Conduttore tv russo minaccia l'invasione della Gran Bretagna e un attacco a Stonehenge

Vladimir Solovyov non è nuovo a episodi di questo genere. L'anchorman, qualche tempo fa, aveva duramente attaccato anche l'Italia

Lunedì 30 Maggio 2022 di Alessandro Strabioli
“Putin Voice”, il conduttore tv russo minaccia l'invasione della Gran Bretagna e un attacco a Stonehenge

Vladimir Solovyov - alias “Putin's Voice” - il principale propagandista tv di Vladimir Putin, ha minacciato che Mosca fermerà l'attacco militare solo quando le truppe russe avranno raggiunto Stonehenge. Durante una precedente trasmissione televisiva, lo tesso Solovyov aveva detto che il Cremlino avrebbe dovuto utilizzare missili Zirconi nucleari per bombardare la Gran Bretagna fino alla sua completa distruzione.

In una nuova puntata del programma, il giornalista ha avuto un durissimo confronto con un analista ucraino in merito all'estensione del conflitto a Ovest. «Quando ci fermeremo? Quando dovremo», ha detto.

«Dove ci fermeremo? Beh, come dicevo oggi, forse a Stonehenge. Liz Truss dice che è lei a combattere la guerra». La Truss, ministro degli Esteri britannico, è infatti da tempo diventata un bersaglio per l'élite russa a causa della sua rigida determinazione a non scendere a compromessi con Putin, oltre che a continuare ad armare Kiev. Durante l'aspro dibattito televisvo con il poilitico ucraino, Solovyov si è lasciato andare anche a diversi insulti: «Voi siete nazisti ... siete nazisti», ha urlato. 

Solovyov non è nuovo a episodi di questo genere. L'anchorman, qualche tempo fa, aveva duramente attaccato anche l'Italia, dove peraltro possiede ville sul Lago di Como, sequestrate dopo che è stato inserito nell'elenco Ue dei russi sanzionati. Nella sua trasmissione su Rossiya 1 «Domenica sera con Vladimir Solovyov», in anticipo sull'annuncio dell'espulsione di diplomatici italiani (così come francesi e spagnoli) da parte di Mosca, il giornalista russo aveva rivendicato gli aiuti durante l'epidemia di covid, accusando chi «è rintanato al governo» di averli dimenticati. 

Propagandisti di Putin incriminati per crimini di guerra?

«È una delle possibilità di cui i giuristi specializzati in crimini di guerra iniziano a discutere seriamente per la prima volta proprio ora, per la prima volta giuristi seri sono aperti a discuterne», rende noto Peter Pomerantsev, studioso di propaganda e disinformazione russa alla Johns Hopkins University, in un seminario organizzato online dalle ambasciate di Ucraina e Stati Uniti. Pomerantsev non nasconde la difficoltà di incriminare personalità come Vladimir Solovyov. «Si tratterebbe di dimostrare un legame molto complesso fra media e militari, non a livello strategico ma a livello operativo». I propagandisti russi giustificano la guerra, ma non è sufficiente, per andare oltre bisogna dimostrare «un livello molto più intimo di coesistenza».

«Fino a ora si pensava che fosse impossibile», sottolinea l'analista nato a Kiev, autore di «Nothing is True and Everything is Possible» e di «This is Not Propaganda», citando i soli casi in cui questo è avvenuto, quello «molto specifico» del Ruanda (con le condanne di giornalisti di Radio Mille colline per il loro ruolo nell'istigare il genocidio, ndr), gli esponenti nazisti Julius Streicher, assolto a Norimberga, e Hans Fritzsche, che fu invece condannato.

di Alessandro Strabioli

Ultimo aggiornamento: 24 Maggio, 10:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA