Coronavirus, oltre 15 milioni di casi nel mondo. Germania, risalgono i contagi. Polveriera Argentina

Venerdì 24 Luglio 2020
Coronavirus, oltre 15 milioni di casi nel mondo. Polveriera Argentina, record di contagi in Messico e Colombia

Coronavirus, i numeri nel mondo non rallentano. Sono 15.511.157 i casi di contagio stando al bilancio aggiornato dal Resource Center della John Hopkins University.

I morti da Covid-19 a livello globale sono stati 633.425. Gli Stati Uniti hanno registrato ieri 76.570 nuovi casi in un giorno, per un totale che ha superato i 4 milioni di casi. Lo rende noto l'università americana Johns Hopkins. I morti nelle ultime 24 ore sono stati 1.225, per un totale di 144.167 vittime.

America Latina. Superati i 176 mila morti per la pandemia, quasi la metà dei quali (84.082) si concentrano in Brasile, il primo Paese della regione e il secondo nel mondo dopo gli Stati Uniti per numero di contagi e vittime per Covid-19. Segue per numero di vittime nell'area il Messico, con 41.908 decessi confermati per la pandemia. Sono 4.141.679 i casi finora accumulati nell'area dell'America Latina e dei Caraibi, di cui 176.701 sono morti. Tra i Paesi più colpiti dai contagi, il Brasile ha registrato finora 2.287.475 casi, segue il Perù con 371.096 infezioni e 17.654 morti e il Messico, con 370.712 contagi.

Germania. Sono 815 i nuovi casi e dieci i decessi da Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore in Germania, contro le 569 infezioni e i sei morti del giorno precedente. Questo il bilancio fornito oggi dal Robert Koch Institut, l'agenzia governativa incaricata del controllo dell'evolversi della pandemia. Con i nuovi contagi, il bilancio totale sale a 204.183 persone contagiate e 9.111 vittime. L'indice di contagio è dello 0,93, contro lo 0,89 di ieri. La regione più colpita resta la Baviera, con 50.112 contagi e 2.619 morti, seguita dal NordReno Westfalia, con 46.956 casi e 1.726 morti.


Giappone. C'è allerta a Tokyo in seguito ai recenti aumenti - a livelli record - dei contagi. Lo ha detto il ministro incaricato per la gestione dell'emergenza, Yasutoshi Nishimura, nel corso di una conferenza, dopo l'annuncio dei 366 casi nella capitale, giovedì. «È un livello eccessivamente alto, e dobbiamo garantire sufficienti posti letto per i malati di coronavirus, in particolare modo quei pazienti che presentano gravi sintomi e necessitano di appropriata assistenza». Nishimura ha aggiunto che il governo si impegnerà a rendere operative le misure adeguate per rendere disponibili diversi centri di assistenza sul territorio e richiedere, ove fosse necessario, la sospensione di specifiche attività commerciali, o la riduzione degli orari di lavoro, per prevenire la diffusione a livelli allarmanti dell'agente patogeno. Nella giornata di ieri in Giappone si sono registrate 980 infezioni di Covid-19, aggiornando per il secondo giorno consecutivo il record dalla revoca dello stato di emergenza, a fine maggio.

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Russia. Superati gli 800.000 casi accertati di Covid-19 dall'inizio dell'epidemia. Secondo il centro operativo nazionale anticoronavirus, sono 800.849 i contagi registrati finora in Russia. Nel corso delle ultime 24 ore si contano 5.811 nuovi casi e 154 decessi provocati dal nuovo virus Sars-Cov-2. Il totale delle vittime del Covid-19 nel Paese, stando ai dati ufficiali, sale così a 13.046. I guariti sono 8.444 nell'ultima giornata e 588.774 in tutto.


Messico e Colombia. Il Messico ha registrato ieri 8.438 nuovi casi di contaminazione in un giorno, dato record per il paese dall'inizio della pandemia. In totale in Messico si sono avuti finora 370.712 contagi confermati e 41.908 decessi, di cui 718 nelle ultime 24 ore. Record di morti in un giorno invece per la Colombia, 315 ieri. Un aumentato di circa il 53% rispetto ai 206 decessi registrati in media la scorsa settimana. Un terzo di queste morti legate è avvenuto a Bogotà. La Colombia, che conta 50 milioni di abitanti, ha registrato un totale di 7.688 decessi e 226.373 casi di contaminazione da Covid-19.

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Argentina. Nuovo record di contagi quotidiani e nelle ultime 24 ore il loro numero ha raggiunto quota 6.127, portando il totale generale dall'inizio della pandemia a 148.027. Calcolando anche che è sostenuto il numero giornaliero dei morti - ieri 114, per un bilancio complessivo da marzo di 2.702 - per l'agenzia di stampa Telam le autorità sanitarie sono preoccupate per l'evoluzione della curva e per l'indice di occupazione dei letti nelle unità di rianimazione delle cliniche private. In generale la situazione dei malati più gravi (913) è comunque ancora sotto controllo, con una occupazione di letti in rianimazione del 55,4% in tutto il Paese e del 64% nell'area metropolitana di Buenos Aires, che ha registrato il 90,80% dei contagiati delle ultime 24 ore. Ieri il presidente argentino Alberto Fernández ha incontrato i responsabili della compagnia farmaceutica AstraZeneca, che insieme all'università di Oxford lavora allo sviluppo di un vaccino contro il coronavirus che ha dato buoni risultati nei test clinici delle fasi I e II, manifestando la volontà di «garantire un accesso rapido ed equo al potenziale vaccino» contro il Covid-19, «dando priorità ai settori della popolazione di maggior rischio».

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Bulgaria. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 269 nuovi casi (dei quali 53 a Sofia) a seguito di 5.913 test diagnostici effettuati. Il bilancio complessivo dei contagi sale così a 9.853. Come riferiscono le autorità, si registrano 8 nuovi decessi, il totale sale a 329 vittime. Sono 593 gli operatori sanitari contagiati. I casi attivi sono 4.493, mentre negli ospedali sono ricoverati in tutto 665 pazienti, 27 dei quali in terapia intensiva.

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Australia. Continua l'allerta nello stato australiano di Victoria dove sono stati registrati 300 nuovi casi nelle ultime 24 ore. Lo ha detto il premier Daniel Andrews annunciando il dispiegamento di 28 squadre dell'esercito per aiutare le autorità sanitarie a tracciare i contatti delle persone contagiate. Degli ultimi 300, infatti, solo 51 hanno legami con casi precedenti. I militari dovranno andare porta a porta se le persone contattate per telefono prima dalle autorità sanitarie non saranno state trovate. Se non si faranno trovare a casa quando arriveranno i soldati potrebbero essere multati, ha detto il premier. Nello sttao di Victoria, il più colpito da questa recrudescenza del Covid-19 in Australia, sono stati inviati finora 1400 militari per fronteggiare l'emergenza.

 

 

Ultimo aggiornamento: 30 Dicembre, 16:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA