L'Alta Corte britannica di Londra ha dato ragione a Boris Johnson. La sospensione del Parlamento di 5 settimane, a partire dalla prossima, è stata giudicata legale. Dopo che un primo ricorso di gruppi militanti anti Brexit era già stato respinto dal tribunale di Edinburgo, ora anche le contestazioni presentate dagli avvocati dell'attivista Gina Miller, con il sostegno di politici pro Remain come l'ex premier John Major, sono state giudicate non fondate.
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Ma non è ancora detta l'ultima parola e il caso passerà alla Corte Suprema per un ulteriore passaggio, in quanto i ricorrenti hanno giò annunciato di voler appellare la decisione nell'udienza programmata per il prossimo 17 settembre. «Il mio gruppo ed io non abbandoneremo mai la battaglia per la democrazia», ha dichiarato ai media Gina Miller, «Abbandonare ora significherebbe mancare al nostro dovere», ha proseguito, confermando di volersi battere «per il mondo e le future generazioni». Un'altra azione legale è in corso in Irlanda del Nord per impedire la sospensione del Parlamento.
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