Chi è Boric, nuovo presidente del Cile: il millennial che guidava le rivolte studentesche e vuole "uccidere" il neoliberismo

Il neo presidente si insedierà il prossimo marzo. E' stato il più votato di sempre e ha riportato la sinistra al potere

Lunedì 20 Dicembre 2021
Chi è Boric, nuovo presidente del Cile: il millenial che ha cambiato la storia di Santiago

Ieri il Cile ha eletto un nuovo presidente. Gabriel Boric, faccia paffuta e sguardo deciso, si è imposto nelle elezioni più partecipate di sempre (8 milioni di votanti), diventando il presidente più votato di sempre (4,6 milioni di voti). Ha battuto José Antonio Kast, esponente dell'ultra-destra e nostalgico di Pinochet, considerato omofobo, dichiaratamente contrario ai migranti e alle politiche inclusive, oltre che all'aborto. Un successo che sa di rivoluzione: Boric, che ha portato la sinistra in trionfo, è il più giovane presidente della storia del Cile.

La sua vittoria chiude definitavamente il capitolo della dittatura di Pinochet.

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Chi è Gabriel Boric

«Non abbiate paura che i giovani cambino questo Paese», aveva detto Boric prima delle elezioni, che si sono tenute domenica. Ha battuto il suo avversario che all'anagrafe ha 20 anni di più, con un'idea politica aperta al cambiamento e in completa rottura con il passato del Cile. L'età è uno dei temi su cui si è focalizzata la stampa di tutto il mondo: «Un millennial alla guida del Cile» il titolo di molte testate. Si insedierà nel Palazzo della Moneda il prossimo marzo e ha fatto sapere che sarà «il presidente del Cile di tutti i cileni e non governerò solo tra quattro mura».

Boric, nato nel 1986 a Punta Arenas, nell'estremo sud del Cile, da una famiglia dell'alta borghesia con origini croate e spagnole, è il maggiore di tre fratelli. E' emerso come figura politica nel 2011, durante le rivolte studentesche. Studiava giurisprudenza e si è laureato. Poi, nel 2014, è diventato deputato e ha rappresentato una coalizione che raggruppa il Frente Amplio e il Partito Comunista. A queste elezioni si è candidato con il partito di sinistra Convergencia Social. Nel 2019, prima della pandemia, aveva portato in piazza migliaia di persone per protestare contro le politiche ultraliberiste del presidente uscente Sebastián Piñera.

«Il Cile è stata la culla del neoliberismo, sarà anche la sua tomba», aveva giurato nel suo discorso di arringa alle folle. Il 15 novembre 2019 è stato tra i deputati che hanno firmato l'accordo per la stesura di una nuova costituzione, guadagnando molti consensi a sinistra e nell'elettorato.

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Il taglio alla mohawk e il soprannome "Chofo"

Nel 2017 Boric entrava al Congresso con i capelli alla "Mohawk", mostrando senza paura tutta la sua voglia di rivoluzionare il paese. Oggi il suo taglio è decisamente più sobrio, ma il neo presidente aveva chiarito che non era assolutamente interessato dal giudizio sul suo look. Da due anni e mezzo ha una relazione con Irina Karamanos, una femminista di 32 anni con la quale ha fatto alcune apparizioni pubbliche alla fine della campagna. In un'intervista ha rivelato che tra loro si chiamano "chofo" e "chofa", soprannome che deriva dal carciofo. «Ci piacciono molto i carciofi», ha detto.

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