Covid, in Brasile superati i 565.000 morti da inizio pandemia. Russia, oggi record di vittime

Giovedì 12 Agosto 2021 di Mario Landi
Covid, in Brasile superati i 565.000 morti da inizio pandemia. Russia, oggi record di vittime

Covid, in molte aree del mondo la situazione è di totale emergenza. L'Oceania sta vivendo giorni critici per un aumento dei contagi e le autorità hanno deciso nuovi lockdown. Ma la situazione più allarmente si sta registrando in Russia che ieri ha riportato 808 morti di Covid-19 nelle ultime 24 ore, ovvero il numero più alto dall'inizio della pandemia. Lo ha fatto sapere il centro di crisi federale per il coronavirus. L'ultimo record - 799 morti - è stato registrato in quattro giorni separati a metà luglio e inizio agosto (nonché ieri).

Il bilancio totale ufficiale di 168.049 morti è il sesto più alto del mondo, ma gli esperti dicono che la cifra reale è probabilmente più alta. La mortalità in eccesso dall'inizio della crisi sanitaria, il dato ritenuto più accurato per fotografare il vero costo umano della pandemia da coronavirus, a giugno era superiore a 531.000, l'ultimo mese per cui sono disponibili i dati. Secondo il Moscow Times si tratta di «una delle cifre più alte del mondo, sia in termini assoluti che aggiustati per la dimensione della popolazione». La task force federale contro il Covid-19 ha anche riportato 21.932 nuovi casi nelle 24 ore: le infezioni, esplose a metà giugno a causa della variante delta, hanno iniziato a stabilizzarsi a metà luglio. In tutto questo i russi restano scettici verso la vaccinazione e solo il 25% della popolazione è stata immunizzata con due dosi (di Sputnik V o un altro composto russo).

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Covid, la situazione nel mondo

In Francia tra martedì e ieri sono stati registrati 30.920 nuovi casi di contagio da Coronavirus, un numero mai così alto da aprile. Negli ultimi sette giorni era stata riportata una media di 23.288 casi quotidiani, in leggero calo rispetto ai giorni precedenti.

Con oltre 975 decessi per Covid-19 nelle ultime 24 ore, il Brasile ha superato la soglia dei 565.000 decessi dall'inizio della pandemia, ha reso noto il Consiglio nazionale dei segretari alla sanità (Conass). Nelle ultime 24 ore si sono stati registrati 32.443 nuovi casi, per un totale di 20.245.085 contagi confermati dallo scorso anno ad oggi.

Il Messico ha superato la soglia dei tre milioni di infezioni da Coronavirus da inizio pandemia, con un picco di 22.711 nuovi contagi registrati nelle ultime 24 ore che portano il totale a 3.020.596. Ieri il paese ha inoltre registrato altre 727 víttime del Covid-19, per un totale di morti da inizio pandemia di 246.203.

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Australia. Nella capitale australiana Canberra è scattato un mini-lockdown di una settimana, dopo che è stato registrato il primo caso di Covid dopo più di un anno. Lo riporta la Bbc. La chiusura riguarderà tutti i territori che fanno capo alla città e coinvolgerà circa 400.000 persone. Si potrà uscire solo per motivi essenziali e nelle ore precedenti l'inizio del lockdown si sono formate lunghe code fuori dai supermercati. L'Australia sta lottando contro una nuova ondata di casi causata dalla diffusione della variante Delta, che ha portato due delle sue più grandi città, Sydney e Melbourne, a imporre rigorose restrizioni da diversi giorni.

Nuova Zelanda. Il primo ministro neozelandese Jacinda Ardern ha annunciato che i confini del Paese rimarranno chiusi almeno fino alla fine dell'anno perchè la priorità adesso è vaccinare tutta la popolazione e tenere aperte le attività economiche. Lo riporta la Bbc. La Nuova Zelanda è considerata uno dei Paesi che ha gestito meglio la pandemia di coronavirus, con soli 26 morti su una popolazione di poco meno di cinque milioni di persone. «Semplicemente non siamo ancora in grado di riaprire completamente», ha detto Ardern intervenendo ad un forum dedicato al tema 'Riconnettere la Nuova Zelanda al mondò. La premier ha anche anticipato che quando il Paese riaprirà il prossimo anno, i viaggiatori vaccinati provenienti da zone a basso rischio potranno entrare senza quarantena, mentre gli altri rischio dovranno autoisolarsi o stare in quarantena per 14 giorni.

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Picco in Guadalupa. La Guadalupa francese è in pieno «picco epidemico» da coronavirus, con «tantissimi pazienti che si presentano allo stesso momento» negli ospedali: è quanto afferma il ministro responsabile per i Territori d'Oltremare, Sébastien Lecornu, che sta preparando un ulteriore invio di rinforzi sul posto, tra cui personale sanitario. Intervistato da radio France Inter, il ministro in missione sul posto si è detto «abbastanza stravolto» da ciò che ha visto. Alla domanda sulle testimonianze di diversi medici, che dicono di dover selezionare i pazienti sulla base dell'età, rifiutando l'ingresso in rianimazione degli over-60, Lecornu ha aggiunto che, sempre secondo i medici con cui ha parlato, «la situazione è estremamente difficile in Guadalupa», e «purtroppo non è solo questione di inviare rinforzi, è una questione di picco di questa epidemia», ha avvertito. Dinanzi ai segnali di allerta sulla recrudescenza del virus, il presidente Emmanuel Macron, ha deciso ieri di alzare la guardia, non solo nei territori francesi d'Oltremare, ma anche nella Francia continentale. Da lunedì scorso, Oltralpe, è entrato in vigore il pass sanitario anche per bar, ristoranti e trasporti di lunga percorrenza. Ieri, il governo ha chiesto ai prefetti di imporre il green pass anche nei centri commerciali di oltre 20.000 metri quadri situati nei dipartimenti con un tasso di incidenza superiore ai 200 casi per 100.000 abitanti. Secondo un calcolo della France Presse, questa misura potrebbe riguardare un centinaio di sui 350 centri commerciali di oltre 20.000 metri quadri presenti in Francia.

 

Ultimo aggiornamento: 13 Agosto, 12:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA