BRASILIA

Brasile, Bolsonaro ricoverato negli Stati Uniti. Tentato golpe, oltre 1500 arresti tra i manifestanti

La solidarietà di Biden e Meloni al Brasile sotto attacco

Lunedì 9 Gennaio 2023

Biden invita Lula in Usa a febbraio: "Confronto su ampia agenda condivisa"

Il presidente Usa Joe Biden ha invitato il presidente brasiliano Lula a visitare Washington all'inizio di febbraio per consultazioni approfondite su un'agenda condivisa di ampio respiro e il presidente Lula ha accettato l'invito. È quanto fa sapere una nota della Casa Bianca riferendo di una telefonata tra i due leader nel pomeriggio di oggi. «Il presidente Biden - si legge - ha espresso il fermo sostegno degli Stati Uniti alla democrazia del Brasile e al libero arbitrio del popolo brasiliano, come espresso nelle recenti elezioni presidenziali brasiliane, vinte dal presidente Lula.

Il presidente Biden ha condannato la violenza e l'attacco alle istituzioni democratiche e al trasferimento pacifico del potere. I due leader si sono impegnati a lavorare a stretto contatto sulle questioni che devono affrontare gli Stati Uniti e il Brasile, tra cui il cambiamento climatico, lo sviluppo economico, la pace e la sicurezza»

Media: telefonata Biden-Lula

Il presidente Luiz Inácio Lula da Silva ha parlato al telefono con il presidente americano Joe Biden, e i due hanno discusso dell'assalto 'golpistà avvenuto ieri a Brasilia. Lo riferisce la tv brasiliana GloboNews. Lula aveva detto poco prima di aver parlato con l'ex presidente Usa Bill Clinton, con il premier del Portogallo Antnio Costa e con presidente cubano Miguel Diáz-Canel

Ministro della Giustizia: 1500 arresti fino ad ora

Il ministro della Giustizia brasiliano, Flavio Dino, ha reso noto che finora sono circa 1.500 le persone arrestate nell'ambito dell'assalto ai palazzi del potere avvenute ieri a Brasilia da parte dei sostenitori dell'ex presidente Jair Bolsonaro. Secondo il ministro, ci sono 50 squadre al lavoro per raccogliere testimonianze e dare seguito agli arresti. Il ministero della Giustizia ha aperto un canale per l'invio di denunce via mail da parte di chiunque voglia segnalare eventuali ipotesi di reato. Sono già pervenute più di 13.000 segnalazioni. 

Il nipote di Bolsonaro tra i manifestanti

Il nipote dell'ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro, Leonardo Rodrigues de Jesus - noto come «Leo Indio» - è stato identificato tra i manifestanti che hanno partecipato all'assalto dei palazzi del potere a Brasilia. Lo scrive la Cnn online. Indio ha postato domenica sul suo profilo Instagram diversi video e foto che lo ritraggono in piedi tra la folla che circonda il Congresso brasiliano. In un selfie, Indio appare con una maglietta verde e un berretto nero e gli occhi visibilmente rossi. In una didascalia poi modificata, Indio afferma che i suoi occhi erano rossi a causa dei gas lacrimogeni «sparati dalle forze di sicurezza» che «hanno concentrato la loro attenzione su tutti i manifestanti». Ha anche negato di essere coinvolto in «qualsiasi vandalismo» e ha affermato che i responsabili della distruzione degli edifici governativi «erano vandali mascherati e codardi travestiti da patrioti».

Usa: nessuna richiesta ufficiale dal Brasile su possibile estradizione Bolsonaro

Gli Usa non hanno ricevuto alcuna richiesta ufficiale dal Brasile su una possibile estradizione dell'ex presidente Jair Bolsonaro dopo l'assalto dei suoi sostenitori al parlamento. Lo ha riferito il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan, precisando che le autorità americane non sono in contatto diretto con Bolsonaro, ricoverato in un ospedale di Orlando per dolori addominali, secondo O Globo. «Naturalmente, se ricevessimo tali richieste, le tratteremmo come facciamo sempre, le tratteremmo seriamente», ha aggiunto

Bolsonaro ricoverato negli Usa per dolori addominali

L'ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro è stato ricoverato all'AdventHealth Celebration, un ospedale fuori Orlando, in Florida, per forti dolori addominali. Lo scrive il portale O Globo, ricordando che dall'intervento a cui si è sottoposto dopo l'accoltellamento del 2018, Bolsonaro è stato ricoverato altre volte a causa di dolori addominali. La più recente a novembre, quando è stato ricoverato all'Ospedale delle Forze Armate a Brasilia.

Lula e i leader delle istituzioni condannano gli atti terroristici

In Brasile i titolari dei tre poteri dello Stato hanno divulgato una nota congiunta in cui affermano di «rifiutare» gli «atti terroristici» commessi dai bolsonaristi radicali a Brasilia e chiedono alla popolazione di «difendere la pace e la democrazia». La nota è firmata dal presidente della Repubblica, Luiz Inácio Lula da Silva, dal presidente pro tempore del Senato, dal presidente della Camera, Arthur Lira, e dalla presidente della Corte suprema, Rosa Weber. Il documento è stato diffuso dopo un incontro tra di loro al Palacio do Planalto, a Brasilia.  «I poteri della Repubblica, difensori della democrazia e della Carta costituzionale del 1988, respingono gli atti terroristici, vandalici, criminali e golpisti avvenuti ieri pomeriggio (domenica) a Brasilia», si legge nel testo. «Chiediamo alla società di mantenere la serenità, in difesa della pace e della democrazia nella nostra patria», viene aggiunto.

Deputati dem chiedono estradizione di Bolsonaro

Prime richieste in Usa per estradare Jair Bolsonaro in Brasile. Joaquin Castro, membro della commissione affari esteri della Camera, ha detto alla Cnn che Bolsonaro ha usato «il copione di Trump per ispirare i terroristi domestici per tentare di prendere il governo». «Ora Bolsonaro è in Florida...dovrebbe essere estradato in Brasile... Gli Usa non devono dare rifugio a quest'uomo autoritario che ha ispirato il terrorismo domestico in Brasile». Sulla stessa lunghezza d'onda la giovane star progressista Alexandria Ocasio-Cortez.

«Quasi due anni dopo che il Capitol è stato attaccato da fascisti, vediamo i movimenti fascisti all'estero tentare di fare la stessa cosa in Brasile», ha osservato Ocasio-Cortez, chiedendo che gli Usa «cessino di garantire rifugio a Bolsonaro in Florida». L'estradizione è valutata dal dipartimento di giustizia dell'amministrazione Biden ma non è escluso che la Camera, ora controllata dai repubblicani con un ruolo decisivo dei trumpiani, possa tentare di mettersi politicamente di traverso.

Media: polizia federale arresta 1.200 bolsonaristi

Circa 1.200 persone sono state arrestate oggi nell'accampamento montato da oltre due mesi di fronte al quartier generale dell'esercito a Brasilia: lo rende noto GloboNews, precisando che gli arrestati sarebbero legati ai disordini scoppiati ieri all'esterno e all'interno dei palazzi del potere della capitale brasiliana. Secondo il portale, gli arresti sono stati eseguiti dalla polizia federale, in ottemperanza a quanto disposto ieri con decreto dal presidente della Repubblica, Luiz Inacio Lula da Silva. Gli arrestati sono stati portati al quartier generale della polizia federale con almeno 40 autobus.

Rubata la Costituzione originale

I manifestanti che si sono introdotti negli edifici della Corte Suprema, del Congresso e nel palazzo presidenziale oltre ad aver rotto finestre, ribaltato mobili, distrutto opere d'arte, hanno rubato la Costituzione originale del 1988. Armi sono state prelevate da un ufficio di sicurezza del presidente.

Almeno 46 feriti, sei gravi

Sono almeno 46 i feriti, di cui sei gravi e due che sono stati sottoposti a intervenuti d'urgenza, in seguito ai disordini seguiti all'assalto ai palazzi del potere di ieri a Brasilia da parte dei sostenitori dell'ex presidente Jair Bolsonaro. Lo riferisce l'Ospedale di Brasilia secondo il sito di notizie 20 Minutos.

Lula: "Assalti finanziati anche da uomini d'affari esteri"

Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva stima che gli atti terroristici messi in atto ieri dai sostenitori di Jair Bolsonaro «siano finanziati da uomini d'affari anche all'estero». Lo riporta il sito online del quotidiano Estadao.

Il giudice blocca la propaganda golpista sui social

Il giudice della Corte Suprema Alexandre de Moraes ha ordinato alle piattaforme di social media Facebook, Twitter e TikTok di bloccare la propaganda golpista in Brasile. Lo riportano i media brasiliani.

Von der Leyen: "Ferma condanna all'attacco alla democrazia"

«Condanno fermamente l'assalto alla democrazia in Brasile. E' una grande preoccupazione per tutti noi, difensori della democrazia. Il mio pieno sostegno al Presidente Lula, che è stato eletto in modo libero e correttamente». Lo scrive su twitter la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Scholz: "Attacchi intollerabili, siamo con Lula"

«Gli attacchi violenti alle istituzioni democratiche sono attacchi alla democrazia, che non possono essere tollerati». Lo scrive il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, su Twitter, a proposito dell'assalto al congresso brasiliano. La Germania è al fianco del nuovo presidente, Luiz Ignacio Lula da Silva, e del popolo brasiliano, aggiunge.

Guterres: "Condanno l'assalto in Brasile"

«Condanno l'assalto alle istituzioni democratiche del Brasile. La volontà del popolo brasiliano e le istituzioni del Paese devono essere rispettate. Sono fiducioso che sarà così. Il Brasile è un grande paese democratico». Così, su Twitter, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha condannato la violazione, da parte dei sostenitori di Bolsonaro, della Corte suprema, del Congresso e del palazzo presidenziale del Brasile.

La Corte Suprema rimuove il governatore di Brasilia

Il giudice della Corte Suprema Federale Alexandre de Moraes ha ordinato la rimozione del governatore del Distretto federale di Brasilia Ibaneis Rocha per un periodo di 90 giorni. La decisione è arrivata dopo l'invasione degli edifici del Congresso, del Tribunale federale e del Palácio do Planalto, sede della Presidenza della Repubblica del Brasile. Lo riportano i media brasiliani. «La violenta escalation di atti criminali è circostanza che può verificarsi solo con il consenso, e anche l'effettiva partecipazione, dalle autorità competenti per la sicurezza pubblica e l'intelligence», ha affermato Moraes.

Meloni: "Attacco inaccettabile"

«Quanto accade in Brasile non può lasciarci indifferenti. Le immagini dell'irruzione nelle sedi istituzionali sono inaccettabili e incompatibili con qualsiasi forma di dissenso democratico. E' urgente un ritorno alla normalità ed esprimiamo solidarietà alle Istituzioni brasiliane». Lo scrive su Twitter la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

 

Oltre 400 arresti

«Sono oltre 400 le persone che sono già state arrestate e che pagheranno per i crimini commessi». Lo afferma su Twitter il governatore di Brasilia, Ibaneis Rocha, dopo l'attacco ai palazzi del potere nella capitale brasiliana. «Continuiamo a lavorare per identificare quanti hanno partecipato a questi atti terroristici e per restaurare l'ordine», afferma ancora Rocha. 

 

L'esercito brasiliano blocca la polizia e protegge i bolsonaristi

L'esercito brasiliano impedisce stanotte alla polizia l'ingresso a Brasilia nell'area dove sono accampati molti seguaci dell'ex presidente Jair Bolsonaro che ieri hanno assaltato e devastato il Parlamento, la sede del Governo e la Corte suprema di giustizia. Secondo la pagina online del quotidiano Folha de S. Paulo, i militari hanno sbarrato la strada agli agenti che volevano entrare nella zona dove sono accampati gli autori dell'attacco con carri armati. Diversi veicoli della polizia, aggiunge il giornale, erano giunti all'ingresso della zona che si trova davanti al quartier generale dell'esercito, ma sono stati fermati. Di fronte a questa situazione, le autorità locali hanno organizzato una riunione con responsabili militari, a cui partecipa anche Ricardo Capelli, designato dal presidente Luiz Inacio Lula da Silva come responsabile dell'intervento del governo federale nel distretto di Brasilia. Si deve ricordare che il quartier generale dell'esercito si trova nel Settore militare urbano (Smu), area di responsabilità esclusiva militare.

Biden: "Pieno sostegno a Lula e alla democrazia brasiliana"

«Condanno l'assalto alla democrazia e al trasferimento pacifico del potere in Brasile. Le istituzioni democratiche del Brasile hanno il nostro pieno sostegno e la volontà del popolo brasiliano non deve essere compromessa. Non vedo l'ora di continuare a lavorare con il presidente Lula». Lo scrive Joe Biden su Twitter.

Bolsonaro condanna gli "attacchi al potere"

«Le manifestazioni pacifiche, secondo la legge, fanno parte della democrazia. I saccheggi e le invasioni di edifici pubblici come quelli di oggi, così come quelli praticati dalla sinistra nel 2013 e nel 2017, sono illegali». Lo afferma su Twitter l'ex presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, in riferimento all'attacco ai palazzi del potere a Brasilia.

Tensione in Brasile, assalto in Parlamento: almeno 400 arresti. «Le manifestazioni pacifiche, secondo la legge, fanno parte della democrazia. I saccheggi e le invasioni di edifici pubblici come quelli di oggi, così come quelli praticati dalla sinistra nel 2013 e nel 2017, sono illegali». Lo afferma su Twitter l'ex presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, in riferimento all'attacco ai palazzi del potere a Brasilia.

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Ultimo aggiornamento: 10 Gennaio, 09:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA