Il cyber attacco con richiesta di riscatto ai danni della filiale americana e australiana del colosso agroalimentare brasiliano Jbs, il maggiore fornitore di carne al mondo, è stato perpetrato da un gruppo criminale di hacker russi, tra i più «prolifici» al mondo.
#UPDATE JBS USA, the American subsidiary of the world's largest meat processing firm, says it has been hacked.
"JBS USA determined that it was the target of an organized cybersecurity attack, affecting some of the servers supporting its North American and Australian IT systems" pic.twitter.com/VmLKHg48Tj— AFP News Agency (@AFP) June 1, 2021
Il cyber attack arriva meno di un mese dopo che un grave attacco informatico ha bloccato la rete Colonial Pipeline, l’oleodotto che trasporta circa il 45% del carburante consumato sulla costa orientale degli Stati Uniti. Le vulnerabilità informatiche degli oleodotti statunitensi hanno portato il governo federale la scorsa settimana a imporre per la prima volta requisiti di sicurezza informatica agli oleodotti. Le nuove regole, imposte dal Department of Homeland Security, richiedono agli operatori delle condutture di designare un coordinatore della sicurezza informatica che deve essere disponibile in ogni momento e di segnalare gli incidenti informatici alla Cybersecurity and Infrastructure Security Agency.
Attacco hacker a Colonial Pipeline: pressione su gas e benzina negli USA