Guerra Ucraina, la scuola per imparare a usare droni commerciali sul campo di battaglia

Anche velivoli cinesi nell'armamentario dei soldati di Kiev

Mercoledì 1 Marzo 2023
Guerra Ucraina, la scuola per imparare a usare droni commerciali

Guerra Ucraina e droni - Dai videogiochi al pilotaggio di droni. Sempre di consolle o di joystick, si tratta. Solo che premere "Invio", nel caso dei droni, vuol dire uccidere. Addestrarsi a pilotare droni è la nuova routine di giovani soldati ucraini che stanno frequentando un'accademia apposita. La notizia è di Politico e racconta in lungo articolo la formazione di questi soldati immortalati così: poco fuori Kiev, attorno a un'antenna Starlink bianca, sbuffando sigarette e facendo doomscrolling sui loro telefoni mentre si concedono una pausa tra le lezioni. 

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Cosa studiano questi ragazzi?  Apprendono le tecniche di ricognizione aerea per imparare a usare i droni, commerciali e non militari, in una zona di guerra. Il loro addestramento, così come le catene di approvvigionamento che facilitano la consegna dei droni all'Ucraina, sono tenuti sotto silenzio. Gli ucraini devono tenere segreti i loro metodi non solo agli invasori russi, ma anche alle aziende tecnologiche che producono i droni e forniscono l'internet satellitare ad alta velocità su cui si basano, che si sono lamentate dell'uso delle loro macchine per scopi letali.

I droni sono essenziali per gli ucraini: i velivoli senza pilota telecomandati da lontano hanno un mucchio di funzioni. I droni, anche quelli civili, possono individuare gli invasori in avvicinamento, riducono la necessità per i soldati di andare dietro le linee nemiche per raccogliere informazioni e consentono attacchi più precisi, riducendo le vittime civili. In luoghi come Bakhmut, si legge su Politico, le due parti si impegnano in schermaglie aeree; stormi di droni ronzano costanti sopra le teste dei soldati, spiando, tracciando e dirigendo l'artiglieria.

Esisteva già questa scuola di droni, anche prima dell'invasione russa. Si chiama Dronarium: sul sito dedicato si legge che 3.456 persone si sono già diplomate. Ma cosa imparano? Addestramento per il volo, tattica di movimento, mimetizzazione, processo preparatorio, studio delle mappe. Una lezione fondamentale? È quella che insegna ai soldati a far sì che i droni civili siano all'altezza della situazione sul campo di battaglia.

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Droni civili nella guerra Ucraina

Le squadre di ricognizione con i droni lavorano in coppia, come i cecchini, riferisce una fonte dell'accademia a Politico.

Un soldato pilota un drone usando una tastiera, poi il suo collega guarda la mappa, la confronta con il flusso video del drone e calcola le coordinate. Le squadre di droni «lavorano direttamente con l'artiglieria», ha spiegato un funzionario dell'Accademia a Politico. «Trasferiamo l'immagine dal campo di battaglia ai server e allo Stato Maggiore. Grazie a noi, vedono quello che stanno facendo e questo li aiuta a colpire il bersaglio».

Prima che la Russia lanciasse la sua invasione su larga scala dell'Ucraina, molti di questi studenti della scuola per droni erano civili. Uno di loro, che prima era un blogger e uno streamer di videogiochi ma ora è un pilota di intelligence nella regione orientale ucraina di Donbas, si fa chiamare "Public". Quando è in prima linea, deve far volare i suoi droni commerciali in qualsiasi condizione meteo: è l'unico modo per individuare i carri armati nemici che si muovono verso la posizione della sua unità.

«Senza di essi», ha detto Public, «è quasi impossibile notare in anticipo le attrezzature, le posizioni di tiro e il personale. Senza di essi, diventa molto difficile coordinarsi durante l'attacco o la difesa. Un drone può talvolta salvare decine di vite in un solo volo», spiega Public. «Se non voli, questi carri armati uccideranno i tuoi compagni. Quindi, si vola. Il drone si blocca, cade e tu prendi il prossimo. Perché la vita di chi è bersagliato da un carro armato è più costosa di qualsiasi drone», aggiunge.

Droni cinesi 

La differenza, nella guerra in Ucraina, l'hanno fatta i droni militari turchi, i Bayraktar (gli ucraini hanno pure una canzone celebrativa su questi velivoli). I piloti degli UAV (acronimo di Unmanned Aerial Vehicle, velivolo senza pilota, ndr) di Kiev usano anche lo Shark, l'RQ-35 Heidrun, il FLIRT Cetus e altri prodotti militari. Tra i droni civili ci sono quelli del più grande produttore al mondo di droni: la cinese DJI. I suoi droni Mavic e Matrix sono piccoli, relativamente economici, costano intorno ai 2.500 euro, hanno un buono zoom e sono di facile utilizzo. L'anno scorso l'azienda ha dichiarato che avrebbe interrotto le vendite sia a Kiev che a Mosca, rendendo difficile la sostituzione delle macchine perse sul campo di battaglia.

Il produttore cinese ha dichiarato pubblicamente di non poter ottenere i dati e le informazioni di volo degli utenti a meno che questi non li forniscano all'azienda. Ma non è pericoloso utilizzare tecnologia cinese vista la partnership tra Mosca e Pechino?  Lo chiede l'articolista di Politico a un istruttore ucraino. Risponde dicendo che ogni giorno vengono archiviati terabyte di filmati da tutto il mondo, «dubito che qualcuno possa rintracciare i nostri».  

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Ultimo aggiornamento: 3 Marzo, 12:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA