LA GIORNATA

Guerra Ucraina, la diretta. Kiev torna sotto attacco, raid sul porto di Odessa. «Colpi di artiglieria sulla regione di Belgorod»

Gli aggiornamenti sul conflitto minuto per minuto

Lunedì 29 Maggio 2023

Guerra in Ucraina, la giornata

Vladimir Putin ha sancito la fine di un altro trattato di sicurezza ormai da tempo in stato di morte cerebrale.

Viene infatti meno l'accordo sulle Forze convenzionali in Europa (Cfe), risalente al lontano 1990, il cui adeguamento del 1999 resosi necessario con il crollo dell'Unione Sovietica non era mai stato sancito dai Paesi occidentali. Se si considera la sospensione nei mesi scorsi da parte di Mosca del New Start con gli Usa sulla limitazione delle testate atomiche, si capisce come lo scontro in atto sull' Ucraina stia mettendo fine a tutte le regole scritte che dettavano gli equilibri strategici fin dai tempi della Guerra Fredda. Non ci saranno conseguenze immediate per la fine del Cfe, ha affermato comunque il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Semplicemente, ha aggiunto, era diventato «uno strumento inservibile». E ora «un grande vuoto sta emergendo nel campo del controllo delle armi e della stabilità strategica» e tale vuoto «deve essere riempito urgentemente» con nuovi trattati. Fin dal 2014, all'inizio dello scontro con l'Occidente sull' Ucraina, il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov aveva affermato che «nessun Paese membro della Nato rispetta il Cfe» e per questo Mosca si era allontanata fin dal 2007. Ma le cose si sono fatte ben più tese dall'inizio del conflitto aperto, con le due parti intente a rafforzarsi nelle rispettive regioni europee. E non solo. Mosca ha stigmatizzato oggi il recente accordo di cooperazione militare tra gli Usa e la Papua Nuova Guinea come un tentativo di «trascinare» anche questo Paese dell'Oceania «nei giochi geopolitici di Washington contro la Russia e la Cina». Nel conflitto ucraino, invece, si intensificano i raid missilistici e i bombardamenti dell'artiglieria con lo scopo evidente delle due parti di scardinare l'organizzazione della macchina bellica nemica in vista di una controffensiva che Kiev prepara e Mosca cerca di far fallire sul nascere. La Russia è tornata a bombardare massicciamente varie regioni dell' Ucraina, tra cui la capitale Kiev, con un totale di 37 missili e 29 droni che hanno preso di mira «siti militari e infrastrutture essenziali», ha detto il capo di stato maggiore ucraino, Valery Zuluzhny. Secondo il generale, sulla regione della capitale sono stati lanciati 11 missili Iskander, della versione sia da crociera sia balistici, che a suo dire sono stati «tutti distrutti». Il ministero della Difesa russo ha affermato invece che negli attacchi missilistici le forze di Mosca hanno «spazzato via aeroporti militari», oltre ad aver colpito posti di comando e depositi di armi e munizioni. Una spiegazione che in parte coincide con quella del governatore della regione di Khmelnitsky, ad ovest di Kiev, secondo il quale i russi hanno colpito un aeroporto militare distruggendo cinque aerei e provocando incendi nei depositi di carburanti e materiale bellico. I media ucraini riferiscono invece di danni inflitti la scorsa notte al porto di Odessa, sul Mar Nero. «Tutti quelli che hanno cercato di intimidirci, sognando che avrebbe avuto qualche effetto, se ne pentiranno molto presto, la nostra risposta non si farà aspettare», ha assicurato il capo dell'intelligence militare ucraina, Kirill Budanov. Già da qualche giorno l'artiglieria ucraina ha preso a martellare la regione russa di Belgorod, teatro una settimana fa di un'incursione attribuita da Mosca alle forze di Kiev e da queste ultime a gruppi di miliziani russi anti-Putin. Un civile ucciso e sette feriti è il bilancio dei bombardamenti delle ultime 72 ore che, secondo il governatore Vyacheslav Gladkov, hanno visto oltre 300 proiettili di artiglieria e razzi abbattersi su varie località. Ma gli attacchi al territorio russo, ritengono diversi osservatori militari a Mosca, sarebbero un diversivo in vista della vera offensiva, con il tentativo di sfondare il fronte nella provincia di Zaporizhzhia in direzione sud, cioè verso il Mar d'Azov. Tra chi sostiene questa ipotesi vi è il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, che rilancia le polemiche contro i vertici militari: «Se stai iniziando una guerra, per favore abbi carattere, volontà e attributi d'acciaio, e solo allora sarai in grado di ottenere qualcosa», ha affermato rispondendo sul suo canale Telegram alla domanda di un giornalista. Il Parlamento ucraino, intanto, ha approvato un pacchetto di sanzioni della durata di 50 anni contro l'Iran, accusato di fornire alla Russia droni e armi per bombardare le città ucraine.

Verso settimo decreto armi all'Ucraina, Crosetto al Copasir

Si lavora ad un nuovo decreto per l'invio di armamenti all' Ucraina. Sarebbe il settimo. Il secondo del governo Meloni, poco più di quattro mesi dopo il primo. Domani il ministro della Difesa, Guido Crosetto, è atteso in audizione al Copasir e potrebbe essere l'occasione per illustrare - come già avvenuto nelle precedenti occasioni - il provvedimento, il cui contenuto è secretato. Giovedì scorso c'è stata la riunione in videoconferenza del Gruppo di contatto per l' Ucraina, che riunisce - sotto il coordinamento del segretario della Difesa statunitense, Lloyd Austin - i ministri della Difesa dei circa 50 Paesi che sostengono Kiev. Al centro del confronto c'è stata la necessità di rafforzare la capacità di difesa aerea del Paese, sottoposto ad intensi attacchi dal cielo. L'Italia, insieme alla Francia, ha disposto la fornitura di un sistema anti-missile Samp-T ed ha addestrato personale ucraino. Crosetto ha invece smentito che militari italiani possano partecipare alla formazione dei piloti dei caccia F16 che un gruppo i Paesi di prepara a cedere all'Aeronautica ucraina. C'è poi l'esigenza di assicurare alle forza armate di Zelensky munizioni e mezzi, sottoposti a pesante usura per gli scontri in corso.

Kiev: "Accordo di pace a determinate condizioni"

Una «zona smilitarizzata» tra Ucraina e Russia. A parlarne è Mykhailo Podolyak, capo dell'ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in riferimento a qualsiasi eventuale accordi di pace per porre fine al conflitto iniziato con l'invasione russa, il 24 febbraio dello scorso anno. «La questione cruciale dell'accordo postbellico dovrebbe essere la creazione di garanzie per prevenire il ripetersi di aggressioni in futuro - ha scritto Podolyak su Twitter - Per garantire una sicurezza reale agli abitanti delle regioni di Kharkiv, Chernihiv, Sumy, Zaporizhzhia, Luhansk e Donetsk e per proteggerli dai bombardamenti sarà necessario introdurre una zona demilitarizzata di 100-120 chilometri sul territorio delle repubbliche di Belgorod, Bryansk, Kursk e Rostov. Probabilmente nella prima fase con un contingente di controllo internazionale».

Kiev: "La controffensiva? In pochi sanno quando ci sarà"

Kostiantin Vashchenko, segretario di stato del ministero della Difesa ucraino, parlando al forum Globsec a Bratislava, ha detto che «solo due o tre» persone conoscono la data in cui comincerà l'attesa controffensiva dell' Ucraina e ha suggerito che il motivo per cui è stata trascinata così a lungo è anche per influenzare psicologicamente la Russia. Lo riporta il Guardian. «La controffensiva - ha spiegato - non è solo militare, è anche diplomatica e informativa. Vediamo che i nostri nemici sono molto nervosi, perché aspettare la morte è anche peggio della morte... Nessuno sa il giorno in cui inizierà l'offensiva. Un paio, forse tre persone lo sanno. Non conosco la data reale ma penso che sarà nel prossimo futuro».

Ucraina, il Parlamento approva un pacchetto di sanzioni della durata di 50 anni

La Verkhovna Rada (Parlamento) dell'Ucraina ha approvato l'introduzione di un nuovo pacchetto di sanzioni della durata di 50 anni contro l'Iran, accusato di fornire alla Russia droni e armi per bombardare le città ucraine. Lo riporta Rbc-Ucraina. Secondo quanto riferito dal deputato Oleksiy Honcharenko su Telegram, 328 parlamentari hanno sostenuto la risoluzione presentata dal presidente ucraino Zelensky sulla base di un decisione del Consiglio di sicurezza nazionale. La norma contempla un divieto totale di commercio con l'Iran, di investimenti e trasferimento di tecnologie, oltre a impedire il ritiro di capitali iraniani dal Paese.

 

Kiev, terzo allarme aereo in città nelle ultime 24 ore

Nuovo allarme aereo a Kiev, il terzo della giornata. Le sirene sono scattate sul territorio della capitale ucraina, l'omonima regione e quella di Chernihiv, a nord.

Zaporizhzhia, prodotte false uniformi russe per sabotaggio

Le autorità ucraine hanno organizzato nella città di Zaporozhzhia sotto il loro controllo la produzione di false uniformi militari russe per equipaggiare i gruppi di sabotaggio e ricognizione (Drg) che dovrebbero essere impiegati in Russia. Lo ha riferito alla Tass una fonte delle forze dell'ordine russe. «Nella città di Zaporozhzhia, presso la fabbrica di abbigliamento Oao Ptf Selena, vengono cucite, secondo le istruzioni di Kiev, uniformi militari in stile russo per equipaggiare i Drg ucraini in vista del loro trasferimento nel territorio della Federazione Russa per compiere atti di sabotaggio», ha detto la fonte all'agenzia russa.

 

 

Intelligence ucraina: "Non mancherà risposta agli attacchi di oggi"

«Tutti coloro che nella Federazione Russa credevano ancora, credono o forse sognano di poter intimidire l' Ucraina, voglio turbarvi, non è così: tutti sono ancora al loro posto di lavoro». Lo ha detto il capo della direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa ucraino, il maggiore generale Kyrylo Budanov, commentando l'attacco russo di oggi. «Tutti quelli che hanno cercato di intimidirci - ha aggiunto - ve ne pentirete molto presto. La nostra risposta non tarderà e la potranno vedere tutti». Questo pomeriggio la Russia ha effettuato il 16mo attacco missilistico su Kiev dall'inizio di maggio. Secondo i militari, tutti gli 11 missili Iskander lanciati dall'esercito russo dalla direzione nord sono stati distrutti. Questo raid è avvenuto solo poche ore dopo il massiccio attacco notturno all'Ucraina, quando l'esercito russo ha utilizzato, secondo le forze ucraine, condotto da Mosca con missili dai crociera e droni iraniani.

 

Putin firma una legge per le elezioni nei territori annessi

Il Presidente russo Vladimir Putin ha firmato la legge che autorizza lo svolgimento di elezioni nazionali, regionali e locali o anche referendum, in territori in cui è stata introdotta la legge marziale. Il provvedimento si limita a richiedere consultazioni fra la Commissione elettorale centrale e il ministero della Difesa e l'Fsb. Significa quindi che formalmente saranno chiamati a votare per le elezioni presidenziali del prossimo anno anche i residenti delle quattro regioni ucraine annesse alla Russia lo scorso anno, oltre alla Crimea. La legge introduce anche la possibilità di «trasferire con la forza, in modo controllato, cittadini da un territorio in cui è in vigore la legge marziale a una regione in cui non lo è». Putin è stato inserito nell'elenco delle persone ricercate dalla Corte penale internazionale proprio per il trasferimento di minori ucraini in Russia. La legge marziale è stata introdotta nelle quattro regioni annesse alla Russia (Luhansk, Donetsk, Zaporizhzhia e Kherson) lo scorso ottobre.

 

 

Capo degli 007 ucraini: "I russi si pentiranno di intimidirci"

Kirill Budanov, capo della direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa ucraino, ha affermato che un altro tentativo della Russia di intimidire gli ucraini è fallito «oggi ancora una volta» e ha avvertito: «Tutti quelli che hanno cercato di intimidirci, sognando che avrebbe avuto qualche effetto, se ne pentiranno molto presto. La nostra risposta non si farà aspettare».

 

Kiev: "Abbattuti 11 missili russi"

Le forze ucraine accusano i russi di aver «attaccato Kiev con missili balistici e da crociera» e affermano di aver abbattuto 11 missili lanciati dalla Russia in direzione della capitale ucraina. «Secondo il comandante delle Forze armate ucraine, generale Valerii Zaluzhnyi, il 29 maggio i russi hanno attaccato Kiev e la regione di Kiev con 11 missili (Iskander-K e Iskander-M). Sono stati tutti abbattuti. Lavoro eccellente della difesa aerea ucraina», si legge in un tweet del ministero della Difesa ucraino.

Mosca: "Spazzati via aeroporti militari in Ucraina"

Il ministero della Difesa russo ha affermato che negli attacchi missilistici compiuti sull'Ucraina le forze di Mosca hanno «spazzato via aeroporti militari», oltre ad aver colpito posti di comando e depositi di armi e munizioni. Lo riferisce la Tass. Stamattina Kiev denunciava che l'esercito russo aveva colpito una struttura militare nella regione di Khmelnitsky, nell'ovest dell'Ucraina, distruggendo 5 aerei.

 


 

 

Kiev: "Lanciati 11 missili Iskander lanciati sulla capitale"

«Per la seconda volta in un giorno, il nemico ha effettuato un attacco missilistico sul territorio dell' Ucraina. Intorno alle 11:30, ha attaccato la regione di Kiev con missili balistici e da crociera terrestri del sistema di difesa antimissile Iskander. Sono stati lanciati un totale di 11 missili: Iskander-M e Iskander-K dalla direzione nord». Lo riferisce su Telegram il comandante delle forze armate ucraine Valery Zaluzhny. «Tutti gli obiettivi sono stati distrutti dalle forze e dai mezzi di difesa aerea».
 

 

 

Ucraina: "Missili russi su Dnipro: vittime e feriti"

È di un morto e nove feriti, tra cui un bambino di 11 anni, il bilancio di un attacco missilistico condotto dalle forze armate russe sulla regione di Dnipro, in Ucraina. Lo riporta l'emittente televisiva Nexta.

Capo di Belgorod: "Per la nostra sicurezza dobbiamo annettere Kharkiv"

«Incorporare Kharkiv nella (vicina) regione di Belgorod». È così che il governatore della russa Belgorod, Vyacheslav Gladkov, ha risposto alla domanda su «cos'altro si possa fare per rendere sicura la regione, soprattutto i distretti lungo il confine» con l'Ucraina. È stato Francis Scarr, giornalista di Bbc Monitoring, a pubblicare su Twitter pochi secondi di dichiarazioni del governatore di Belgorod che, alla tv russa, appare certo nel rispondere sulla volontà di annettere la regione ucraina di Kharkiv. E, alla domanda se ritenga sia possibile, dopo un attimo di silenzio Gladkov ha replicato che a suo avviso si tratta «del modo migliore per risolvere i problemi di bombardamento della regione di Belgorod». Anche stamani il governatore ha accusato le forze di Kiev di aver attaccato alcune zone al confine tra Russia e Ucraina, denunciando il ferimento di almeno quattro persone.

 

 

Kiev: "Allarme aereo per attacco missilistico sulla città"

Diverse forti esplosioni sono state avvertite a Kiev durante l'ultima allerta aerea. Almeno una persona è rimasta ferita. Lo riporta Ukrinform. Su Telegram il sindaco della capitale ucraina, Vitali Klitschko, ha denunciato il «ferimento» di una persona «nel distretto Podilskyi», precisando che la vittima è stata «ricoverata». Secondo Ukrinform, sono stati trovati frammenti di missili russi nei distretti di Obolonskyi, Desnianskyi e Dniprovskyi.

 


 

 

Kiev: "Non è possibile pubblicare contenuti sulla nostra difesa aerea"

La diffusione di informazioni sull'operazione di difesa aerea e sul luogo in cui sono caduti i missili è un atteggiamento «criminale». Lo ha dichiarato il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak dopo gli attacchi missilistici su Kiev di oggi. «Nel 15esimo mese di guerra - ha scritto su Telegram - con quali altre parole dobbiamo spiegare a tutti i funzionari militari, ai sindaci e ai blogger che non è possibile pubblicare il lavoro della difesa aerea, foto dai luoghi in cui sono caduti i razzi, l'elenco degli obiettivi degli attacchi». Il governo non ha imposto la censura ufficiale riguardo le informazioni che «non rappresentano una minaccia per la sicurezza e la difesa nazionale», ha sottolineato Podoliak, «Ma certamente la vita di altre persone non dovrebbe essere il prezzo per un aumento della diffusione di informazioni».

 

Kiev: "Esercito russo ha preso il controllo delle conquiste Wagner"

I militari russi hanno preso il controllo delle posizioni lasciate dalle unità della Wagner a Bakhmut. Lo conferma il ministero ucraino della Difesa dopo le parole arrivate giovedì scorso dal capo della Wagner, Yevgheny Prigozhin. Su Telegram, il vice ministro della Difesa del governo di Kiev, Hanna Malyar, afferma che «l'intensità dell'offensiva del nemico si è ridotta in modo significativo» con «le unità della Wagner che vengono sostituite da quelle regolari» dell'esercito russo. «Le nostre truppe, con le loro azioni, stanno rendendo significativamente più complicato» il passaggio di consegne, ha aggiunto, denunciando come invece non siano diminuiti gli attacchi dell'artiglieria russa. «Le nostre truppe controllano la periferia di Bakhmut nella parte sudoccidentale», nella zona di Litak, ha ribadito, precisando che le «unità nemiche vengono sostituite anche a nord».

 

 

 

Cremlino: "Nessun controllo mondiale sulle armi"

«Un grande vuoto sta emergendo nel campo del controllo delle armi e della stabilità strategica» e tale vuoto «deve essere riempito urgentemente» con nuovi trattati. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. «Questo è nell'interesse di quasi tutto il mondo», ha aggiunto il portavoce, citato dall'agenzia Ria Novosti. Oggi il presidente russo Vladimir Peskov ha firmato e promulgato una legge che sancisce l'uscita di Mosca dal Trattato sulle forze convenzionali in Europa (Cfe), al quale la Russia aveva già sospeso la propria partecipazione dal 2015.

 


 

 

L'Istituto per lo studio della guerra: "Operazioni russe ridotte a Bakhmut, Kiev ha un'opportunità"

«Il ritmo delle operazioni russe intorno a Bakhmut rimane notevolmente ridotto. Il personale ucraino nell'area ha espresso ottimismo sul fatto che la diminuzione delle operazioni di Mosca intorno alla città possa facilitare ulteriori contrattacchi di Kiev limitati e localizzati». Lo scrive l'Institute for the Study of War (ISW), dopo aver ha valutato che la diminuzione del ritmo delle operazioni offensive russe nell'area di Bakhmut e l'operazione di ritiro in corso stanno probabilmente fornendo alle forze ucraine nell'area l'opportunità di «lanciare un nuovo ciclo di operazioni intorno alla città, qualora lo volessero» Il fondatore del gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin, sottolineano gli analisti del think tank statunitense, ha annunciato che «l'operazione di ritiro da Bakhmut potrebbe non essere completata entro la scadenza iniziale del 1 giugno e durare fino al 5 dello stesso mese». Ieri, ha spiegato che le forze Wagner richiedono alcuni giorni aggiuntivi per trasferire tutte le attrezzature in buone condizione, rendendo così necessario un ritardo nel loro ritiro dalla città.

 

Il governatore di Belgorod accusa Kiev per gli attacchi

Il governatore della regione russa di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, accusa le forze di Kiev di aver attaccato stamani alcune zone al confine tra Russia e Ucraina e denuncia il ferimento di almeno quattro persone. Su Telegram, Gladkov ha segnalato attacchi che hanno colpito siti industriali a Shebekino, dove almeno quattro lavoratori sarebbero rimasti feriti, uno dei quali in modo grave. Il governatore ha riferito anche di un attacco contro Novaya Tavolzhanka, dove ci sono stati danni alla rete elettrica, e di un altro contro Kozinka, dove sarebbe stato colpito un albergo.

 

Prigozhin contro Putin: "In guerra occorre carattere per ottenere qualcosa"

«Se stai iniziando una guerra, per favore abbi carattere, volontà e attributi d'acciaio - e solo allora sarai in grado di ottenere qualcosa». Così, secondo l'Isw, il finanziere del Wagner Group, Yevgeny Prigozhin, sembra aver nuovamente attaccato il presidente russo, Vladimir Putin, rispondendo a una domanda di un giornalista sul divieto dei media statali russi di parlare delle forze di Wagner. Prigozhin ha affermato che i funzionari russi avrebbero potuto godere della loro storica capacità di censurare la società russa se la Russia non avesse iniziato la guerra in Ucraina.
 

 

Media: forte attacco di artiglieria su regione Belgorod

Massicci bombardamenti ucraini sono in corso da stamane su Shebekino e alcuni villaggi vicini nella provincia russa di Belgorod. Lo riferiscono diversi testimoni a canali Telegram russi, secondo i quali si tratta di attacchi senza precedenti. Il noto blogger ucraino dissidente Anatoly Shari parla di attacchi «distruttivi» per le infrastrutture locali.

 

Due navi russe nel Mar Nero pronte a lanciare fino a 16 missili Kalibr

Due vettori missilistici russi sono entrati nel Mar Nero con una raffica totale di fino a 16 missili da crociera di tipo Kalibr. La relativa dichiarazione è stata rilasciata dal South Operational Command su Facebook, riferisce un corrispondente di Ukrinform.

 

«Il nemico continua ad espandere la presenza di vettori missilistici nel Mar Nero. Alle 08:30, due navi missilistiche di piccole dimensioni erano già in servizio di combattimento. La raffica totale arriva fino a 16 missili Kalibr», afferma il rapporto.

La Russia ha distrutto 5 aerei ucraini

L'esercito russo ha colpito una struttura militare nella regione di Khmelnitsky, nell'ovest dell'Ucraina, distruggendo 5 aerei. Lo riferisce il governatore della regione come riporta Ukrainska Pravda. «Di notte, le truppe russe colpiscono obiettivi nella regione di Khmelnytsky, uno di loro è un militare. Al momento sono in corso i lavori per localizzare gli incendi nei magazzini di carburanti e lubrificanti e nei depositi di materiale bellico. 5 aerei disabilitati», afferma il governatore.

 

 

 

I numeri della perdite russe

Sono circa 206.600 i soldati russi che hanno perso la vita in Ucraina da quando, lo scorso 24 febbraio, è iniziata la guerra lanciata dalla Russia. Lo rende noto il ministero della Difesa di Kiev nel suo ultimo aggiornamento spiegando che, solo nelle ultime 24 ore, sono 400 i militari russi morti in Ucraina. Sono invece 3.797 i carri armati distrutti, tre nell'ultima giornata, si legge nel rapporto.

 

 

 

Gb: "La cortine di fume in Ucraina sono inefficaci"

I militari russi pongono una forte enfasi nell'utilizzo di cortine fumogene come parte della della loro tattica di 'camuffamento e ingannò. Lo scrive su Twitter l'intelligence britannica, secondo cui, tuttavia, «nella pratica, la 'maskirovkà russa è stata generalmente inefficace in Ucraina, probabilmente a causa della mancanza di una forte funzione di pianificazione centrale e della scarsa disciplina nelle battaglie». Nel suo aggiornamento quotidiano sulla guerra, il ministero della Difesa di Londra fa riferimento allo scorso 24 maggio, quando «la Russia ha condotto un'esercitazione di sicurezza attorno al ponte di Crimea, che collega la città russa di Kerch alla penisola occupata e che includeva la creazione di una cortina fumogena, che ha parzialmente nascosto il ponte».

 

 

 

Kiev: 16.226 bimbi deportati in Russia, solo 300 sono tornati

Secondo il governo ucraino, dall'inizio dell'invasione russa sono in totale 16.226 i bambini ucraini che sono stati deportati in Russia, dei quali solo 300 sono stati riportati alle loro famiglie o comunque in patria, mentre in totale quelli che sono stati localizzati sono 10.513. Lo scrive il Guardian, che oggi dedica a questa vicenda un reportage, che descrive la paura rivelata da alcune piccole vittime di queste deportazioni riportate in Ucraina. L'articolo parla anche di famiglie russe che hanno cercato di nascondere la presenza di un bimbo ucraino per non farselo portare via, rischiando di perdere i sussidi governativi.

Prigozhin torna a sfidare Putin: in guerra serve carattere d'acciaio

«Se inizi una guerra, per favore abbi carattere, volontà e palle d'acciaio. Solo allora sarai in grado di ottenere qualcosa». Così il leader di Wagner, Yevgheny Prigozhin, avrebbe commentato con un giornalista il divieto di Mosca ai media russi di parlare del gruppo di mercenari da lui fondato. Lo ha scritto l'Istituto per lo studio della guerra (Isw) nella sua ultima analisi del conflitto, secondo la quale il leader di Wagner si rivolgeva al presidente russo Vladimir Putin pur senza nominarlo. Secondo Prigozhin, il funzionario smetterebbe di mentire se venissero davvero costruiti ponti, nuovi edifici e stazioni della metropolitana. I suoi commenti sono «probabilmente mirati a Putin, che i media statali russi hanno abitualmente ritratto come un leader minuziosamente coinvolto in piccoli progetti infrastrutturali e nella vita della gente comune russa», ha affermato il think tank statunitense Secondo l'Isw le sue critiche potrebbero essere conseguenti al fatto che Putin non gli ha dato la ricompensa promessa per la conquista di Bakhmut, città assediata da mesi nell'Ucraina orientale.

Nella notte raid aerei su Odessa, danni al porto

La scorsa notte la città portuale ucraina di Odessa, sul Mar Nero, è stata obiettivo di raid aerei, probabilmente con droni e si riportano danni al porto, infrastruttura fondamentale per l'export di grano ucraino: lo scrive in un bollettino diramato in piena notte l'agenzia ucraina Unian, che invita la popolazione a restare nei rifugi e a non effettuare riprese per non svelare al nemico le posizioni dell'antiaerea. L'agenzia parla di esplosioni udite. Non ci sarebbero feriti. Questa mattina Ukrinform scrive che detriti incendiati di un drone russo di fabbricazione iraniana 'Shahed' abbattuto sono caduti sulle strutture del porto.

 

Nella notte allarme aereo a Kiev e in altre regioni

A Kiev e in un certo numero di regioni dell'Ucraina è stato diffuso nella notte un allarme aereo, esteso poi a tutta l'Ucraina. Poco dopo nella capitale e in altre località sono state udite esplosioni. Lo riferiscono i media ucraini citando i sistemi di monitoraggio e segnalando la minaccia di un attacco con droni d'attacco del tipo Sahed, e il decollo dalla Russia di aerei che trasportano missili. Poco dopo la mezzanotte è stato diramato un avviso ai residenti, ai quali è stato consigliato di tenersi al riparo e dopo l'1.30 la mappa degli allarmi è diventata rossa in tutta l'Ucraina, ad eccezione di Vinnitsa e delle regioni occidentali. Poco dopo si sono registrati attacchi in varie città.

 

 

Kiev: abbattuti oltre 40 missili droni, capitale nel mirino

Sono più di 40 i droni Shahed-136 di fabbricazione iraniana e i missili da crociera lanciati dalle forze armate russe alle prime ore di oggi e che l'aeronautica militare di Kiev ha detto di aver abbattuto. Presa di mira anche la capitale, che secondo l'amministrazione locale non ha riportato danni significativi. Si tratta del 15esimo attacco russo a maggio e il secondo di una simile intensità, si legge sul Kiyv Independent. «Un'altra notte impegnativa per la capitale», ha scritto il sindaco di Kiev Vitalii Klitschko sul suo account di Telegram. «Tuttavia, grazie alla professionalità dei nostri difensori, non ci sono stati danni o distruzioni di infrastrutture e altre strutture, compresi gli edifici residenziali, a seguito del barbaro attacco contro Kiev». Non ci sono stati feriti o vittime, secondo il sindaco.

 

Zelensky vuole sanzionare l'Iran per 50 anni

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha presentato un disegno di legge per sanzionare l'Iran per 50 anni a causa del suo sostegno militare alla Russia, alla quale ha fornito centinaia dei cosiddetti droni kamikaze Shahed-136. Se approvato dal parlamento ucraino, il disegno di legge fermerebbe il transito di merci iraniane attraverso l'Ucraina e vieterebbe l'uso del suo spazio aereo da parte di Teheran, oltre a imporre sanzioni commerciali, finanziarie e tecnologiche contro l'Iran e i suoi cittadini.

Guerra Ucraina, le notizie in diretta del 29 maggio.

Maxi attacco con droni da parte di Mosca contro Kiev la scorsa notte. Ma i raid non si sono fermati neanche tra domenica e lunedì. Alla vigilia delle celebrazioni per la fondazione della capitale ucraina, il presidente Zelensky invia un nuovo messaggio: «Nel corso della sua storia, Kiev ha assistito a varie atrocità da parte degli invasori. È sopravvissuta a tutti, sopravvivrà a tutti. Nessuno di loro sarà qui». 

Ultimo aggiornamento: 30 Maggio, 07:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA