Ucraina, la guerra dei droni: la supremazia di Kiev rischia di finire (perché Mosca ora sa come contrastarli)

​Le squadre di droni nelle zone di guerra sono fondamentali per cercare di resistere all’attacco russo. Sembra però che Mosca si sia attrezzata per contrastare i modelli più efficaci: quelli realizzati dal produttore cinese DJI che, teoricamente, sarebbero stati banditi nel Paese

Martedì 11 Aprile 2023
La guerra di droni: la supremazia di Kiev rischia di finire (perché Mosca ora sa come contrastarl)

Le squadre di droni nella zona di guerra di Bakhmut, in Ucraina, sono fondamentali per cercare di resistere all’attacco russo. Sembra però che Mosca si sia attrezzata per contrastare i modelli più efficaci: quelli realizzati dal produttore cinese DJI, acronimo di Da-Jiang Innovations, una società con sede a Shenzhen - e con stabilimenti in tutto il mondo - e che è leader globale nella produzione di droni. L’azienda produce piattaforme di volo, stabilizzatori per telecamere, ma anche sistemi di propulsione e di controllo di volo. Il rischio ora è che tra pochi mesi i sistemi non siano più efficaci. Lo raccontano, al Guardian, Yaroslav e Maksym, entrambi di Kharkiv.

Si sono incontrati all’ingresso di un ufficio di reclutamento all’inizio della guerra. Nessuno dei due aveva esperienze militari, ma sono entrati a fare parte della 63a brigata ucraina, che ha combattuto a Mykolaiv e che è ora stanziata Bakhmut.

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La guerra dei droni

Prima dell’alba azionano i droni: i DJI Mavic 3 e i DJI Matrice 30T. Si occupano di metterli in azione e sostituire le batterie: «In inverno la durata della batteria è di circa mezz’ora», ha raccontato Maksym. Ci sono state giornate in cui si sono dovuti difendere da attacchi durati anche sette ore, durante le quali, grazie ai droni, sono riusciti a dare indicazioni ai soldati ucraini per contrastare l’esercito russo. «È terrificante e disumanizzante, osservare la violenza dall’alto e sganciare bombe - ha detto al Guardian Yaroslav - Quando guardi i film, pensi di dover provare qualcosa quando uccidi le persone. Ma in guerra non ci sono emozioni, fai solo quello che devi fare». I droni sono stati fondamentali anche per aiutare i cecchini a correggere la mira. Se necessario, sono stati attrezzati con armi. E poi ci sono le riprese: durante il conflitto sono stati realizzati tantissimi video di guerra, poi usati come strumenti di propaganda da entrambe le parti.

 

In teoria, i droni DJI sono stati banditi in Ucraina e Russia dalla società quasi un anno fa: l’azienda ha affermato di «detestare qualsiasi uso di questi strumenti per causare danni». In realtà, però, vengono acquistati in gran numero da Europa e da Stati Uniti e spediti al fronte. Gli operatori, però, sostengono che i velivoli DJI stanno gradualmente diventando meno efficaci a causa delle tattiche adottate da Mosca: ormai a Bakhmut una squadra di droni riesce a coprire solo poche centinaia di metri, mentre prima la portata effettiva era superiore di 10 o 20 volte. 

Ultimo aggiornamento: 13 Aprile, 10:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA