L'esercito cinese accusa gli Stati Uniti di avere fatto entrare illegalmente una nave da guerra Usa nelle acque delle isole Xisha, nel Mar Cinese Meridionale.
Insomma, un nuovo caso militare e diplomatico si è aperto tra Pechino e Washington. La dichiarazione dell'esercito cinese risale a ieri e dichiara che l'ingresso illegale del cacciatorpediniere, senza l'approvazione del governo, mina la pace e la stabilità in quella trafficata parte di mare. Dagli Stati Uniti, però, respingono le contestazioni: «E' tutto falso - avverte la 7a flotta della Marina americana -. La USS Milius sta conducendo operazioni di routine nel Mar Cinese Meridionale e non è stata espulsa. Gli Stati Uniti continueranno a volare, navigare e operare ovunque il diritto internazionale lo consenta».
Le Isole Paracel sono un arcipelago conteso che è distribuito su circa 7 km quadrati nel Mar Cinese Meridionale. La Cina ha de facto il controllo delle isole e ha costruito installazioni e avamposti, ma anche Taiwan e Vietnam ne rivendicano la proprietà.
Episodi del genere non sono nuovi tra le due super potenze, si sono verificati in passato, anche a luglio dello scorso anno, quando l'esercito cinese ha detto di nuovo di aver «mandato via» un cacciatorpediniere statunitense dall'area. L'Indo-Pacific Command degli Stati Uniti anche all'epoca aveva sostenuto che era «falsa» e che la nave stava conducendo un'operazione prevista in linea con il diritto internazionale. Sono state contestate le restrizioni imposte da varie parti tra cui Cina, Taiwan e Vietnam, sul «passaggio legale» nell'area contesa, ed è stato contestato alla Cina di non rispettare gli accordi.
«Gli Stati Uniti sostengono come principio la libertà di navigazione per tutte le nazioni - sono state le dichiarazioni rese all'epoca -. Finché alcuni Paesi continueranno a rivendicare e far valere limiti ai diritti che eccedono la loro autorità ai sensi del diritto internazionale, gli Stati Uniti continueranno a difendere la libertà del mare che deve essere garantita a tutti».
I post sugli account dei social media del Comando Indo-Pacifico confermano, comunque, negli ultimi giorni le esercitazioni della Marina degli Stati Uniti nella regione dell'Asia orientale, tra cui proprio il Mar Cinese Orientale, il Mar delle Filippine e il Mar Cinese Meridionale. Gli Stati Uniti hanno rafforzato le alleanze nell'Asia-Pacifico cercando di contrastare l'assertività della Cina nel Mar Cinese Meridionale e nello Stretto di Taiwan, mentre Pechino prova a far avanzare le sue pretese e le rivendicazioni in quel territorio.
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