Vaccino Pomezia-Oxford, la Gran Bretagna prenota 30 milioni di dosi

Lunedì 18 Maggio 2020
Vaccino Pomezia-Oxford, la Gran Bretagna prenota 30 milioni di dosi

La Gran Bretagna ha prenotato le prime 30 milioni di dosi del potenziale vaccino contro il coronavirus sviluppato dall'Università di Oxford in partnership con l'azienda italiana Advent-IRBM di Pomezia. Lo ha annunciato il ministro delle Attività Produttive Alok Sharma, annunciando che la fase 1 dei dosaggi su tutti i volontari è stata completata questa settimana. Se il vaccino dovesse funzionare in modo sicuro sugli uomini, da settembre AstraZeneca potrà produrre 30 milioni di dosi, tutte destinate al Regno Unito per una fase successiva di test.

Virus, 100 stati chiedono inchiesta. Xi: dalla Cina 2 mld di aiuti al mondo
Il medico “eroe della Sars" avverte: «Si rischia una nuova ondata Covid, ci vorranno anni per il vaccino»

Per accelerare lo sviluppo del vaccino, in aggiunta a un precedente investimento da 47 milioni di sterline, sono stati impegnati altri 84 milioni di sterline in modo che la produzione di massa possa iniziare il prima possibile nel caso in cui ovviamente si dimostrasse efficace. Sharma ha affermato che il progetto Oxford sta "procedendo bene" e che un altro tentativo di vaccinazione dell'Imperial College di Londra "sta facendo buoni progressi".

«Lo sviluppo del prodotto, incrociando le dita più di una volta - spiega Di Lorenzo amministratore delegato e presidente di Irbm, società con base a Pomezia che sta collaborando, attraverso la sua divisione vaccini Advent Srl, con lo Jenner Institute dell'Università di Oxford - ad oggi è molto positivo.

Anche le tempistiche hanno preso un'accelerazione incredibile e ci sono buone possibilità, se il candidato vaccino diventerà un vaccino e lo sapremo a fine settembre, di essere già pronti per quella data con un numero consistente di dosi. Poi come verranno divise e distribuite queste dosi attiene agli accordi fra Governi». 
 

Ultimo aggiornamento: 30 Dicembre, 16:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA