Guerra Ucriana, selva di missili russi ipersonici Kinzhal: morti e black out elettrici. Mossa della disperazione di Mosca o il via all'offensiva finale?

Sono inintercettabili, ma la Russia ne ha pochi

Giovedì 9 Marzo 2023 di Mario Landi
Guerra Ucriana, selva di inintercettabili missili russi ipersonici Kinzhal: morti e black out elettrici. Mossa della disperazione di Mosca o il via all'offensiva finale?

Una selva di missili russi ipersonici Kinzhal (pugnale) ha salutato il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres in visita a  Kiev che poche ore prima aveva ripetuto l'appello a creare una "zona smilitarizzata" condivisa a livello internazionale intorno alla centrale elettrica di Zaporizhzhia.

I russi hanno detto la loro centrando di nuovo, ma questa volta con missili di ultima generazione, le strutture attorno alla centrale elettrica alimentata dall'impianto nucleare.

Non è stato reso noto quanti degli ordini che hanno di nuovo innescato black out che fiaccano ulteriormente la già stremata poolazione ucraina, ma la contraerea di Kiev si è resa conto che nelle ore precedenti il suo "scudo", che attende di essere rinforzato da batterie missilistiche dell'occidente, era stato perforato da questi missili che volando anche a 10 volte la velocità del suono sono di fatto inintercettabili. Missili temuti persino dagli Usa e dalla Nato la cui intelligence sta analizzando i dati delle traiettorie di queste missili lanciati, si presume, da una manciata di potenti Mig 31 (modello serie K e serie I) adattati alla bisogna perché la versione originale, entrata in lina 41 anni fa, non provedeva certo questo tipo di armi.  Altri missili potrebbero essere stati lanciati da batterie carrabili.  

Oltre a colpire infrastutture strategiche come le centrali elettriche, i missili ipersonici sono sospettati di avere causato la morte, l'altro eiri, di una decina di civili. La virulenza dell'attacco (si sono contate almeno 80 esplosioni) ha colpito anche gli osservatori occidentli anche per la varietà dei mezzi usati per colpire che ha compreso anche i soliti droni fabbricati in Iran.

 

A ogni modo, il missile ipersonico Kinzhal, a differenza dei missili balistici Icbn è infatti "manovrabile" e può colpire i bersagli con un raggio d’azione di 2000 chilometri. Oltre a testate esplosive tradizionali possono trasportarne una nucleare da 500 kilotoni. 

Sviluppato negli anni 2010 e lanciato in via sperimentale per la prima volta nel 2018, il Kinzhal è stato progettato per colpire portaerei ed incrociatori, ma è efficace anche per obiettivi terrestri: può raggiungere, in prossimità del bersaglio, gli oltre 12.000 chilometri orari ed è capace di compiere manovre evasive per schivare i missili antimissili.

L'uso di questi missili non è del tutto nuovo nello scenario ucraino ma gli episodi precedenti erano stati ritenuti sporadici per un motivo assai semplice: il fallimento dell'avanzata russa in Ucraina ha costretti la Russia ad accelelare l'entrata in servidio di questo e altri missili ipersonici il cui sviluppo procedeva a velocitàa non direttamente proporzianale a quella raggiunta dal vettore una volta lanciato. Solo al Russia sa di questi missili dispone, ma potrebbe essere credibile che al momento la santabarbara di Mosca ne ospiti una cinquantina. Già lanciati una ventina. Ecco, si parla di questi numeri e così sia Kiev sia i suoi alleati prendono in considerazione due ipotesi: Putin e suoi generali sono così in difficoltà sul terreno da sentirsi costretti a dare fondo alla scorta di Kinzhal oppure la macchina bellica russa si dimostrerà in grado di aumentare la velocità di produzione di questi vettori nati anche per colpire navi. Il velivolo madre, peraltro, quando sgancia il missile è ben lontano, quasi del tutto quindi al sicuro dalla contraerea nemica. Mossa disperata oppure colpo di maglio che annuncia un'offensiva senza precedenti? 

Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 15:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA