Le forze russe entrano a Kiev a poco più di 24 ore dall'annuncio di Putin sull'inizio dell'attacco all'Ucraina.
«Il giorno più buio»
«L'Ucraina si aspetta un attacco dei tank russi a Kiev oggi, che potrebbe essere il giorno più difficile della guerra»: lo ha detto un consigliere del ministro dell'Interno citato dai media ucraini. Anton Herashchenko ha aggiunto che i difensori di Kiev «sono pronti con missili anticarro forniti da alleati stranieri».
La situazione in città è drammatica: dopo le foto delle macchine incolonnate per fuggire sono diventati virali gli scatti dei cittadini rifugiati nei seminterrati o nelle stazioni della metropolitana. Uomini, donne e bambini che tentano di farsi forza come possono. Dopo la grande fuga delle prime ore è arrivato lo stop del presidente Zelensky con la chiamata alle armi. «Gli uomini tra i 18 e i 60 anni non possono lasciare il Paese. Pronti a difendere la patria», ha detto il presidente Zelensky.
Zelensky nascosto in città
Il presidente stesso sarebbe nascosto da qualche parte in città insieme alla sua famiglia. A rivelarlo il premier italiano Draghi nell'informativa alla Camera. «Ha detto che lui non ha più tempo, che l'Ucraina non ha più tempo, che lui e la sua famiglia sono l'obiettivo delle forze di invasione russa. È stato un momento drammatico che ha colpito tutti i partecipanti al Consiglio europeo».
Combattimenti in corso
Secondo le ultime notizie combattimenti sono in corso in quartiere settentrionale di Kiev, Oblonsky: lo ha constatato un giornalista della Afp, mentre secondo alcuni media internazionali spari sono stati uditi nella zona degli edifici governativi. Secondo alcune testimonianze i carri armati dell'unità Z dell'esercito russo, senza insegne, starebbero avanzando in centro città, dove si susseguono esplosioni.