Ceceni rapiti in massa dalle proprie case e costretti a combattere: la nuova «carne da cannone» di Kadyrov

I combattenti (noti anche come Kadyroviti), chiamavano i rapiti «feccia» e spiegavano di volerli mandare in prima linea

Sabato 28 Maggio 2022 di Marco Prestisimone
Ceceni rapiti in massa e costretti a combattere: così Kadyrov tenta di cambiare la guerra

Se è stato soprannominato «il figlio che Putin non ha mai avuto un motivo ci sarà». Nella guerra in Ucraina una grossa mano alle forze di Mosca la sta dando Ramzan Kadyrov, 45enne leader dei ceceni e uno dei fedelissimi dello zar. Il dispiegamento dei ceceni nel conflitto non è certo notizia di oggi, ma secondo associazioni che si occupano di diritti umani, molti di loro vengono letteralmente «rapiti in massa e costretti a combattere come volontari». A denunciare l'operazione è stato il gruppo 1Adat che ha raccontato di decine di testimonianze. Secondo quanto riferito, i combattenti (noti anche come Kadyroviti), chiamavano tutti i rapiti «feccia» e spiegavano di volerli mandare in prima linea come «carne da cannone».

L'allarme dei ceceni costretti a combattere

Il gruppo che difende i diritti umani ha detto: «In tutta la repubblica sono di nuovo in corso rapimenti di massa. Siamo informati di centinaia di persone provenienti da diverse regioni. I rapiti sono tenuti a firmare un documento in cui si afferma che sono volontari da inviare in Ucraina». L'associazione Vayfond ha affermato a maggio di aver ricevuto dozzine di messaggi da ceceni senza esperienza militare che affermavano che erano stati costretti a entrare in guerra. All'inizio di questo mese il Ministero della Difesa del Regno Unito ha scritto: «I Kadyroviti hanno iniziato ad entrare nel territorio dell'Ucraina nei primi giorni dell'invasione militare della Russia. Nel tentativo di superare la resistenza ucraina, la Russia ha fatto un uso significativo di truppe ausiliarie. Tra queste anche il dispiegamento delle forze cecene, probabilmente composte da diverse migliaia di combattenti concentrati principalmente nei settori di Mariupol e Luhansk». 

La minaccia alla Polonia

Kadyrov è stato accusato di aver usato torture medievali sui suoi nemici in Cecenia ed è stato chiamato «il figlio che Putin non ha mai avuto» per la sua devota lealtà al leader del Cremlino. Il capo dei ceceni è stato promosso al grado di tenente generale nella guardia nazionale russa ad aprile. Le sue truppe sono state accusate di crimini di guerra in Ucraina e lo stesso Kadyrov è noto per seguirle nelle escursioni, sebbene abbia negato di aver preso parte a qualsiasi omicidio extragiudiziale.

Kadyrov è stato più volte accusato dagli Stati Uniti e dall'Unione Europea di violazioni dei diritti umani, ma ha sempre negato. Nel suo ultimo sfogo, Kadyrov ha minacciato la guerra alla Polonia per il suo sostegno all'Ucraina. «L'Ucraina è un affare fatto. Quello che mi interessa è la Polonia. Cosa sta cercando di ottenere? Una volta che l'Ucraina avrà finito, potremo mostrare loro di cosa siamo capaci in sei secondi se ci verrà ordinato»

 

Ultimo aggiornamento: 29 Maggio, 09:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA