Clima, «bomba a orologeria per il pianeta, temperature in aumento se entro il 2050 non viene ridotta la CO2», l'allarme Onu

Quadro drammatico

Martedì 21 Marzo 2023 di Franca Giansoldati
Clima, «bomba a orologeria per il pianeta, temperature in aumento se entro il 2050 non viene ridotta la CO2», l'allarme Onu

Praticamente è una bomba ad orologeria.

Le misure di protezione finora immaginate sono insufficenti: L'aumento delle temperature e la progressiva distruzione degli ecosistemi si stanno rivelando pericoli sempre più minacciosi per la vita degli esseri umani sul pianeta. L'allarme è contenuto nell'ultimo rapporto dell'IPCC, il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite che periodicamente elabora un prospetto in cui affiorano le falle negli sforzi finora compiuti per evitare il superamento del cosiddetto punto di non ritorno. La terra brucia per mano dell'uomo e il quadro delineato risulta sempre più drammatico. Per farla breve servono azioni più ambiziose. «Se agiamo oggi possiamo ancora garantire un futuro sostenibile e vivibile per tutti» hanno fatto sapere dalle Nazioni unite. 

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Il messaggio fondamentale di tutti i rapporti dell'IPCC è inequivocabile. «Senza azioni urgenti, efficaci ed eque di mitigazione e adattamento, i cambiamenti climatici minacciano sempre più gli ecosistemi, la biodiversità e i mezzi di sussistenza, la salute e il benessere delle generazioni attuali e future» si legge nel rapporto, redatto da 93 scienziati. Negli ultimi 2 milioni di anni, le concentrazioni di CO2 nell'atmosfera terrestre non sono mai state così elevate come oggi.

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La temperatura terrestre è salita ancora, con una media di 1,2 gradi. E presto, tra il 2030 e il 2035, il riscaldamento globale raggiungerà la soglia del grado e mezzo in più rispetto all’era preindustriale. 

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Nelle 37 pagine del rapporto non ci sono novita di rilievo dal punto di vista scientifico, ma le evidenze scientifiche indicano una strada da percorrere per limitare il riscaldamento globale. Il documento sarà la base di partenza per gli accordi che si discuteranno a fine novembre a Dubai durante il prossimo vertice delle Nazioni Unite sul clima, Cop28, quando verranno valutati i progressi compiuti dalle nazioni per ridurre le emissioni di gas serra in seguito all’accordo sul clima di Parigi del 2015. 

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Per questo l’appello del segretario dell'Onu Guterres ai paesi ricchi riguarda la neutralità dal carbonio entro il 2040, in modo che le economie emergenti possano arrivarci entro il 2050. «Ci sono sufficienti capitali per ridurre rapidamente i gas serra se vengono ridotte le barriere esistenti e la chiave per farlo sono i fondi pubblici dei governi e chiari segnali agli investitori. Finanza, tecnologia e cooperazione internazionale possono accelerare l’azione climatica. Investitori, banche centrali e regolatori finanziari possono fare la propria parte».

Servono poi cambiamenti nei settori alimentare, elettrico, dei trasporti, industriale, edile e nell’uso del suolo, aggiungono gli esperti di clima dell’Onu. Tutti ambiti in cui si possono tagliare i gas serra e rendere piu facile stili di vita a bassa impronta di carbonio migliorando salute e benessere. «Una migliore comprensione delle conseguenze del sovraconsumo puo aiutare le persone a fare scelte piu consapevoli», aggiungono. Il rapporto analizza anche diverse soluzioni: la transizione dai combustibili fossili alle rinnovabili, la gestione sostenibile delle foreste e dell’agricoltura, la protezione delle foreste. 

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