Covid, oltre cinque milioni di morti nel mondo. I dati Johns Hopkins: contagi verso i 250 milioni

Sestili: da ottobre virus in aumento in Europa, funziona la protezione dei vaccini

Lunedì 1 Novembre 2021
Covid, oltre cinque milioni di morti nel mondo. I dati Johns Hopkins: contagi verso i 250 milioni

Il Covid ha ucciso oltre 5 milioni di persone nel mondo. Secondo i dati della Johns Hopkins - Università americana - il numero di morti nel mondo, infatti, è arrivato alla cifra di 5.001.817, mentre i contagi sono 246.811.481. Gli Stati Uniti continuano a guidare il mondo con il numero di decessi confermati per il virus, dove più di 745.800 persone hanno perso la vita. Il Brasile (con più di 607.000 morti) e l'India (con più di 450.000 morti) seguono gli Stati Uniti.

Il tasso di mortalità più alto in Perù

Altri tre paesi hanno avuto più di 200.000 morti: Messico (288.365 decessi), Russia (234.194) e Perù (200.246). Il Perù, peraltro, ha anche il tasso di mortalità più alto del mondo in proporzione alla popolazione totale, con quasi 616 morti ogni 100.000 persone. In Italia, dato aggiornato al 1° novembre, i decessi sono 132.100.
 

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Gli aumenti in Europa

In Europa, invece, la circolazione del virus SarsCoV2 è aumentata dall'inizio dello scorso ottobre: sta accadendo anche in Italia, dove la situazione epidemiologica è fra le migliori grazie alle vaccinazioni: lo indica l'analisi del fisico Giorgio Sestili, fondatore della pagina Facebook 'Coronavirus-Dati e analisi scientifiche'. «L'aumento della circolazione del virus è cominciato agli inizi di ottobre in tutta l'Europa e il fenomeno si sta verificano in modo simile in Francia, dove da quattro settimane si rileva un aumento dei casi del 25% ogni sette giorni, e in Germania, dove nello stesso periodo i casi sono raddoppiati, con il 95% in più rispetto a un mese prima», dice Sestili. La circolazione del virus è in aumento anche in Italia, dove si osserva un raddoppio dei casi ogni tre settimane, ma «in questo momento nel nostro Paese la situazione epidemiologica è fra le migliori».

Numeri in aumento in Gran Bretagna e Germania

Guardando al numero dei casi, per esempio, i numeri di Gran Bretagna e Germania sono «ben superiori», considerando che nell'ultima settimana i casi in Gran Bretagna sono stati 284.000 e in Germania 131.000 casi; più vicina all'Italia la situazione della Francia, dove nell'ultima settimana i casi sono stati poco meno di 31.000. «L'Italia non è quindi in una situazione più difficile, soprattutto considerando il tasso di letalità», osserva Sestili.

Alto tasso di mortalità nell'Europa dell'Est

Attualmente i Paesi in cui si muore di più sono quelli dell'Est europeo, dove è stato vaccinato circa il 30% della popolazione, prosegue Sestili riferendosi a Bulgaria, Romania, Ucraina, Bosnia, Montenegro e Serbia. In questi Paesi muoiono in media oltre 100 persone per milione di abitanti e, osserva il fisico, «c'è un'enorme differenza rispetto all'Italia, dove oltre il 75% della popolazione è vaccinata e la letalità è inferiore a 5 decessi ogni milione di abitanti». Si muore meno, prosegue, in tutti i Paesi nei quali la percentuale di popolazione vaccinata è confrontabile a quella italiana, come Finlandia, Danimarca, Spagna e Portogallo. «C'è quindi una forte indicazione che i vaccini anti Covid-19 sono efficaci perché - dice Sestili - avere una percentuale alta di popolazione vaccinata ci mette al riparo dalla gravità della nuova ondata».

Per il fisico «è un'ondata fisiologica perché le misure di contenimento sono poche. L'Italia ne adottate ha comunque di più rispetto ad altri Paesi, prima fra tutte il Green Pass. Il punto - conclude - sarà monitorare la situazione dei ricoveri e capire quanto, grazie a vaccini e a Green Pass, saremmo in grado di contenere questa ondata».

Ultimo aggiornamento: 16:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA