Vaccini, esperti Gran Bretagna: gli insegnanti non sono una priorità

Mercoledì 24 Febbraio 2021
Vaccini, esperti Gran Bretagna: gli insegnanti non sono una priorità

Non ci sono «evidenze scientifiche forti» sulla necessità di vaccinare contro il Covid - fra le categorie prioritarie - gli insegnanti, in particolare sotto i 50 anni di età, anche nello scenario di riapertura delle scuole previsto nel Regno Unito per l'8 marzo dopo oltre due mesi di lockdown.

Lo ha affermato in un'audizione di fronte a una commissione parlamentare a Westminster, il professor Anthony Harnden, docente di pediatria all'università di Oxford e vicepresidente del Joint Committee on Vaccination britannico, organismo scientifico consultivo chiamato ad affiancare il governo di Boris Johnson in materia di vaccini.

«La realtà è che esistono altri gruppi di lavoratori mediamente più a rischio di contagio degli insegnanti», ha detto l'accademico, rimettendo «alla politica» le decisioni finali sulla campagna vaccinale (che nel Regno prosegue a ritmo accelerato, con oltre 18,5 milioni di dosi già somministrate), ma difendendo le indicazioni date finora che non comprendono al momento come prioritario il personale scolastico, salvo età avanzata o condizioni mediche particolari. Indicazioni che nel Regno hanno privilegiato per una prima fase 9 fasce d'età e categorie, partendo dagli ultraottantenni e poi giù fino agli ultracinquantenni, nonché da ospiti e personale di tutte le case di risposo e da medici, infermieri, addetti ai servizi di emergenza.

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