Cortina di ferro e guerra fredda, l'invasione dell'Ucraina riporta indietro le lancette della storia. Ecco cosa può succedere

Mercoledì 30 Marzo 2022
Cortina di ferro e guerra fredda, l'invasione dell'Ucraina riporta indietro le lancette della storia. Ecco cosa può succedere

«La Russia non ha paura di nessuna nuova “cortina di ferro” a cui l’Occidente sta lavorando» le parole di alcuni giorni fa del ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov hanno riportato indietro le lancette della storia di una settantina di anni. L’azione militare di Putin in Ucraina ha difatto rialzato la vecchia linea di demarcazione che era stata cancellata tra le democrazie occidentali e le autocrazie orientali.

Anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto chiaramente dopo l'invasione che «una nuova cortina di ferro separa la Russia dal resto del mondo». Insomma il rischio che si torni a una Guerra Fredda c'è ed è concreto.

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LA GUERRA FREDDA

Con l'espressione "guerra fredda" si indica la contrapposizione politica, ideologica e militare che venne a crearsi alla fine della Seconda Guerra mondiale tra le due potenze principali vincitrici: Stati Uniti e l'Unione Sovietica. Ben presto si giunse alla divisione dell'Europa in sfere di influenza e alla formazione di blocchi internazionali ostili, denominati comunemente come Occidente (gli Stati Uniti e gli altri membri della Nato), e Oriente (l'Unione Sovietica e i membri del Patto di Varsavia) e in seguito il terzo blocco dei Paesi non allineati. Si trattò sostanzialmente della contrapposizione tra due grandi ideologie politico-economiche: la democrazia-capitalista da una parte e il socialismo reale-comunismo dall'altro.

Questa contrapposizione influenzò fortemente per decenni l'opinione pubblica mondiale ed ebbe il suo concreto emblema nella divisione della Germania in Germania Ovest e Germania Est.  La tensione che ne risultò tra i due blocchi, durata circa mezzo secolo, non si concretizzò mai in un conflitto militare diretto, per questo si usò il termine "fredda" perché descriveva bene una ostilità che non sembrava più risolvibile attraverso una guerra frontale tra le due superpotenze, dato soprattutto il pericolo per la sopravvivenza dell'umanità rappresentato da un eventuale ricorso alle armi nucleari. La contrapposizione ra i due blocchi prese anche il nome di cortina di ferro”.

LA CORTINA DI FERRO

La barriera politica tra l'Unione Sovietica e l'Occidente, che prese il nome di Cortina di ferro", divideva i comunisti da una parte e le democrazie capitaliste dall'altra. Il termine rimandava sia al blocco fisico, che attraversava tutta l'Europa, sia alla barriera ideologica. Ma questo nome era già in uso prima della Guerra Fredda. Elisabetta di Baviera, regina del Belgio, usò “cortina di ferro” per descrivere la divisione politica tra Belgio e Germania nel 1914. Anche diversi autori utilizzarono questo appellativo all'inizio del XX secolo. Il termine divenne linguaggio comune solo dopo un discorso del 5 marzo 1946, tenuto da l primo ministro britannico Winston Churchill.

Churchill era stato invitato a parlare al Westminster College di Fulton, nel Missouri, dal presidente Harry Truman. Nel suo intervento condannò le politiche espansionistiche dell'Unione Sovietica: «Da Stettino nel Baltico a Trieste nell'Adriatico, una cortina di ferro è calata attraverso il continente. Dietro quella barriera si trovano tutte le capitali degli antichi stati dell'Europa centrale e orientale». La fine della guerra fredda viene convenzionalmente fatta coincidere con la caduta del muro di Berlino il  9 novembre 1989 e la dissoluzione dell'Unione Sovietica il 26 dicembre 1991.

Ultimo aggiornamento: 16:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA