Coronavirus, 17enne di Grado non rientra da Wuhan: «Ha la febbre». Negativa la donna in quarantena alla Cecchignola

Sabato 8 Febbraio 2020
Coronavirus, 9 italiani rientrano da Wuhan: 722 le vittime dell'epidemia

Niccolò, lo studente 17enne di Grado, in Friuli Venezia Giulia, è rimasto a Wuhan, in Cina«Ha la febbre». E questo gli ha precluso la possibilità di imbarcarsi sull'aereo che lo avrebbe riportato in Italia dalla Cina con gli altri italiani. Il giovane in attesa di essere evacuato da Wuhan a bordo del volo britannico con altri 8 italiani presenta di nuovo, dunque, qualche linea di febbre e, secondo quanto conferma il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, è rimasto in Cina. Già lunedì scorso al ragazzo fu impedito di prendere il volo dell'Unità di Crisi della Farnesina con gli altri 56 connazionali per le stesse ragioni.



«Purtroppo Niccolò, il ragazzo italiano di 17 anni che si trova a Wuhan, in Cina - scrive Di Maio su Facebook - oggi ha registrato ancora un po' di febbre e, malgrado sia risultato negativo ai test del coronavirus per già due volte, non è potuto rientrare in Italia. Ho appena sentito la sua famiglia al telefono per rassicurarla del fatto che gli sarà dato tutto il supporto necessario. Ho sentito persone forti che chiedono solo di riabbracciare il proprio figlio». «Al nostro ambasciatore a Pechino - prosegue il titolare della Farnesina - ho detto di assistere Niccolò e di dargli tutto l'aiuto di cui ha bisogno. In queste ore faremo ogni sforzo per riportare a casa Niccolò il prima possibile.

Grazie a tutte le persone che stanno lavorando h24 per garantire ogni italiano all'estero e in patria».

NEGATIVA DONNA RICOVERATA ALLO SPALLANZANI, ANSIA ALLA CECCHIGNOLA. Nel frattempo cresce l'ansia tra i 56 italiani in quarantena alla Cecchignola, a Roma, per il coronavirus. C'è stato un nuovo trasferimento precauzionale allo Spallanzani per uno dei connazionali rimpatriati da Wuhan: si tratta - riferisce una nota del ministero della Salute - di una donna con sola congiuntivite». «Sebbene negativa al test del nuovo coronavirus 2019-nCoV, è stata trasferita per ulteriori accertamenti». Il ministero sottolinea il carattere precauzionale della misura. «Il test al coronavirus effettuato presso l'INMI Spallanzani sulla donna proveniente oggi dalla Cecchignola è negativo al 2019-nCoV». Lo comunica la Direzione sanitaria dell'Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma. intanto due bimbi, nella notte, sono stati trasportati con febbre dalla Cecchignola all'ospedale Spallanzani.

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TRE I CASI DI POSITIVITÀ AL CORONAVIRUS IN ITALIA. Al momento, i casi accertati in Italia di positività al coronavirus sono tre: il giovane ricercatore della provincia di Reggio Emilia, che era sempre nel gruppo in quarantena alla Cecchignola, e la coppia di turisti cinesi. «Le misure di contenimento che abbiamo adottato hanno funzionato e non hanno consentito finora l'ingresso importante di altri casi», dice da Napoli il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri sottolineando che «finché non vi sono casi di trasmissione sul nostro territorio la situazione è sotto controllo». «Sebbene negativa al test di nuovo coronavirus 2019-nCoV - sottolinea il ministero riguardo alla donna ricoverata - è stata trasferita, a titolo precauzionale, all'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma per ulteriori accertamenti». Ha invece iniziato la terapia antivirale e si trova «in buone condizioni generali con quadro clinico invariato», il giovane ricercatore.

Stabili le condizioni dei due cittadini cinesi provenienti da Wuhan per i quali la prognosi «è tuttora riservata». Intanto è risultato negativo al contagio da cronavirus anche il test effettuato dall'Istituto Superiore di Sanità sui campioni biologici prelevati al 43enne ricoverato all'ospedale di Chieti in regime di sorveglianza sanitaria. Il paziente è affetto da una normale influenza. In tutto allo Spallanzani sono stati valutati, a oggi, 48 pazienti sottoposti al test. Di questi, 34 risultati negativi al test sono stati dimessi. Quattordici sono tutt'ora ricoverati: 3 confermati (i due turisti cinesi e il giovane italiano), 9 in attesa di risultato, 2 negativi che restano ricoverati per altri motivi clinici.

Continua la quarantena per le 20 persone che sono state in contatto con i due coniugi cinesi. Su tutte le misure da adottare, per la prossima settimana è stata convocata, giovedì 13 febbraio a Bruxelles, su richiesta dell'Italia, la riunione dei ministri della Salute dell'Unione Europea, come annunciato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, alla task-force sul Coronavirus 2019-nCov. Martedì 11 febbraio, alle 14.30, il ministro Speranza viene sentito al Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'accordo di Schengen, di vigilanza sull'attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione, sulle misure di sicurezza, sotto il profilo sanitario, adottate alle frontiere esterne dello spazio Schengen, con particolare riferimento alla diffusione del coronavirus. Negli aeroporti proseguono intanto i controlli serrati. Nella sola giornata di venerdì, rende noto la Protezione Civile, sono stati sottoposti al rilevamento della temperatura corporea 140.204 passeggeri garantendo la sorveglianza sanitaria su un totale di 1158 voli in arrivo. A nessuno dei passeggeri monitorati è stata rilevata una temperatura pari o superiore a 37.5, soglia oltre la quale il personale medico procede ad una ulteriore valutazione clinica della sintomatologia.

 

SCUOLE ITALIANE. Monitoraggio con «permanenza volontaria a casa» per la «puntuale verifica della febbre e dei sintomi tipici del nuovo coronavirus 2019-nCoV» rivolto a bambini e studenti, di ogni nazionalità, che nei 14 giorni precedenti il loro arrivo in Italia siano stati nelle aree della Cina interessate dall'epidemia. Lo prevede l'aggiornamento da parte del ministero della Salute della circolare per le scuole ispirata «al principio di massima precauzione». Le assenze sono giustificate.

IL BOLLETTINO DELLO SPALLANZANI. «I due cittadini cinesi provenienti dalla città di Wuhan, positivi al test del nuovo coronavirus, sono tuttora in terapia intensiva. Le loro condizioni cliniche permangono stabili, con parametri emodinamici invariati», spiega poi l'ospedale Spallanzani. «Continua il trattamento antivirale con il farmaco remdesivir. La prognosi è tuttora riservata».

«Sono stati valutati, ad oggi, presso la nostra accettazione, 48 pazienti sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus. Di questi, 34 risultati negativi al test sono stati dimessi. Quattordici pazienti sono tutt'ora ricoverati». Dei 14 ricoverati «3 sono casi confermati (la coppia cinese attualmente in terapia intensiva e il giovane proveniente dal sito della Cecchignola), 9 sono pazienti sottoposti a test per la ricerca del nuovo coronavirus in attesa di risultato, 2 sono pazienti che, risultati negativi al test per nuovo coronavirus, rimangono comunque ricoverati per altri motivi clinici. Continua la quarantena - continua l'ospedale - per le 20 persone che sono state in contatto con i due coniugi cinesi attualmente ricoverati nella nostra terapia intensiva.

DIECI PERSONE IN AUTO-QUARANTENA NEL LECCESE. In provincia di Lecce sono dieci le persone - nove cinesi e un italiano - che si trovano in auto-quarantena per prevenire la diffusione del 
coronavirus: essendo tornate dalla Cina, e non presentando sintomi, sono state invitate a evitare per circa 14 giorni i luoghi pubblici e a limitare i rapporti sociali. Si tratta di una precauzione prevista nelle misure di contenimento del virus recepite dalla Regione Puglia sulla base delle indicazioni ministeriali. «Ogni giorno, e in alcuni casi più volte al giorno - dice il dg della Asl Lecce, Rodolfo Rollo - nostro personale chiama queste persone chiedendo loro di controllare alcuni parametri, tra cui la temperatura. Solo nel caso in cui si ritiene che ci siano segnali preoccupanti, vengono visitate e portate in ospedale per accertamenti». Il dg precisa che si tratta di un «invito alla limitazione dei rapporti» e che «nessuno impedisce loro di uscire». Rollo sottolinea inoltre che, nel caso dei cittadini cinesi, si tratta di persone che vivono in Salento e che sono andate in Cina per i festeggiamenti del Capodanno. «Poi - precisa - hanno sfruttato scali tecnici in altri paesi e hanno evitato il blocco di chi arriva con voli diretti». «In Salento - aggiunge Rollo - c'è anche un'allerta sui Centri di accoglienza: stiamo definendo protocolli per eventuali sbarchi clandestini».

MORTO UN AMERICANO. Un cittadino americano è morto a causa del coronavirus a Wuhan. Lo rende noto l'ambasciata. Si tratta della prima vittima statunitense da quando si è diffuso il virus. «Possiamo confermare che un cittadino americano di 60 anni, dichiarato positivo al coronavirus, è morto in un ospedale di Wuhan, in Cina, il 6 febbraio», ha detto una portavoce dell'ambasciata statunitense a Pechino.

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Con 86 nuovi decessi è salito a 722 morti il bilancio dell'epidemia di coronavirus in Cina. Lo ha reso noto la Commissione sanitaria nazionale cinese nel suo bollettino quotidiano, precisando che si registrano 3.399 nuovi casi confermati e oltre 4.200 sospetti. Secondo le autorità cinesi, 1.280 contagiati sono in condizioni gravi. I casi confermati in Cina dallo scoppio dell'epidemia sono 34.546.


«35 CASI CONFERMATI IN EUROPA». Sono 35 i casi confermati di coronavirus in Ue e Gran Bretagna. Ne sono stati registrati 14 in Germania (solo due importati dalla Cina), 11 in Francia (sei importati), 3 in Italia (tutti importati), 3 casi nel Regno Unito, 1 in Belgio (importato), 1 in Finlandia (importato), 1 caso in Spagna (importato) e 1 in Svezia (importato). Sono i dati aggiornati ad oggi del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). Erano 29 i casi riportati ieri. A livello globale i contagi sfiorano quota 35 mila (34.945), con 724 decessi, di cui solo uno al di fuori dalla Cina, nelle Filippine.

NORWEGIAN CRUISE LINE VIETA IMBARCO A CINESI. Come la Royal Caribbean, anche la Norwegian Cruise Line ha deciso di impedire l'imbarco sulle sue navi da crociera a chiunque abbia il passaporto di Cina, Hong Kong o Macao, «fino a nuove indicazioni», a causa dell'epidemia di 
coronavirus. Lo riferisce il sito di notizie online The Verge, aggiungendo che la Norwegian ha precisato di aver adottato la stessa misura anche per i membri di equipaggio che abbiano i medesimi passaporti. La Royal Caribbean ha deciso di impedire l'imbarco a chi abbia viaggiato «da o attraverso» la Cina, Hong Kong o Macao negli ultimi 15 giorni, mentre la Norwegian, in maniera ancora più severa, ha dichiarato in un comunicato citato dal Los Angeles Times che chiunque abbia «viaggiato, visitato o transitato in aeroporti in Cina, tra cui Hong Kong e Macao, negli ultimi 30 giorni, indipendentemente dalla nazionalità, non sarà autorizzato a salire a bordo di nessuna delle nostre navi», e altrettanto vale per i membri dell'equipaggio.

HONG KING. Hong Kong si è data nuove regole per contenere l'epidemia di coronavirus e ha imposto 14 giorni di quarantena per chiunque entri nel territorio semiautonomo dalla Cina continentale, con rischio di finire in carcere per chi la violi. I visitatori, fanno sapere le autorità citate da Bbc, potranno isolarsi in albergo o in centri gestiti dal governo, i residenti nelle loro case. Chi viene sorpreso in pubblico durante la quarantena rischia una multa e una condanna detentiva.

Ultimo aggiornamento: 9 Febbraio, 08:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA