Sono passati 33 anni da quel disastro che avrebbe cambiato per sempre la percezione del nucleare. Trentatrè anni da quel maledetto 26 aprile 1986 quando, l'esplosione del reattore numero 4 della centrale nel nord dell'Ucraina, provocò la catatrofe nucleare più grave della storia. Oggi, con quelle aree abbandonate che la natura ha nuovamente reclamato a sè, si progetta e si discute una nuova riqualificazione del territorio interessato dalla catastrofe. Ad annunciarlo, lo stesso Presidente ucraino Volodymyr Zelensky che, come riportato dalla BBC, pochi giorni fa ha firmato un decreto che trasformerà l'area di Chernobyl un una attrazione turistica ufficiale.
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D'altronde, il sito intorno alla centrale, non è nuovo ad un certo tipo di turismo tetro che, sin dai primissimi anni dopo l'incidente, aveva continuato a visitare quei luoghi in cerca di chissà quali emozioni. Visite e presenze cresciute a dismisura nelle ultime settimane anche grazie al successo della serie televisiva omonima che avrebbe fatto registrare un ulteriore impennata di presenze alimentando, di fatto, tutte quelle agenzie alle quali si affida questo particolare tipo di turismo. Una piaga che finanzierebbe il malaffare e che Zelensky vuole combattere. "Saranno creati corridoi verdi per i turisti.
Chernobyl è un sito unico dove la natura è rinata, dopo il grande disastro causato dall'uomo.