Esplodono le proteste in India dopo l'arresto di Disha Riva, la Greta Thunberg indiana. «Liberate Disha», recitano i cartelli dei manifestanti scesi in piazza da Bangalore a Mumbai. Appena 22 anni, è finita in carcere accusata di sedizione per aver sostenuto sui social le proteste degli agricoltori che vanno avanti da mesi nel Paese. Per lei è scesa in campo anche Meena Harris, nipote della vice-presidente Usa Kamala, che ha lanciato un thread su twitter.
La Polizia della capitale ha incriminato Disha Ravi affermando che abbia avuto un ruolo chiave nella formulazione del toolkit, la «cassetta degli attrezzi» diffusa online per affiancare i contadini indiani nella loro lotta, rilanciata lo scorso 4 febbraio appunto da Greta Thunberg.
Here’s an updated toolkit by people on the ground in India if you want to help. (They removed their previous document as it was outdated.)#StandWithFarmers #FarmersProtesthttps://t.co/ZGEcMwHUNL
— Greta Thunberg (@GretaThunberg) February 3, 2021
Disha, vegana, dipendente di una azienda di Bangalore che produce cibi organici è un'ecologista doc: ha contribuito a piantare alberi, indetto decine di manifestazioni contro la plastica, ha lanciato campagne per salvare il macaco coda di leone, marce per chiedere interventi sul climate change e si è espressa contro il sessismo e la pena di morte. Gli amici la descrivono come una studentessa brillante, che in tempi record si è conquistata un diploma in Economia e direzione aziendale e specializzata in Finanza, e che, oggi, è l'unica della famiglia a portare a casa uno stipendio. Ma per la Polizia di Delhi, che dipende dal Ministero degli Interni, è una pericolosa criminale, capace di istigare alla sedizione e di diffondere ostilità verso il suo paese.