Crimea, droni kamikaze centrano quartier generale flotta russa: ipotesi raid ucraino

I russi: esplosione causata dalla caduta dei resti del drone che è stato abbattuto

Sabato 20 Agosto 2022
Crimea, droni kamikaze centrano quartier generale flotta russa: ipotesi raid ucraino

Il quartier generale della Marina russa in Crimea colpito dall'attacco di droni-kamikaze. Un sospetto raid ucraino che ha provocato un'enorme esplosione: un vero e proprio smacco per le forze armate di Putin, visto che l'attacco è avvenuto in pieno giorno e sarebbero andati a vuoto i frenetici tentativi della difesa russa di abbattere il drone. L'attacco è stato confermato dal governatore di Sebastopoli, Mikhail Razvozhaev.

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Il raid in Crimea

Quella di oggi è l'ultima di una serie di esplosioni misteriose, ritenute opera dalle forze ucraine, nel cuore della penisola occupata dai russi.

Secondo l'intelligence gli attacchi hanno paralizzato le capacità militari degli «invasori», dimotrando anche la capacità di Kiev di devastare la logistica russa. Anche la settimana scorsa si era verificata un'esplosione in un'altra base aerea russa in Crimea: un incidente che avrebbe messo fuori uso metà della forza dell'aviazione navale russa del Mar Nero. Una fonte d'intelligence riferisce: «Hanno perso la loro nave ammiraglia Moskva, hanno perso Snake Island, hanno perso metà del loro pacchetto di aviazione navale e il loro quartier generale militare è stato colpito. Penso che possiamo presumere attacchi da parte degli ucraini dietro le linee nemiche».

 

Le ultime esplosioni

Le esplosioni sono state segnalate in una base aerea vicino al villaggio di Belbek, sulla costa sud-occidentale vicino a Sebastopoli, quartier generale della flotta del Mar Nero di Putin. Questi attacchi stanno avendo un «significativo effetto psicologico sulla leadership russa», affermano funzionari. La Russia comunque ha negato che qualsiasi aereo sia stato danneggiato in quello che ha definito «un incidente alla base», sebbene le immagini satellitari abbiano mostrato almeno otto aerei da guerra completamente bruciati.

La flotta russa

Secondo il Ministero della Difesa britannico (MoD), più della metà dei jet da combattimento della flotta del Mar Nero della marina russa sono stati messi fuori combattimento a causa di esplosioni la scorsa settimana presso l'aeroporto militare russo di Saky nella Crimea occidentale, un'area che Mosca considerava sicura. Nell'attacco alla base aerea di Crimea la scorsa settimana, nove aerei da guerra russi sarebbero stati distrutti.

La versione di Mosca

Il capo dell'amministrazione russa della città, Mikhail Razvozhayev, ha che l'esplosione avvertita questa mattina sarebbe stata causata dalla caduta dei resti del drone che è stato abbattuto. «È caduto sul tetto ed ha preso fuoco», ha detto, precisando che non ci sono vittime. L'incidente di oggi si aggiunge alle numerose esplosioni registrate nei giorni scorsi in Crimea, di cui l'Ucraina non ha rivendicato ufficialmente la responsabilità.

Lo stallo di Mosca

«L'ultima settimana ha visto solo cambiamenti minimi nel controllo territoriale lungo la linea del fronte. Nel Donbass, dopo piccoli avanzamenti dall'inizio di agosto, le forze russe si sono avvicinate alla periferia della città di Bakhmut, ma non hanno ancora fatto irruzione nell'abitato. È improbabile che la situazione cambi significativamente nella prossima settimana». È quanto scrive l'intelligence britannica nel consueto aggiornamento sulla situazione della guerra in Ucraina, affermando che «le forze russe, per ora, sono probabilmente pronte solo a intraprendere limitati assalti locali, raramente coinvolgendo più di una compagnia di truppe».

Ultimo aggiornamento: 21 Agosto, 08:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA