Principe Filippo, i funerali: presenti solo 30 familiari, niente camera ardente. Ecco il programma

Lunedì 12 Aprile 2021 di Francesco Padoa
Pincipe Filippo, i funerali: presenti solo 30 familiari, niente camera ardente. Ecco il programma

Sabato sarà il giorno dell'addio al principe Filippo.

Dal momento della sua morte casa reale si è presa la "tradizionale" settimana di tempo (otto secondo consetudine i giorni di lutto nazionale) per «celebrare una vita rimarchevole», poi un funerale in stile: senza pompe cerimoniali da esequie di Stato, secondo le dettagliatissime volontà del defunto, e con una presenza ristretta di familiari e poche altre persone imposta anche dalle cautele dell'emergenza Covid. Sarà sabato 17 il giorno dell'ultimo saluto al consorte della regina Elisabetta II e testimone di un secolo per lui tutt'altro che breve, spirato venerdì scorso quasi centenario nel castello di Windsor. E fra i presenti, con Elisabetta e i quattro figli in testa, ci sarà spazio per il prediletto nipote-ribelle Harry, arrivato ieri dall'autoesilio californiano, ma non per sua moglie Meghan, fermata ufficialmente dal veto dei medici per lo stato di gravidanza avanzato e il precedente dell'aborto spontaneo di un anno fa.

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IL CORTEO FUNEBRE SULLA "SUA" LAND ROVER
Il programma delle esequie è stato formalizzato sabato scorso dalla corte,
dopo l'approvazione della regina e il via libera del governo di Boris Johnson. Questo programma, fa sapere casa reale, ha avuto l'approvazione finale della Regina e
«riflette in modo appropriato le raccomandazioni del Governo. Malgrado i cambiamenti resi necessari dall'emergenza Covid, esso rispetta i desideri personali del Duca e, pur con le restrizioni cerimoniali previste, sarà l'occasione per celebrare ed evidenziare la vita del Duca, con i suoi oltre 70 anni di servizio alla Regina, al Regno Unito e al Commonwealth». La bara uscirà dalla cappella privata alla State Entrance del Castello di Windsor alle 15.40 italiane, trasportata a spalla da militari della Queen’s Company, dal 1° Battaglione dei Granatieri; sarà quindi caricata su una speciale Land Rover, modificata ad hoc su progetto del principe stesso, per raggiungere la St. George’s Chapel: il corteo si muoverà intorno alle 15.45.

 

Ad affiancare la Land Rover nel suo tragitto verso la cappella ci saranno rappresentanti della Royal Marines e di altre forze militari con cui il duca ha avuto rapporti speciali nei suoi 70 anni di servizio al Regno, tra cui quelli della Royal Navy, gli Highlanders, il 4° Battaglione del Royal Regiment of Scotland e della RAF. A seguire a piedi il feretro ci saranno solo i membri della Famiglia Reale, tra cui il Principe Carlo, e dello staff del Duca di Edimburgo, ma non la Regina, la quale «incredibile» nella sua forza d'animo alla soglia dei 95 anni, come assicura d'averla trovata la nuora Sofia, contessa di Wessex, in barba a chi paventa scenari di abdicazione - aspetterà invece in chiesa. che raggiungerà separatamente la cappella per la cerimonia. Il corteo raggiungerà la scalinata ovest della St. George Chapel e sarà accompagnato da salve di cannone sparate dalla King’s Troop Royal Horse Artillery e dalle campane della Curfew Tower. Alle 15.53 la Land Rover raggiungerà la scalinata ovest della cappella: ad accogliere il feretro un picchetto d’onore e la banda i Fucilieri che suoneranno l’Inno Nazionale. Durante la salita verso la cappella, un gruppo della Marina Reale intonerà un brano dal titolo Still con i fischietti marinari; ad accogliere la bara all’ingresso della Cappella il decano di Windsor e l’Arcivescovo di Canterbury. Una volta chiuse le porte della Cappella la Royal Navy Piping Party intonerà il Carry On” .

NIENTE CAMERA ARDENTE
Vi sarà un minuto di silenzio nazionale, osservato in tutto il Regno in contemporanea, alle 16, con l'inizio del rito, ma nessuna camera ardente, espressamente rifiutata dal duca, la cui bara sarà avvolta nello stendardo personale di Sua Altezza Reale, che unisce le effigi dell’esercito danese e la bandiera greca - dai suoi natali -, cui si aggiunge il simbolo della famiglia Mountbatten, cui appartiene, e una stilizzazione del castello di Edimburgo, in rappresentanza del suo titolo ducale; su di essa saranno poi appoggiati una corona di fiori, il suo berretto di Lord Grand’ammiraglio e la spada da ufficiale veterano della Royal Navy, la Marina britannica: all'insegna del richiamo a quel «no fuss» (niente clamore) di cui Prince Philip aveva fatto un marchio di vita. Un'assenza di clamore che le restrizioni della pandemia contribuiscono del resto a suggellare. Obbligando la Royal Family - pur decisa in questo «momento di tristezza» ad esaltare «il vasto contributo» alla nazione del principe e «la sua durevole eredità» per la monarchia e la nazione - ad invitare i sudditi a restare a casa. Visto che il funerale si svolgerà «su scala ridotta» e senza «accesso del pubblico».

SOLO TRENTA PRESENTI
Nella cappella, dove la liturgia sarà officiata dall'arcivescovo anglicano di Canterbury e dal rettore di Windsor, le linee guida attuali sulle cautele Covid permetteranno del resto l'ingresso solo a una trentina di persone: i familiari stretti e il fedelissimo segretario privato del duca, Archie Miller Bakewell. Mentre gli altri ospiti ammessi assisteranno dall'esterno. Il tutto nel segno della rigorosa adesione ai desideri di un uomo che fino all'ultimo ha voluto essere sé stesso. Come confermano le testimonianze dei suoi giorni conclusivi partorite dai media d'oltremanica in profusione quasi monotematica. Le testimonianze su un uomo che è riuscito a morire nel suo letto, come voleva, e non in ospedale, rifiutandosi di restare ricoverato come pare gli suggerissero i medici sperando di permettergli magari di arrivare al 10 giugno e di girare la boa dei 100 anni in clinica. E che sembra abbia trascorso in uno stato di serena lucidità le ultime tre settimane a Windsor, dopo aver rifiutato con un'autoritaria battuta delle sue («portate via quel dannato affare dalla mia vista») la sedia a rotelle che un valletto aveva osato offrigli. Settimane durante le quali è stato vegliato costantemente della regina - presente anche in effigie accanto al suo letto, assieme alla madre del duca -, ha potuto ricevere uno per uno e «distanziati» i quattro figli e ha salutato per telefono i nipoti (non ancora vaccinati). Ma soprattutto si è congedato fra le sue cose dalla donna della quale per 73 anni è stato il marito e «la roccia»: Sua Maestà la Regina per tutti, 'Lillibet' per lui.

NIENTE FIORI SOLO DONAZIONI
La Casa Reale ha chiesto ai sudditi di non lasciare fiori o biglietti davanti alle residenze reali per evitare assembramenti, invitandoli piuttosto a fare, eventualmente, donazioni alle associazioni care al Duca di Edimburgo e a firmare il libro delle condoglianze online. Una curiosità riguarda di certo la "bandiera" sulle residenze reali: dopo le furiose polemiche seguite alla morte di Diana, le residenze reali adesso "esibiscono" anche una Union Jack da sistemare a mezz’asta in caso di lutto, cosa non prevista infatti per le insegne della Regina, che sventolano a tutt’asta per indicare la presenza della Sovrana in una residenza.

IN TV
I funerali saranno trasmessi in diretta tv dalla Bbc, e dalle principali reti tv britanniche, e dalle all news di mezzo mondo. Ancora da definire i dettagli e gli orari dell’eventuale messa in onda in Italia, ma è probabile che Rai e Sky inseriranno in palinsesto la diretta della cerimonia.

HARRY IN QUARANTENA
Come detto all'inizio, Il principe Harry, secondogenito di Carlo e Diana dopo William e nipote della regina, è arrivato nelle scorse ore a Londra - dall'autoesilio americano – per partecipare ai funerali del nonno. Harry è sbarcato ieri alle 13,15 ora locale all'aeroporto di  Heathrow, proveniente da Los Angeles con un volo British Airways. Ora si trova in isolamento domiciliare in base alle precauzioni previste dalla normativa Covid. Le regole gli consentiranno d'accorciare i tempi della quarantena e di essere presente alla cerimonia funebre secondo le esenzioni indicate per ragioni «compassionevoli». Come è noto, il duca di Sussex, al rientro nel Regno Unito dopo il traumatico strappo con la famiglia reale seguito alla decisione di trasferirsi oltre oceano e dopo la recente intervista bomba concessa assieme alla consorte a Oprah Winfrey sulla Cbs americana, non è accompagnato da Meghan, rimasta in California con il piccolo Archie su raccomandazione dei medici essendo in stato di gravidanza avanzata in attesa di una seconda figlia.

 

Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 09:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA