Covid, festa di matrimonio con 700 invitati in Australia: nasce nuovo focolaio vicino Sydney

Lunedì 4 Gennaio 2021
Covid, festa di matrimonio con 700 invitati in Australia: nasce nuovo focolaio vicino Sydney

Un operatore di location per cerimonie nella parte occidentale di Sydney in Australia è stato multato di 5.000 dollari per aver ospitato un ricevimento di matrimonio con 700 persone. Mentre cresce la preoccupazione delle autorità locali, per una possibile commistione tra gli ospiti del matrimonio e gli infetti di un nuovo preoccupante focolaio nella cittadina limitrofa di Berala. Il ministro della polizia australiana David Elliott ha dichiarato lo scorso sabato sera che la location "Paradiso Receptions" nella cittadina di Fairfield ha accolto nel ricevimento illegale il doppio della sua capacità anti Covid.

Dal momento che il limite di ospiti per matrimoni nel Nuovo Galles del Sud, sarebbe di 350 ospiti.

Vaccini, l'Italia supera quota 100mila. Nel mondo somministrate oltre 12 milioni di dosi

Ma a rendere ancora più grave la vicenda dello sconsiderato matrimonio, è la situazione emergenziale in cui versa la regione intorno Sydney: nella città di Berala, a soli 10 km da Fairfield, preoccupa la nascita di un focolaio di infezione, partito da un negozio di alcolici, operativo durante il periodo natalizio. Il direttore sanitario Kerry Chant ha detto che ci sono più di 2.000 persone che potrebbero aver visitato il negozio Berala durante il periodo di Natale. 

Gara con oltre mille persone: è polemica

SW Health, l'autorità sanitaria della regione, ha intensificato le indagini sul cluster e a partire da domenica, sono stati identificati 13 casi covid collegati, ma le autorità temono che altre migliaia di persone potrebbero essere state esposte al virus nel negozio ampiamente frequentato.  

A tal proposito il vice premier del NSW John Barilaro si è detto preoccupato circa il cluster di Berala per una trasmissione avvenuta nonostante le persone trascorrano periodi di tempo molto brevi all'interno del negozio di bottiglie, non escludendo un blocco locale, simile a quello già previsto nelle spiagge del nord. «Considereremo sempre cosa possiamo fare in relazione a un blocco e ulteriori restrizioni, soprattutto dove c'è un focolaio», ha detto al Today Show. 

Nella zona è stata incrementata la realizzazione di test: ci sono stati 22.275 test segnalati alle 20:00 la scorsa notte, rispetto al totale del giorno precedente di 18.923, ma Barilaro ha detto che i numeri dei sottoposti ai test erano ancora troppo bassi e ha esortato i residenti a farsi avanti. I capi sanitari volevano più di 30.000 test al giorno per essere sicuri che il virus non si diffondesse inosservato. «Per favore, venite fuori in gran numero» ha esortato il vice premier.

Ma ci sono preoccupazioni che le persone che sono state esposte al virus in quel periodo di diffusione iniziale potrebbero aver già diffuso Covid in tutta la comunità, esponendo potenzialmente decine di migliaia di persone lungo il percorso.

In questo scenario il matrimonio di Fairfield con 700 ospiti arriva a ingarbugliare le già difficili indagini epidemiologiche. Ma il ricevimento non si presenta di certo come il primo caso di matrimonio incurante delle normative anti-covid della zona.

Nei giorni precedenti all'episodio del Nuovo Galles del Sud, aveva suscitato timori la cerimonia di due sposi fuggiti dalle spiagge del nord per dare luogo alla loro celebrazione. Nelle spiagge del Nord dell'Australia, per le regole contro la diffusione del contagio, il festeggiamento dei matrimoni è infatti completamente vietato. Per l'occasione, a fine dicembre, la sposa 28enne era stata raggiunta da più di 20 ospiti e la polizia aveva predisposto multe per gli invitati al matrimonio recatosi a sud in violazione dell'ordine di sanità pubblica. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA