Donald Trump, l'accusa di Romney: «Ricorsi? Azione più antidemocratica mai fatta da un presidente»

Venerdì 20 Novembre 2020
Donald Trump, l'accusa di Romney: «Ricorsi? Azione più antidemocratica mai fatta da un presidente»

Donald Trump è sempre più solo nella sua battaglia legale per vedere ribaltato il risultato delle ultime presidenziali statunitensi che hanno visto trionfare Joe Biden.

Scende in campo Mitt Romney, dopo che è stata diffusa la notizia che Trump oggi ha invitato alla Casa Bianca esponenti repubblicani del Michigan con l'obiettivo di mobilitarli in un tentativo teso ad impedire il riconoscimento dei risultati elettorali nello Stato. «È difficile immaginare un'azione peggiore, più antidemocratica compiuta da un presidente in carica». È pesantissimo, quindi, il giudizio di Mitt Romney, l'unico senatore repubblicano che votò per l'impeachment di Donald Trump. Ad allarmare Romney il fatto che, «dopo aver fallito nel presentare anche un plausibile caso di frode o complotto» nella serie di ricorsi legali, ora «il presidente sia passato a fare pressioni esplicite su funzionari statali e locali per sovvertire la volontà popolare e l'esito delle elezioni».

Trump e le frodi fiscali, indagini anche su Ivanka. Il New York Times: «Soldi nelle sue tasche»

Indagini su Ivanka

Gli inquirenti newyorchesi che indagano su Donald Trump e sulla Trump Organization hanno esteso le indagini ad alcune deduzioni fiscali per milioni di dollari legate ad alcune consulenze. Una parte di questi soldi, riporta il New York Times, sarebbe finita nelle tasche di Ivanka Trump. Tali deduzioni fiscali sono finite nel mirino sia delle indagini penali condotte dal procuratore distrettuale di Manhattan Cyrus Vance sia di quelle civili portate avanti dalla procuratrice generale dello stato di New York Letitia James. Gli sviluppi delle indagini partono dal fatto che Trump, come emerso dalle dichiarazioni fiscali degli ultimi 20 anni rivelate dal Nyt, avrebbe pagato pochissime tasse sul reddito giustificandole con perdite croniche della sua azienda. In particolare Trump avrebbe ridotto il suo reddito imponibile anche grazie a deduzioni per 26 milioni di dollari riferite al pagamento di consulenze. Consulenze fatte dalla sua azienda per alcuni progetti tra il 2010 e il 2018. E alcuni di questi pagamenti sarebbero stati pagati a Ivanka Trump, che nel 2017 una volta entrata alla Casa Bianca avrebbe dichiarato di aver ricevuto pagamenti da una società di consulenze da lei posseduta per oltre 747 mila dollari. Cifra che corrisponderebbe esattamente con alcune deduzioni fiscali indicate dalla Trump Organization per consulenze relative a progetti legati alla realizzazione di hotel alle Hawaii e a Vancouver, in Canada.

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Ultimo aggiornamento: 13:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA