È viva ma non per lo Stato francese, la storia di Jeanne: «Tre anni per dimostrare che non sono morta»

Martedì 12 Gennaio 2021
È viva ma non per lo Stato francese, la storia di Jeanne: «Tre anni per dimostrare che non sono morta»

Un vero e proprio calvario burocratico, quello che sta vivendo Jeanne Pouchain, una cittadina francese di 58 anni residente a Saint-Joseph, vicino Lione.

In seguito a una controversia legale tra la donna e una sua ex dipendente dell'impresa di pulizie, Pouchain è incredibilmente scomparsa dagli occhi dell'amministrazione francese, che nel 2017 ne ha registrato ufficialmente il decesso. Ma lei è viva e vegeta. La parte avversa ora - cioè l'ex dipendente della 58enne - è stata accusata di aver inventato la storia di proposito; uno stratagemma che le avrebbe permesso di intascare alcuni sussidi lavorativi.

Le difficoltà

Sylvain Cormier, l'avvocato di Jeanne Pouchain, ha dichiarato ai microfoni di France Presse che «è una storia folle, non ci potevo credere. Non avrei mai pensato che un giudice potesse dichiarare morto qualcuno senza un certificato. Ma la querelante ha affermato che la signora Pouchain era morta, senza fornire alcuna prova e tutti le credettero. Nessuno ha controllato». La certificazione del decesso, infatti, ha causato un grave stravolgimento nella vita della donna, che si è vista improvvisamente privata di qualsiasi diritto: «Non ho documenti di identità, niente assicurazione sanitaria, niente patente, non posso dimostrare alle banche che sono viva. Non sono nulla», commenta la donna. Che è viva e in salute: «È tempo di dire basta - ha dichiarato - Se non combatto nessuno combatterà per me. La nonna di mio marito ha 102 anni, ha vissuto molte cose, incluso la guerra, ma dice di non aver mai vissuto nulla di così duro come me», queste le parole di Jeanne Pouchain.

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Ultimo aggiornamento: 18:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA