Ancora orrore e sgomento in Francia. Oliver Maire, un sacerdote di 60 anni, è stato trovato morto. Ucciso, secondo una prima confessione, da un ruandese che aveva accolto nella sua comunità: un rifugiato accusato di essere l'autore dell'incendio della cattedrale di Nantes dove lavorava, proprio grazie all'aiuto di padre Maire. Un altro crimine efferato contro un uomo di chiesa, quello che ha sconvolto la Vandea (un dipartimento dell'ovest della Francia) che, stando alle prime conclusioni degli inquirenti, non ha nulla a che vedere con il terrorismo: ad uccidere il prelato superiore provinciale della Congregazione dei Missionari Monfortani con sede a Saint-Laurent-sur-Sèvre sarebbe stato, Emmanuel Abayisenga, che padre Maire aveva deciso di accogliere in comunità.
The French Minister of Interior, @GDarmanin announces a priest has been "assasinated in the Vendée region, West of France.” https://t.co/cIS4t904xw
— Alexander Seale (@AlexSeale) August 9, 2021
Rifugiato ruandese
Il presunto killer si è costituito poco dopo il crimine in gendarmeria.
«Che parole indegne! Invece di esprimere compassione ai cattolici che hanno accolto questo assassino, la signora Le Pen polemizza senza conoscere i fatti», la replica del ministro dell'interno. «Portava sin nei tratti del viso la generosità e l'amore del prossimo. In nome della nazione, rendo omaggio a padre Olivier Maire. Pensieri affettuosi ai monfortains e a tutti i cattolici di Francia», ha scritto su Twitter il presidente francese, aggiungendo che «proteggere coloro che credono è una priorità».
La conferenza dei vescovi ha espresso «profonda tristezza» e il loro «timore». Il sospetto si sarebbe consegnato a metà mattinata presso la gendarmeria di Mortagne-sur-Sèvre, dando le chiavi con cui hanno poi aperto una porta della comunità e trovato il corpo del sacerdote. «Ai gendarmi ha aggiunto che dovevano metterlo in prigione», ha raccontato il viceprocuratore, Le Goater. Abayisseng fu fermato un anno fa, nel quadro dell'inchiesta sull'incendio alla cattedrale di Nantes e messo sotto controllo giudiziario in seno alla comunità religiosa, con obbligo di residenza e firma due volte al mese. Solo due mesi fa padre Maire contattò i gendarmi, perché il sospetto voleva lasciare la residenza sorvegliata. E per questo era scattato un ricovero psichiatrico, terminato solo una decina di giorni fa.
Le père Olivier Maire a été assassiné victime de sa générosité. Il était le Superieur général des #Monfortains dont une communauté se trouve dans la maison natale de saint Louis Marie Grignion à Monfort sur Meu. @DioceseRennes est en communion d’espérance avec toute l’Eglise . pic.twitter.com/e5eCSe0Geg
— Nicolas Guillou (@abbenico) August 9, 2021
Clandestino ruandese, incendiò la cattedrale di #Nantes, oggi ha ucciso il prete che lo aveva accolto. Sconvolgente. Le autorità francesi dicono che il killer non poteva essere espulso perché "sotto sorveglianza"... Una preghiera e vicinanza alla comunità cattolica della #Vendée. pic.twitter.com/LimyYEAr3j
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) August 9, 2021
Salvini: «Clandestino ha ucciso il prete che l'aveva accolto»
«Clandestino ruandese, incendiò la cattedrale di #Nantes, oggi ha ucciso il prete che lo aveva accolto. Sconvolgente. Le autorità francesi dicono che il killer non poteva essere espulso perché 'sotto sorveglianzà... Una preghiera e vicinanza alla comunità cattolica della #Vendée». Lo scrive Matteo Salvinio su Twitter.