bilancio dell'Ucraina» e il «risarcimento dei danni causati come risultato dell'aggressione russa». In precedenza era stato annunciato che il tribunale anticorruzione superiore aveva confiscato i beni dell' oligarca vicino al presidente russo Vladimir Putin, costituiti da 17 proprietà immobiliari e diritti societari nel capitale sociale di 5 società: il 42,09% della 'Electrozavod-VIT' (Zaporizhzhia), il 59,2% della 'ITM-Ucrainà (Kiev), il 59,2% della 'Smart Digital Solutions' (Kiev), il 42,09% del Centro scientifico e ingegneristico 'ZTZ-Servicè (Zaporizhzhia) e il 34,21% della JSC 'Ukrainian Research Design, Design and Technological Institute of Transformer Construction' (Zaporizhzhia)

Erdogan a Putin: spero che la crisi sia risolta al più presto

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il presidente russo Vladimir Putin hanno avuto una conversazione telefonica: nel corso della telefonata Erdogan ha espresso la speranza che la crisi ucraina venga risolta al più presto. Lo ha reso noto la presidenza turca, come riporta la Tass

Putin rischia di perdere sostegno filorussi nel Donbass

Il presidente russo Vladimir Putin rischia di perdere il sostegno dei filorussi in Ucraina a causa del suo fallimento di respingere gli ucraini a ovest della città di Donetsk e di "difendere" il Donbass. È quanto scrive il think tank americano Institute for the study of war (Isw) nel suo bollettino quotidiano sulla guerra in Ucraina. L'Isw cita critiche «senza precedenti» rivolte al Cremlino da Igor Girkin e Alexander Khodakovsky, rispettivamente ex ministri della Difesa e della Sicurezza dell'autoproclamata repubblica di Donetsk (Dnr), che potrebbero segnalare una frattura fra Putim da una parte e sostenitori della guerra nella Dnr e i vetrani dall'altra.

Bombe russe su Kherson, uccisi due civili

Due civili sono morti e altri cinque sono rimasti feriti durante i bombardamenti russi di ieri nella regione di Kherson, nell'Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Yaroslav Yanushevych, come riporta Ukrinform. «Gli occupanti russi hanno aperto il fuoco sul territorio della regione di Kherson 45 volte. Hanno colpito con l'artiglieria, i sistemi missilistici a lancio multiplo, i carri armati e i mortai. Il nemico ha nuovamente attaccato le aree residenziali di Kherson. I proiettili russi hanno colpito un reparto di maternità, un bar, un'infrastruttura, case unifamiliari e condomini», ha scritto Yanushevych aggiungendo che due civili sono stati uccisi e cinque hanno riportato ferite di varia gravità.

Abitanti di Odessa invitati a partire: tre mesi senza luce

Per riparare il sistema elettrico danneggiato dai droni lanciati dall'esercito russo la notte scorsa su Odessa e la regione potrebbero volerci fino a due o tre mesi: «Se si ha l'opportunità di lasciare temporaneamente la città e le zone rimaste senza corrente, allora vale la pena farlo»: è il messaggio ai residenti lanciato dal Dipartimento dei sistemi energetici della regione di Odessa dopo la comunicazione dell'operatore elettrico statale Dtek che ha avvertito dei tempi lunghi per il ripristino della corrente. Lo riportano i media ucraini. «Odessa e quasi l'intera regione rimangono senza elettricità», ha affermato Dtek in una nota.

Kiev: rimossi 300mila ordigni esplosivi da inizio guerra

Il Servizio di Emergenza ucraino ha rimosso più di 300.000 ordigni esplosivi su 76 ettari di territorio dall'inizio dell'invasione del Paese parte della Russia: lo ha reso noto la vice ministra degli Interni, Kateryna Pavlichenko, come riporta il Kyiv Independent. Pavlichenko ha aggiunto che circa il 30% del territorio ucraino deve ancora essere sminato.

Bombe russe su un ospedale di Kherson

«Ospedali, centri per bambini: gli obiettivi preferiti dei terroristi russi. Oggi hanno dimostrato di essere persino inferiori ai terroristi quando hanno colpito il reparto maternità di un ospedale, questa volta a Kherson. Fortunatamente non ci sono state vittime». Lo ha dichiarato il ministero della Difesa ucraino in un messaggio su Twitter.

Guerra in Ucraina, le notizie di oggi in diretta. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky descrive come «molto difficile» nella regione di Odessa, con oltre un milione e mezzo di persone colpite dal blackout.

Il suo ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba, ha detto che non è ancora il momento di avviare il negoziato: una risposta alle parole di Vladimir Putin sull'accordo definitivo «inevitabile».

Ultimo aggiornamento: 12 Dicembre, 07:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA