LA GIORNATA

Guerra Ucraina, Stoltenberg: «Non escludiamo che Bakhmut cada a breve». La Wagner: presa parte est

Gli aggiornamenti sul conflitto in tempo reale

Mercoledì 8 Marzo 2023

L'Ue conferma che stanzierà 1 miliardo di euro all'Ucraina per le munizioni di proiettili

I ministri della difesa dell'Ue hanno concordato una proposta per fornire all'Ucraina aiuti militari immediati, compresi proiettili di artiglieria da 155 mm e 152 mm, con 1 miliardo di euro da stanziare dal Fondo europeo per la pace per il rimborso della consegna. Lo ha detto l'alto rappresentante dell'Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, in una conferenza stampa a Stoccolma mercoledì dopo una riunione informale dei ministri della difesa dell'Ue, secondo un corrispondente di Ukrinform.

Ucraina, la Norvegia "presta" la sua base artica alla Gran Bretagna per contrastare la Russia

Si rafforza l'asse militare fra Gran Bretagna e Paesi scandinavi (oltre che dell'Europa centro-orientale) in chiave di «contenimento» della Russia sullo sfondo della guerra in Ucraina.

La Norvegia ha infatti messo a disposizione delle forze britanniche una base a nord del Paese nel quadro di un rafforzamento delle posizioni Nato sul fronte artico, dove Mosca ha un'estensione territoriale enorme.

La base, ribattezzata Camp Viking, si trova a circa 65 chilometri da Tromso e aveva ospitato in passato una missione alleata olandese. Ora passa nelle mani di un contingente britannico di ben altro peso, formato da unità d'elite di commando dei Royal Marines.

Si tratterà di una base permanente, come si legge in una nota diffusa dagli alti comandi della marina di Sua Maestà, collocata «in posizione ideale» nell'ipotesi teorica di un tentativo d'invasione russo del territorio norvegese. Stando al comunicato di Londra, la struttura è concepita come un posto d'osservazione, affidato però militari in stato d'allerta e in assetto da battaglia «in grado di combattere in caso di necessità in condizioni di freddo estremo». L'accordo prevede una permanenza dei britannici di almeno 10 anni, «a protezione del fianco nord della Nato e di un alleato stretto come la Norvegia». Oslo da parte sua precisa che il campo resta ovviamente sotto sovranità norvegese e che sarà la Norvegia a «finanziare i costi dell'infrastruttura e i fondi operativi».

Lo Stato nordico, che ha 198 chilometri di confine comune con la Russia all'altezza del Circolo Polare Artico, fa parte, oltre che dell'Alleanza Atlantica, della Joint Expeditionary Force: nucleo di Paesi - in prima fila fra l'altro nel sostegno bellico a Kiev - guidato dalla Gran Bretagna e composto anche da forze di Danimarca, Estonia, Finlandia, Islanda, Lettonia, Lituania, Olanda e Svezia.

Russia, Tribunale Ue annulla sanzioni alla madre di Prigozhin, il leader del Gruppo Wagner

Il Tribunale Ue ha annullato le misure restrittive applicate a Violetta Prigozhina, madre di Yevgeniy Prigozhin, nell'ambito della guerra della Russia contro l'Ucraina. Prigozhin è il fondatore del gruppo paramilitare Wagner, che ha rivendicato la presa della parte orientale di Bakhmut, città al centro di combattimenti per mesi in l'Ucraina orientale.

Il Tribunale ha statuito che benchè Prigozhin sia responsabile di azioni che hanno compromesso l'integrita territoriale, la sovranita e l'indipendenza dell'Ucraina, il legame che la madre a lui, accertato al momento dell'adozione delle misure restrittive, «si basa unicamente sul loro vincolo di parentela e non e dunque sufficiente per giustificare l'inserimento della signora Prigozhina negli elenchì delle persone sanzionate».

Stoltenberg: non escludiamo che Bakhmut cada a breve

«Non possiamo escludere che Bakhmut possa cadere nei prossimi giorni, questo non sarà necessariamente una svolta nella guerra ma evidenzia solo che non dobbiamo sottovalutare la Russia e dobbiamo continuare a sostenere l'Ucraina». Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg arrivando al consiglio informale difesa a Stoccolma.

Reznikov: «Ci serve pugno di ferro per la controffensiva»

«Abbiamo bisogno di munizioni, munizioni, munizioni. Ma non solo. Anche sistemi di difesa aerea, veicoli di fanteria da combattimento e altri carri armati come i Leopard. A quel punto avremo il pugno di ferro che ci serve per la controffensiva». Lo ha detto Oleksii Reznikov, Ministro della Difesa ucraino arrivando al consiglio difesa informale di Stoccolma. «Le procedure sono una cosa giusta», ha detto a proposito dei tempi dell'Ue, «ma come ha detto il segretario generale della Nato in tempo di guerra la rapidità salva vite.

Ecco perché dobbiamo andare avanti il più rapidamente possibile».

«Non c'entriamo nulla con l'operazione di sabotaggio ai danni dei gasdotti Nord Stream: sarebbe un bel complimento per i nostri servizi speciali ma quando si concluderanno le indagini si vedrà che l'Ucraina non ha nulla a che fare con tutto ciò».

Svezia, Ue acquisti munizioni per Kiev pure da altri Stati

«Se ci sono consegne di munizioni all'Ucraina da altri Stati non europei non dobbiamo escluderle, il primo focus dovrebbe essere aiutare Kiev e trovare il modo migliore per farlo». Lo ha detto Jonson, Ministro della Difesa svedese, aprendo il consiglio di difesa informale di Stoccolma. Uno dei punti più delicati è se comprare le munizioni per Kiev esclusivamente dall'industria europea, rafforzando le linee produttive anche con investimenti pubblici, oppure acquistare sul mercato globale. Tra i 27 non c'è ancora accordo su questo.

 

 

Peskov: su Nord Stream campagna di disinformazione

Le notizie che indicano un «gruppo filo-ucraino» dietro gli attacchi ai gasdotti Nord Stream lo scorso anno fanno parte di una «campagna di disinformazione» dell'Occidente. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dall'agenzia di stampa Ria Novosti. «È evidente che gli autori dell'attacco vogliono distogliere l'attenzione. Questa è un'ovvia campagna di disinformazione coordinata dai media», ha detto Peskov. L'Ucraina ha negato qualsiasi coinvolgimento nell'attacco a Nord Stream, mentre ieri in New York Times ha pubblicato ieri un rapporto di intelligence che parlava di un «gruppo filo-ucraino» dietro l'esplosione.

 

Nordstream, gruppo filo-ucraino dietro il sabotaggio del gasdotto: la rivelazione del New York Times

A Kharkiv si riaccendono i lampioni per la prima volta da un anno

Ieri sera i lampioni di Kharkiv, nell'Ucraina orientale, sono stati accesi per la prima volta dall'inizio della guerra, ha detto il sindaco della città. «Per più di un anno, l'unica fonte di luce a Kharkiv durante le ore buie della giornata sono stati principalmente i fari delle auto. Durante questo periodo, ci sono stati molti incidenti stradali in cui le persone sono rimaste ferite», ha scritto Ihor Terekhov su Telegram, riferisce il Guardian, spiegando che le luci in città sono state accese dalle 18:00 alle 19:30 di ieri e pubblicando alcune immagini.

 

 

 

Wagner: preso controllo est di Bakhmut

Le forze russe hanno preso il pieno controllo della parte orientale della città ucraina di Bakhmut, ha comunicato oggi la Wagner. «Tutto a est del fiume Bakhmutka è completamente sotto il controllo della Wagner», ha affermato sul suo canale Telegram il fondatore del gruppo mercenario Evgeny Prigozhin.

Guerra Ucraina, le notizie in diretta dell'8 marzo. L'inchiesta del New York Times riaccende i fari sul sabotaggio del Nord Stream. Intanto a Bakhmut si continua a combattere: la Wagner ha detto di aver conquistato l'est della città. 

Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 07:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA