Elezioni midterm Usa, cosa sono e come funzionano: americani oggi alle urne

Queste votazioni si tengono ogni due anni e coincidono con la metà del mandato di quattro anni del presidente

Martedì 8 Novembre 2022
Elezioni midterm Usa, cosa sono e come funzionano: Biden chiamato alla prova del Congresso, americani oggi alle urne

L'elezioni midterm sono quelle che vengono svolte 2 anni dopo l'elezione del presidente degli Stati Uniti e in cui i cittadini americani sono chiamati a votare i membri del Congresso americano (Camera e Senato).

Elezioni midterm: cosa sono

Il Congresso degli Stati Uniti è composto da Camera dei Rappresentanti e Senato. Queste votazioni si tengono ogni due anni e coincidono con la metà del mandato di quattro anni del presidente, per queste sono chiamate "midterms" cioè "a medio termine".

Il Congresso è incaricato della creazione e approvazione delle leggi. La Camera decide quali leggi vanno votate, mentre il Senato può bloccarle o approvarle. Il Senato può inoltre confermare le nomine fatte dal presidente e, in alcuni casi, condurre eventuali indagini interne all'attività politica delle cariche.

Ogni stato federale americano (in tutto sono 50) ha due senatori, che restano in carica per sei anni. I membri della camera dei rappresentanti eletti restano in carica per due anni e rappresentano i distretti più piccoli. Oggi verranno votati tutti i seggi della Camera dei rappresentanti e un terzo del Senato.

Nello specifico: saranno rinnovati tutti i seggi della Camera dei rappresentanti (435) e 34 seggi (su 100) del Senato appartenenti alla classe 3 (di cui fanno parte i senatori eletti nel 2016 e quindi a fine mandato). Si svolgerà anche l'elezione speciale per un seggio del Senato di classe 2 (eletto nel 2020) a seguito delle dimissioni del senatore che lo occupava.

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Il Partito Democratico detiene la maggioranza sia alla Camera che al Senato, il che ha permesso all'amministrazione Biden di approvare una serie di leggi senza un'opposizione particolarmente strenua. Alla Camera dei rappresentati la maggiornaza è detenuta per adesso dai democratici (221 seggi) ma lo scarto con i repubblicani è veramente minimo (212 seggi). In questo momento tra le due compagini politiche ballano 30 seggi, che fungono ovviamente da ago della bilancia essendo necessaria la maggioranza assoluta per vincere. Attualmente le aree contese sono nei distretti di Pennsylvania, California, Ohio e North Carolina. Anche al Senato i seggi in ballo sono 4, qui il terreno di gioco sarà suddiviso tra Nevada, Arizona, Georgia e Pennsylvania.

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I midterm spesso servono come "termometro" per misurare l'indice di gradimento nei confronti del nuovo presidente americano. I democratici fino a oggi hanno controllato il Congresso, avendo la maggioranza sia alla Camera dei rappresentanti che in Senato, anche se alla Casa Bianca temono seriamente che queste elezioni possano ribaltare lo scenario in favore dei repubblicani.

Questa per Biden è una grande preoccupazione, senza contare che secondo i sondaggi l'indice di gradimento del leader democratico, dallo scorso agosto, è stabilmente sotto il 50%. Se i democratici dovessero attutire il colpo e resistere alla guida del Congresso, Biden sarà in grado di portare avanti l'agenda governativa tra le cui priorità al momento ci sono la revisione del sistema sanitaro, diritto di aborto e stretta sul controllo delle armi.

Se dovessero invece vincere i repubblicani, favoriti nei sondaggi, saranno in grado di fermare efficacemente quell'agenda. Ce anche chi teme che i repubblicani possano sciogliere le commissioni investigative sull'attacco a Capitol Hill del 6 gennaio 2021. Inoltre sarebbe più difficile per Biden dare nuove nomine, specialmente alla Corte Suprema degli Stati Uniti. Il dominio repubblicano ostacolerebbe anche la politica estera, in particolare per quanto riguarda gli aiuti militari all'Ucraina.

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Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 00:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA