Bruxelles, bufera per le frasi del ministro: «Qui poche donne lavorano a causa della mentalità all'italiana»

Nella capitale del Belgio il tasso di occupazione femminile è più basso rispetto al resto del Paese

Venerdì 14 Aprile 2023
Bruxelles, bufera per le frasi del ministro: «Qui poche donne lavorano a causa della mentalità all'italiana»

Polemiche in Belgio per le frasi di Bernard Clerfayt, ministro del Lavoro della Regione di Bruxelles, secondo cui nella capitale belga poche donne lavorano a causa della mentalità italiana di molte famiglie.

In un'intervista alla tv Ln24 ha dichiarato: «Molte donne sono ancora in un modello mediterraneo, che siano italiane, marocchine o turche di origine... È un modello di famiglia in cui l'uomo lavora e la donna resta a casa per occuparsi dei figli».

A Bruxelles, infatti, il tasso di occupazione femminile è più basso rispetto al resto del Belgio. Le frasi del ministro Clerfayt hanno scatenato un polverone mediatico, raccogliendo una valangia di critiche sui social ma anche dai Verdi e dai Socialisti.

Le polemiche

Clerfayt milita nel Fronte democratico francofono (partito di ispirazione liberale) ed è dal 2001 il sindaco di Schaerbeek, un comune di Bruxelles ad altissima concentrazione di migranti, soprattutto turchi e marocchini. Le parole del ministro in una manciata d'ore hanno fatto il giro del web e dei siti dei media locali, attirando l'attenzione anche del governo federale belga. «Davvero, da dove cominciare? Qual è il modello mediterraneo? E soprattutto, chiudere gli occhi di fronte a ragioni strutturali oggettive è sconcertante», ha protestato via twitter Zakia Khattabi, ministro federale per il Clima di origine marocchine. «Caro Bernard Clerfayt, anche in questo caso ci sono oggettivamente e strutturalmente più ostacoli all'occupazione delle donne, soprattutto di origine straniera. È su questo che dobbiamo lavorare, invece di ripetere gli stereotipi», ha incalzato il segretario di Stato della Regione di Bruxelles - e membro dei Verdi - Barbara Trachte.

In un comunicato, la federazione del Partito Socialista di Bruxelles ha ricordato che «nella capitale più di una famiglia su tre è composta da un solo genitore, l'86% dei quali sono donne, che i salari dei lavori poco qualificati sono indecenti e non coprono tutti i costi della cura dei bambini. E che, inoltre, il tasso di copertura degli asili nido nella regione di Bruxelles è solo del 30%». Eppure, su Twitter, Clerfayt non ha ritrattato, anzi. Rispondendo ad uno dei tanti utenti che lo hanno messo nel mirino, il titolare del dicastero regionale del Lavoro ha rilanciato: «Ho sempre combattuto le disuguaglianze dando un nome alle cose. Descrivere un fatto non significa stigmatizzarlo e io lavoro ogni giorno per promuovere l'occupazione di tutte le donne a Bruxelles».

Ultimo aggiornamento: 18:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA