Drone americano abbattuto da Mosca, cosa succede nei cieli europei? Il gioco del gatto con il topo tra Russia e Nato

Le incursioni dei Mig di Mosca nello spazio aereo sovrano degli Stati Europei. Piccole provocazioni che possono però portare all'escalation

Giovedì 16 Marzo 2023 di Gianluca Cordella
Scontro con il drone Usa, cosa succede nei cieli europei? Il gioco del gatto con il topo tra Russia e Nato

Tutti d'accordo: l'abbattimento del drone americano sui cieli del Mar Nero dopo la presunta collisione con un caccia russo è una miccia pericolosissima che rischia di far esplodere la guerra su vasta scala. Ma la lettura del fatto in sé può essere ben più complessa. Al punto da vedere nell'episodio «una situazione già vista alla fine della Guerra Fredda». Le parole sono di un analista militare francese intervistato dall'Afp, che ha chiesto l'anonimato. Secondo l'esperto si tratta appunto di una scena in parte già vista, quando «le attrezzature aeree occidentali venivano occasionalmente distrutte» nel periodo della Guerra Fredda, con particolare riferimento ai palloni stratosferici Usa, i cosiddetti palloni sonda, che spesso finivano sotto il fuoco sovietico negli Anni '80 . «Parliamo comunque di un evento insolito – ha spiegato l'analista - che però al momento è troppo isolato per poter parlare di un chiaro cambiamento di atteggiamento” da parte della Russia.

I controlli della Nato

Se l'incidente sarà, dunque, il primo passo di un ritorno alle strategie passate è ancora da chiarire. Quel che è certo, però, è che non è così raro che le forze russe sfiorino con quelle della Nato. Dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina, gli Stati membri dell'Alleanza atlantica hanno inviato quotidianamente aerei sul Mar Nero, facendo attenzione a non violare lo spazio aereo sovrano della Russia, che si estende fino a 12 miglia nautiche dalla costa.

Queste missioni, spiega ancora l'analista all'Afp, hanno in parte lo scopo di raccogliere informazioni, ma anche di inviare un messaggio alla Russia: della serie «la Nato vigila su quello che accade in Ucraina».

I messaggi di Mosca

E la Russia, a sua volta, ha sempre “stuzzicato” i Paesi della Nato, inviando i proprio Mig a lambire lo spazio aereo sovrano dei Paesi europei. Dall'annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014, i membri del fianco orientale della Nato (Polonia, Bulgaria, Romania e i tre Stati baltici), beneficiano di una sorta di “polizia del cielo”, mezzi dei Paesi membri della Nato che garantiscono la sicurezza nei cieli. Solo nel 2022, le forze aeree dell'Alleanza atlantica si sono lanciate nei cieli del Vecchio continente circa 570 volte per intercettare gli aerei militari russi che si avvicinavano allo spazio aereo degli Stati membri. La maggior parte delle intercettazioni sono avvenute sul Mar Baltico. Questi voli vengono allertati pochi minuti prima del decollo direttamente dal quartier generale della Nato: il via libera arriva quando viene avvistato un volo che non ha rivelato il proprio piano di volo e la propria identità.

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«Gli aerei militari russi – spiega una fonte anonima della Nato all'Afp - spesso non trasmettono un codice transponder che indica posizione e altitudine, non presentano un piano di volo o non comunicano con i controllori del traffico aereo, rappresentando un potenziale rischio anche per gli aerei di linea civili». Una sorta di provocazione perché, spiega la stessa fonte, quando i caccia Nato si alzano in volo e intercettano quelli russi non incontrano mai attriti o frizioni. A contatto visivo avvenuto, di norma, i piloti russi si fanno scortare lontano dalle zone in questione. «Il più delle volte le incursioni russe rimangono altamente calibrate, anche se presentano dei rischi», spiega l'analista. Ma l'invasione dell'Ucraina, che ha portato a una significativa concentrazione di forze armate nello spazio aereo regionale, ha aumentato il rischio di incidenti – come quello con il drone Usa - che potrebbero innescare una grave escalation. Una specie di gioco del gatto con il topo che qualche mese fa per poco non è degenerato quando un missile russo ha sfiorato un aereo della Royal Air Force britannica che pattugliava il Mar Nero. Mentre dalla Nato hanno informato che gli aerei militari russi, a novembre, hanno sorvolato le navi dell'Alleanza in pattugliamento nel Mar Baltico «in modo pericoloso». Solo provocazioni, finora. Ma se qualcosa dovesse andare storto l'escalation sarebbe davvero dietro l'angolo.

Ultimo aggiornamento: 17 Marzo, 16:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA