Russia, l'esercito dei carri armati più potenti al mondo che possono cambiare la guerra (ma che nessuno ha visto)

Nell'ottobre dello scorso anno “Hot Cars” ha pubblicato una classifica dei carri armati più potenti al mondo. Graduatoria nella quale la Russia guarda tutti dall'alto

Martedì 26 Aprile 2022 di Gianluca Cordella
Il T-90 MS russo in azione

Da un lato c'è il confronto meramente numerico, dall'altro quello inerente la resa sul campo che può spostare le sorti del conflitto nello stesso modo, se non di più. Mentre gli aerei russi continuano a bombardare i luoghi chiave dell'Ucraina, c'è la guerra dei blindati che si combatte per le strade di tutto il Paese. E lì il discoro merita se non altro una doppia chieva di lettura. Da un lato, come detto, c'è il raffronto delle cifre. Che negli oltre due mesi trascorsi dall'inizio dell'attacco delle truppe di Putin ha subito una modifica sensibile. Se nei primi giorni del conflitto il dato era nettamente dalla parte russa, adesso si può parlare di una sostanziale parità delle forze in campo, o addirittura di un vantaggio per i militari di Zelensky. Due i fattori che hanno influito: da un lato la controffensiva degli ucraini che, secondo fonti governative, ha portato in queste settimane alla distruzione di oltre 700 carri armati di Mosca. Dall'altro c'è l'aiuto degli alleati, che stanno supportando Kiev fornendo armi, mezzi e conoscenze sul campo. Tanti i mezzi blindati, carri armati compresi, che negli ultimi giorni hanno raggiunto lo scenario di guerra dai vicini stati membri della Nato.

Al punto che, secondo la Difesa statunitense, in questo momento Zelensky avrebbe in mano un pacchetto di tank più consistente di quello di Putin.

Numeri e qualità

E qui si apre la seconda parte del discorso. Perchè, al di là del ritrovato equilibrio numerico, ci sono considerazioni da fare relative all'efficenza dei mezzi stessi. Quelli che sono arrivati in Ucraina da Repubblica Ceca e dintorni sono perlopiù carri armati T-72 dell'era sovietica. Evolutisi negli anni, per carità, ma comunque non nel lotto dei più potenti corazzati di ultima generazione. Dove, al contrario, quelli nelle mani dell'esercito di Mosca fanno la parte del leone.


Nell'ottobre dello scorso anno “Hot Cars” ha pubblicato una classifica dei carri armati più potenti al mondo. Graduatoria nella quale la Russia guarda tutti dall'alto, Stati Uniti compresi. Non soltanto perché l'esercito del Cremlino è l'unico a disporre di due dei migliori dieci tank al mondo, ma anche perché può contare sul migliore, il mezzo che rappresenta l'eccellenza del settore: il T90-MS. Entrato in produzione nel 1993, è noto come “carro armato volante” per il suo telaio dinamico, che resiste facilmente anche ai carichi pesanti durante la guida su terreni accidentati. Evoluzione dello storico T90, rispetto al progenitore, si presenta innovato e migliorato praticamente ovunque. Nuovo scafo e torretta (con rivestimenti più resistenti ai colpi), nuovo cannone, equipaggiamento elettronico speciale e, non ultima, base dall’ergonomia radicalmente migliorata. All'interno infatti è stato notevolmente migliorato per garantire ai militari un ambiente meno oppressivio: sedili più comode, ampi spazi di lavoro e aria condizionata personalizzata tra le innovazioni non strettamente legate all'aspetto bellico. Che invece è affidato a un cannone a canna liscia 2A46M da 125 mm e una mitragliatrice pesante antiaerea NSV 12.7 controllabile anche a distanza. Un dato dà la dimensione, il rapporto efficienza/costo: il T-90MS ha un costo circa due volte inferiore a quello dell’Abrams statunitense e ne supera l’efficacia in combattimento di una volta e mezza.


Russia vs USA

Abrams che, nella versione M1A2C, è l'unico tank americano presente in classifica, al nono posto. Con l'elemento di forza, il sistema di protezione attiva Trophy, che nemmeno è di produzione americana, ma importato dall'esercito israeliano. Tuttavia Washington non ci sta a non lottare tra le eccellenze e dunque anche questo blindato è in fase di evoluzione. La versione SEPv3, la cui prima unità sperimentale è stata testata nel 2020, è dotata di un sistema elettrico maggiorato, sistemi di comunicazione e di rete più aggiornati, di un telaio che garantisce operazioni di manutenzione più semplici e e di sistemi di protezione ancor più efficaci. Ma una fornitura consistente arriverà solo nel 2028. E così nella sfida a distanza la Russia vince 2.1 anche per la presenza al decimo posto del T-14. Che seconto la classifica potrebbe essere il migliore di tutto il lotto ma ha solo un problema: nessuno lo ha mai visto, o quasi. Presentato in una parata militare del 2015 era stato etichettato da Mosca come uno dei mezzi in grado di sovvertire l'esito di una guerra. Descrizione probabilmente realistica perché i suoi esorbitanti costi di produzione (tra i 6,5 e gli 8 milioni di dollari a esemplare) ne hanno finora limitato lo sviluppo. Si parlava di appena 100 esemplari, che sarebbero dovuti arrivare nel 2018, poi nel 2019 e via dicendo. Ad oggi Mosca dovrebbe averne in mano una ventina e non di più. E una cosa è certa: nelle strade di Kiev nessuno li ha visti. E questa per Zelensky è una buona notizia.

Il gioiello russo T 14 durante la parata del 2015 in cui Putin lo presentò al Paese

Ultimo aggiornamento: 28 Aprile, 08:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA