IL CONFLITTO

Guerra Ucraina, le notizie in diretta. Blinken avverte la Cina: «Se sostiene la Russia, ci saranno conseguenze»

Gli aggiornamenti in tempo reale sul conflitto

Sabato 18 Febbraio 2023

Blinken avverte la Cina: «Se sostiene la Russia in guerra, ci saranno conseguenze»

Se la Cina darà «sostegno materiale» alla Russia nella guerra in Ucraina ci saranno «conseguenze». È l'avvertimento consegnato dal segretario di Stato americano Antony Blinken al capo della diplomazia cinese Wang Yi nell'incontro che hanno avuto a Monaco, secondo quanto riferito da un portavoce del dipartimento di Stato.

Mosca: «La Russia darà una risposta adeguata» a espulsione diplomatici da Olanda

La Russia risponderà alla decisione dei Paesi Bassi di chiudere la sezione commerciale dell'ambasciata russa ad Amsterdam e di espellere diplomatici russi delle missioni diplomatiche russe nel Paese.

Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri russo, citato dalla Tass. «La Russia darà una risposta adeguata», ha affermato.

Macron vuole «la sconfitta della Russia» ma senza «schiacciarla»

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha detto di volere «la sconfitta della Russia» ma senza «schiacciarla». Lo si legge in un'intervista rilasciata a Le Journal du Dimanche in edicola domani, alla radio France Inter e a Le Figaro.

Wsj, Cina continua a fornire droni commerciali alla Russia

La Cina continua fornire alla Russia piccoli droni commerciali che stanno aiutando le forze del Cremlino nella guerra contro l'Ucraina. Lo rivelano fonti dell'intelligence occidentale al Wall Street Journal. Alcuni dei velivoli arrivano al fronte direttamente dall'impianto cinese della Da-Jiang Innovations Science & Technology Co., meglio conosciuta come DJI, mentre altri vengono trasportati attraverso gli Emirati Arabi Uniti. Il Pentagono teme che i droni non stiano solo aiutando Mosca nel conflitto ma Russia, ma stiano consentendo a Pechino di raccogliere informazioni cruciali sul campo di battaglia.

Tajani: «Non ci sarà alcuna rottura fra Forza Italia e il Ppe»

«Non ci sarà alcuna rottura fra Forza Italia e il Ppe». Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, alla stampa italiana a margine della Conferenza di Monaco. Tajani ha affermato di aver parlato con il presidente dei popolari europei Manfred Weber e di aver avuto un chiarimento.

Tajani: «Berlusconi e Forza Italia sono la stessa cosa»

«Berlusconi e Forza Italia sono la stessa cosa». Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine della conferenza di sicurezza a Monaco, rispondendo a una domanda dei giornalisti italiani sulle esternazioni di Silvio Berlusconi sull'Ucraina. «Forza Italia è sempre stata con la Nato e per il sostegno all'Ucraina», ha aggiunto.

Blinken: «200.000 soldati russi sono morti in Ucraina»

«Dalle nostre valutazioni risulta che almeno 200.000 soldati russi sono morti in Ucraina». Lo ha detto Antony Blinken a Monaco. «Quasi un milione di russi hanno lasciato il Paese dall'inizio dell'invasione», ha sottolineato il segretario di Stato americano. «Questo è quello che Putin ha fatto alla Russia».

Tajani: «Pressione su Mosca per arrivare a una pace giusta»

«Alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, riunione con i colleghi del G7 per fare il punto sull'aggressione russa all'Ucraina. Pieno sostegno a Kiev, pressione su Mosca per arrivare a una pace giusta, duratura e complessiva. Necessità di primi accordi su Zaporizhzhia e sviluppi su corridoi grano». Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri Antonio Tajani, pubblicando una fotografia che lo ritrae coi colleghi ministri del G7, l'omologo ucraino Dmytro Kuleba e l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell.

Sunak: risposta all'aggressione stata insufficiente

«La risposta della comunità internazionale all'aggressione russa contro l'Ucraina non è stata abbastanza forte». Lo ha detto il premier britannico Rishi Sunak parlando alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco. Per questo «serve un nuovo trattato da siglare a Vilnius in occasione del prossimo vertice Nato, per proteggere l'Ucraina anche da future aggressioni».

Kamala Harris: «La Russia si è resa responsabile di crimini contro l'umanità»

Gli Usa hanno stabilito che «la Russia si è resa responsabile di crimini contro l'umanità». Lo ha detto la vicepresidente americana Kamala Harris a Monaco. «Noi ci riconosciamo di nuovo nello stato di diritto». La giustizia deve affermarsi, ha concluso.

G7: la Russia si ritiri da Zaporizhzhia

«La retorica nucleare irresponsabile della Russia è inaccettabile e qualsiasi uso di armi chimiche, biologiche o nucleari o di materiali correlati avrebbe gravi conseguenze». Lo sostiene il G7 nella dichiarazione dopo la riunione dei ministri a Monaco, che «hanno condannano il sequestro e la militarizzazione da parte della Russia della centrale nucleare di Zaporizhzhya e hanno chiesto il ritiro immediato delle forze e del personale russi», ribadendo «il loro pieno sostegno agli sforzi dell'Aiea volti ad affrontare le preoccupazioni in materia di sicurezza nucleare in Ucraina».

G7: determinati a proseguire sostegno militare a Kiev

I membri del G7 ribadiscono «la loro determinazione a continuare a sostenere l'Ucraina nell'esercizio del suo diritto di difendersi dall'invasione della Russia, anche fornendo assistenza militare e di difesa». Lo si legge nel documento finale della riunione dei ministri alla Conferenza di Monaco, la prima sotto presidenza giapponese alla quale ha partecipato anche il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. Il G7, si afferma inoltre, evidenzia «gli sforzi concertati dei partner del G7+ nel fornire assistenza energetica per mitigare gli effetti dei brutali attacchi della Russia ai civili e alle infrastrutture critiche»

Mosca: conquistata Gryanikovka nella regione di Kharkiv

Le unità del gruppo occidentale delle truppe russe avrebbero conquistato il villaggio di Gryanikovka, nella regione di Kharkiv, durante l'offensiva lanciata in direzione di Kupyansk. Lo riporta l'agenzia di stampa russa Ria Novosti, citando il ministero della Difesa.

 

 

 

Pechino annuncia un'iniziativa per la pace in Ucraina

«Presenteremo qualcosa. E cioè la posizione cinese sul superamento della crisi dell'Ucraina». Lo ha detto il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Wang Yi, a Monaco, dove ha affermato che Pechino si spenderà per la pace in Ucraina. «La pace deve avere una chance», ha continuato.

Stoltenberg: «Il rischio maggiore è che Putin vinca»

«Alcuni sono preoccupati che il nostra impegno in Ucraina possa portare a una escalation. Non c'è nessuna opzione priva di rischi. Ma il più grande rischio è che Putin vinca. Questo renderebbe il mondo più vulnerabile». Lo ha detto il capo della Nato Jens Stoltenberg a Monaco.

Stoltenberg: «Svezia e Finlandia nella Nato al più presto»

«Svezia e Finlandia sono pronti per la ratifica, io spingo perché adesso questa si chiuda. I due Paesi devono entrare il prima possibile nell'Alleanza. Il più velocemente possibile. E io lavoro perchè entro Vilnius (dove si terrà la prossima riunione dei capi di Stato e di governo della Nato l'11 e 12 luglio, ndr) siano membri della Nato». Lo ha detto Jens Stoltenberg a Monaco, ribadendo la necessità di vincere le resistenze di Turchia e Ungheria.

 

 

Cnina, Wang Yi: «Su Ucraina siamo dalla parte del dialogo e della pace»

«Sulla questione della Ucraina noi saremo dalla parte del dialogo e della pace». Lo ha detto il ministro degli Esteri cinese Wang Yi alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. «Non ci devono essere guerre nucleari e non sarebbero vinte. Va evitata una catastrofe nucleare. Perciò ci dobbiamo impegnare insieme contro uso di armi chimiche e bilogiche».

Sanna Marin: «Che significa vincere lo deve decidere l'Ucraina»

«Che significa vincere lo deve decidere l'Ucraina». Lo ha detto la premier finlandese Sanna Marin, a Monaco, alla conferenza della sicurezza. Sanna Marin ha affermato che «bisogna essere più veloci nella consegna delle armi».

Finlandia, Sanna Marin: «Per noi è un atto di pace entrare nella Nato»

«Per noi è un atto di pace entrare nella Nato». Lo ha detto la premier finlandese Sanna Marin, intervenendo alla conferenza sulla sicurezza di Monaco. «Non abbiamo cambiato idea. Noi vogliamo entrare nella Nato insieme alla Svezia», ha aggiunto.

Von der Leyen: «Non accetteremo mai guerra imperialista»

«Quello che dobbiamo fare è chiarire che noi non accetteremo mai una guerra imperialista e che non accetteremo che il presidente Putin calpesti il diritto internazionale con i piedi. E che la carta internazionale dei diritti deve essere rispettata». Lo ha detto la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen a Monaco. «Non è accettabile che i panzer vengano inviati per conquistare un Paese».

 

 

Biden, nel discorso di Varsavia dei messaggi a Putin

Il presidente americano Joe Biden userà il discorso in Polonia la settimana prossima per inviare un messaggio a Vladimir Putin, chiarendo che la Nato continuerà a sostenere gli sforzi bellici dell'Ucraina «per il tempo necessario». Biden partirà lunedì per Varsavia per un breve viaggio che si svolge alla vigilia del primo anniversario dell'invasione russa, vedrà il presidente polacco Andrzej Duda ed esponenti dei Nove di Bucarest, parlerà per telefono con i leader di Gran Bretagna, Francia e Italia, ha annunciato la Casa Bianca. Il principale evento pubblico durante la visita sarà il discorso pronunciato dal Castello Reale di Varsavia, incentrato su «come gli Stati Uniti hanno mobilitato il mondo per sostenere il popolo ucraino che difende la sua libertà e democrazia», ​​ha dichiarato il portavoce John Kirby. «Il presidente Biden metterà in chiaro che gli Stati Uniti continueranno a stare con l'Ucraina... per tutto il tempo necessario». «E sospetto che lo sentirete inviare messaggi anche a Putin, oltre che al popolo russo». Kirby ha poi chiarito che Biden non ha intenzione di incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante il viaggio o di recarsi in Ucraina.

Allarme aereo a Kiev e in altre 10 regioni dell'Ucraina

Un allarme aereo è scattato questa mattina a Kiev e in altre 10 regioni dell'Ucraina ed è ancora in corso.

Sunak: Nato cambi il Trattato Atlantico per garantire pace a Kiev

La Gran Bretagna propone un cambiamento del Trattato Atlantico della Nato per proteggere l'Ucraina da una futura aggressione russa, garantendo a Kiev un sostegno «a lungo termine». È quanto il premier britannico Rishi Sunak afferma nel suo discorso in programma domani alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, come anticipato da una nota di Downing Street. «Dobbiamo dimostrare che rimarremo al loro fianco, disposti e in grado di aiutarli a difendere il loro Paese ancora e ancora», aggiunge il primo ministro. Sunak lancia anche un appello ai Paesi alleati per «raddoppiare» il sostegno militare a Kiev.

Mentre i nostri sforzi collettivi stanno facendo la differenza sul campo, «ora è il momento di raddoppiare il sostegno» alle forze armate di Kiev, afferma Sunak. «Quando Putin ha iniziato questa guerra ha scommesso sul fatto che la nostra determinazione sarebbe venuta meno. Anche adesso scommette sul che fatto non avremo i nervi saldi - aggiunge Sunak -. Ma allora gli abbiamo dimostrato che si sbagliava, e lo dimostreremo ancora». Secondo il primo ministro, inoltre, lo sforzo internazionale non serve solo a proteggere l'Ucraina, ma la sicurezza dell'intero continente europeo e l'ordine globale che ha preservato la pace e la sicurezza per 80 anni. «La posta in gioco in questa guerra è persino più grande della sicurezza e della sovranità di una nazione, riguarda la sicurezza e la sovranità di ogni nazione - sottolinea Sunak - perché l'invasione della Russia, i suoi ripugnanti crimini di guerra e la sua irresponsabile retorica nucleare sono sintomatici di una più ampia minaccia a tutto ciò in cui crediamo».

 

 

 

Guerra Ucraina, le notizie del 18 febbraio.

A Monaco i leader europei si ritrovano per la Conferenza sulla Sicurezza, dove il focus è ovviamente l'Ucraina. «Siamo il mondo libero. Dobbiamo vincere contro Golia», ha detto il presidente ucraino Zelensky intervenendo in collegamento video. «Chi può mandare tank all'Ucraina lo faccia adesso», ha esortato il cancelliere tedesco Olaf Schoz. Secondo Macron «non è il momento del dialogo con Putin, siamo disposti a sforzarci, ma siamo anche pronti a una guerra più lunga». 

Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 10:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA