I droni Tupolev Tu-141 che hanno sorpreso Putin: sovietici degli anni 80, facevano le foto in Vietnam, ora sono missili

I modelli 147 hanno volato in migliaia di missioni sul Vietnam, scattando foto di bersagli per i bombardieri con equipaggio che in seguito avrebbero colpito

Martedì 6 Dicembre 2022 di Simone Pierini
I droni Tupolev Tu-141 che hanno sorpreso Putin: sovietici degli anni 80, facevano le foto in Vietnam, ora sono missili

Due attacchi in profondità sul proprio territorio quali non si erano mai visti dall'inizio dell'operazione militare in Ucraina: la Russia ieri si è scoperta vulnerabile, con i droni di Kiev arrivati a colpire due basi di bombardieri strategici a centinaia di chilometri dai propri confini. Ai raid, che hanno provocato tre morti e quattro feriti tra i militari russi, Mosca ha risposto con una nuova pioggia di missili su gran parte dell'Ucraina. Oggi un nuovo attacco, sempre con i droni, verso l'aeroporto della regione di Kursk, sempre in territorio russo. 

Il Tupolev Tu-141

I droni che le forze di Kiev hanno utilizzato non erano i Bayraktar TB-2 controllati dal satellite e armati di missili che l'Ucraina ha acquisito dalla Turchia.

Secondo quanto emerso, a sorpresa, si tratterebbe dei Tupolev Tu-141, oggetti d'antiquariato ex sovietici che hanno visto l'ultima volta l'uso in prima linea negli anni '80 per missioni di ricognizione fotografica in volo per l'aviazione sovietica. Il Tu-141 con propulsione a reazione non era molto sofisticato per gli standard degli anni '80. Oggi lo è ancora meno. Ma ha un vantaggio: è semplice, veloce e abbastanza grande da trasportare una testata del peso di centinaia di libbre, rendendola molto più potente di un TB-2 con i suoi missili da 49 libbre. 

 

La storia dei droni e l'avvento del Tu-141

I droni esistono dalla prima guerra mondiale. I primi modelli erano bersagli radiocomandati per le esercitazioni di artiglieria. Negli anni '50, Ryan Aeronautical, produttore di bersagli dell'aeronautica americana e della California, sviluppò il Modello 147, un drone a propulsione a reazione lungo 30 piedi con quello che era, per l'epoca, un sistema di navigazione inerziale altamente sofisticato pieno di costose macchine fotografiche. 

I modelli 147 hanno volato in migliaia di missioni sul Vietnam, scattando foto di bersagli per i bombardieri con equipaggio che in seguito avrebbero colpito. Le versioni armate erano in fase di sviluppo quando la guerra finì ma la produzio e terminò bruscamente. L'aeronautica sovietica sviluppò presto droni simili. Il Tu-141 ha volato per la prima volta nel 1974. Tupolev ha costruito 142 copie del drone lungo 47 piedi, lanciato dalla rampa nella sua fabbrica di Kharkiv, nell'Ucraina orientale.  Alcuni Tu-141 e i simili Tu-143 erano in un deposito in Ucraina quando le truppe russe hanno invaso il paese nel 2014. I tecnici ucraini hanno iniziato a estrarre i droni vecchi di 30 anni dai magazzini e a ricondizionarli. I separatisti sostenuti dalla Russia hanno abbattuto almeno due Tu-143 sopra l'Ucraina orientale in quell'anno.

Come funziona il Tu-141

L'aeronautica ucraina gestisce una manciata di bombardieri Sukhoi Su-24 con equipaggio, ma non può permettersi di perderli in un pericoloso attacco in profondità a centinaia di miglia all'interno del territorio russo.

Il Tu-141 è un ovvio sostituto. È veloce - viaggia a circa 600 miglia all'ora - e, se è qualcosa di simile al Modello 147, può volare fino a 20.000 piedi o fino all'altezza della cima degli alberi. Il suo sistema di navigazione inerziale può mantenerlo entro poche miglia dalla rotta pianificata su una distanza di oltre mille miglia. Si riprende spegnendo il motore e facendo scattare un paracadute. Eliminando le telecamere a bordo e aggiungendo esplosivi, il Tu-141 diventa un missile da crociera piuttosto che un drone da ricognizione. Già a marzo era evidente che l'aviazione ucraina aveva modificato alcuni dei suoi Tu-141 per missioni suicide di sola andata. Secondo quanto emerso, un Tu-141 che è andato fuori rotta e si è schiantato in Croazia il 10 marzo aveva una bomba a bordo. Gli ucraini quest'estate hanno inviato almeno due Tu-143 in raid a o vicino a Kursk, nella Russia occidentale, a 50 miglia dall'Ucraina. Le difese aeree russe hanno abbattuto entrambi i droni. Ieri mattina i droni sono riusciti a passare.

 

Ultimo aggiornamento: 11:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA