Gruppo Wagner, spacciatori e assassini: ecco i soldati reclutati in carcere dallo "chef di Putin" (con il benestare del Cremlino)

Eva Merkacheva, membro del Consiglio presidenziale per i diritti umani della Federazione Russa, ha descritto come i prigionieri russi sono stati reclutati

Martedì 10 Gennaio 2023
Gruppo Wagner, spacciatori e assassini: ecco i soldati reclutati in carcere dallo "chef di Putin" (con il benestare del Cremlino)

Com'è possibile che ladri recidivi, spacciatori e assassini siano stati legalmente reclutati nel gruppo Wagner per combattere in guerraEva Merkacheva, membro del Consiglio presidenziale per i diritti umani della Federazione Russa, ha spiegato come tali mercenari russi siano stati assoldati «nel rispetto della legge».
Ecco cosa è emerso nell'intervista del canale di informazione russo «Ria Novosti».

I prigionieri sono stati rilasciati prima di essere portati fuori dalle colonie, come parte della procedura di grazia presidenziale.

Questa procedura era un segreto di stato, scrive l’agenzia russa, citando l’attivista per i diritti umani. 

«Tutto ciò ha una spiegazione nella nostra attuale legislazione. Esiste un elenco di informazioni classificate come segreto di Stato, che comprende anche informazioni militari. Di conseguenza, risulta che il decreto presidenziale possa graziare i condannati che hanno preso parte a un'operazione speciale perchè le informazioni si rifanno alle informazioni della categoria militare», ha spiegato Merkachova

L'esponenete per i diritti umani in Russia ha anche aggiunto di aver parlato con i parenti degli ex prigionieri, i quali affermano di avere tutti i documenti che confermano il rilascio.

Il «rispetto» delle leggi

In precedenza, Yevgeny Prigozhin, capo del gruppo Wagner, ha dichiarato che «il primo gruppo di ex prigionieri che hanno preso parte all'operazione militare speciale come volontari ha completato il contratto di sei mesi e ha ottenuto la cancellazione di tutti i propri precedenti penali». Dmitry Peskov, l'addetto stampa del presidente russo, ha risposto alla domanda dei giornalisti sulla grazia dei prigionieri: «Avviene nel rigoroso rispetto della legge passando per tutti gli iter finchè non è finalizzata da un decreto presidenziale». 

 

«Il cuoco di Putin», com'è chiamato in Russia Prigozhin, ha anche sottolineato che molti degli ex prigionieri che hanno partecipato alle ostilità in Ucraina sono finiti in prigione «accidentalmente o per problemi di poco conto» perché non riuscivano ad avere una vita tranquilla, mettendosi nei guai. Non è un caso che i giornalisti di «Agency» e il servizio russo della Bbc hanno identificato gli uomini di Prigozhin come ladri recidivi, spacciatori e assassini. Tutti i prigionieri identificati sono residenti a San Pietroburgo o nella regione di Leningrado, tranne alcune eccezioni di reclute prelevate dal Medio Oriente e in Africa.

Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 16:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA